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Anestesia digitale: l’ABC della tecnologia

Dal mondo agricolo all'internet delle cose, alla medicina. 
La tecnologia ha sempre influenzato il buon vivere della collettività. Tecnologia che deve essere il più possibile filantropa in quanto è la protagonista indiscussa di un miglioramento della qualità di vita.

La tecnologia è lo strumento, l’economia è il mezzo; l’obiettivo è quello di cambiare il cuore e l’anima. 

Sin dall’antichità si è sempre mostrato un certo grado di interesse nei confronti del mondo tecnologico. Mondo tecnologico che doveva e deve apparire il più possibile filantropico, in quanto è il protagonista indiscusso ed incontrastato di un possibile miglioramento della qualità della vita della collettività.

Senza fare lo sforzo di effettuare un excursus o un tuffo nel passato nelle antiche invenzioni tecnico-scientifiche, basti pensare alle conseguenze dirompenti dovute all’invenzione di Internet .

World Wide Web divenuto talmente importante che, essendo ritenuto l’accesso alla rete come un diritto, ha dovuto intervenire la Federal Communications Commission statunitense per ribadire, giustamente, la neutralità della rete, in quanto gli operatori della rete devono trasportare le comunicazioni degli utenti fino a destinazione senza discriminazione, ossia senza privilegiare o filtrare (rallentare) alcuni contenuti in base alle loro convenienze.

World Wide Web che sta preparando il suo tuffo o approdo nella nostra vita quotidiana, uscendo da quelle comuni scatolette tecnologiche.

Il cosiddetto Internet of Everything (Internet delle Cose) permetterà la digitalizzazione e la conseguente virtualizzazione di numerosi aspetti della vita quotidiana.

Internet delle cose, che permetterà e determinerà, ad esempio, la digitalizzazione del mondo agricolo (Stupri ambientali - L’Equazione della Vita) con sistemi in grado di identificare lo stato del terreno monitorando il clima e l’ambiente, influenzando così la qualità e l’andamento dei raccolti, offrendo la capacita di analizzare in dettaglio e in tempo reale i dati di coltivazione.

(Il cibo del futuro – La Repubblica)

Da non guardare con ostracismo i tanto amati e discussi O.G.M., i quali necessitano, obbligatoriamente, una discussione con conoscenze scientifiche e senza pregiudizi e paure e senza alcun pericolo di una presenza di una spada di Damocle.

(“Vietare gli Ogm è un grave danno. Non ci sono prove che siano nocivi” La senatrice e scienziata Elena Cattaneo a La Repubblica)

Digitalizzazione del mondo agricolo che permetterà la diffusione del concetto di smart farm e di agricoltura verticale (L’Equazione della Vita) con alimenti a chilometro zero razionalizzando le misere risorse ambientali ancora disponibili.

(“Agricoltura verticale, una soluzione al sovraffollamento”)

Risorse ambientali vittime del cambiamento climatico (Stupri ambientali); problema che lo si può affrontare dandogli dell’ostracismo tramite lo sviluppo delle cosiddette energie rinnovabili, continuando la ricerca sul nucleare e in particolare sulla tecnologia a fusione.

(“Idrogeno: produzione più sostenibile con un nuovo metodo”)

(“Create delle celle a combustibile low cost per le auto a idrogeno del futuro”)

Rivoluzione delle rinnovabili accompagnata necessariamente dalle smart grid che consentono la gestione intelligente e senza sovraccarichi dell’energia, nuovi sistemi di immagazzinamento, cambiando la mobilità odierna facendola transitare dal consumo di combustibili fossili alla mobilità a trazione elettrica o quantomeno carburanti verdi.

(“Ambiente, cittadini e il ruolo della P.A.:ecco Santander, città smart che guarda all’Internet of Things”)

(“2051 Energia dal futuro: in mostra a Milano le smart city del futuro”)

Crisi ambientale che potrebbe essere l’occasione di dare l’avvento e di battezzare le prime città digitalizzate, ossia le cosiddette smart city. Modello di gestione urbano che sta iniziando a darsi spazio all’interno delle singole città; per esempio, in Portogallo, con la start up svizzera Living PlanIT si sta costruendo il prototipo delle città del futuro dove, come un sistema nervoso, un sistema informatico centralizzato regolerà acqua, energia e ogni attività delle case.

(Plastica al posto dell’asfalto per pavimentare le strade: Rotterdam ci pensa)

(PlanIT Valley, la città che usa il cervello)

(PlanIT Valley: la smart city capace di pensare)

(La crisi ambientale chiama. E le rinnovabili rispondono. O meglio, cercano di rispondere.

Mensile del Blog Prima la qualità – Quinto Numero)

Senza dimenticare la tanto amata, ma anche la tanto preoccupante, rivoluzione nanotecnologica.

Rivoluzione che mira anche a costruire ed inventare nuovi nanomateriali, possibilmente ecologici ed in grado di sostituire quelli attuali eco-fobici.

"La nanotecnologia è la costruzione e l’uso di strutture funzionali progettate alla scala atomica o molecolare con almeno una dimensione caratteristica misurata in nanometri. La dimensione consente loro di esibire proprietà fisiche, chimiche e biologiche originali e significativamente migliori"

Zhong L. Wang, fisico e direttore del Center for Nanostructure Characterization.

 

Rivoluzione d’impatto nei nuovi settori tecnologici dall’edilizia, all’arredamento, all’abbigliamento, alla medicina, alle ICT.

La nanotecnologia può essere utile nella costruzione di una nuova generazione di celle solari; in agricoltura può aiutare nel rendere mirati e dosati al punto giusto i fertilizzanti oppure potrebbe monitorare lo stato di salute dei raccolti e degli allevamenti di animali. La rivoluzione nanotecnologica può inoltre offrire in campo medico possibilità ancora più ampie, con l’implementazione di nano sensori e nano-particelle.

Grandi sono le aspettative per un loro utilizzo per un contenimento dell’inquinamento. L’altra faccia della medaglia mostra però potenziali rischi sul loro comportamento con l’ambiente o l’innocuità a contatto con l’uomo. Fondamentale, quindi, appare una regolarmentazione del settore promuovendo i lati positivi in modo tale che la tecnologia migliori realmente la situazione di vita dell’uomo; facendola diventare influente anche per quanto riguarda la società.

(Mensile del Blog Prima la qualità – Quinto Numero)

"Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia."

Arthur C. Clarke

Rivoluzione tecnologica che non può essere tale se non accompagnata da quella elettronica e in generale dalle scienze dell’informazione.

(“Google: nel 2020 le auto senza conducente saranno realtà”)

"Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi."

Legge di Moore.

Questo enunciato accompagna il mondo della tecnologia e della miniaturizzazione elettronica da ben 50 anni.

Regola che si vuole tener vera anche per il prossimo futuro. Promessa che deve essere però realizzata richiamando l’ormai arrivato periodo di pensionamento del silicio nella realizzazione di circuiti integrati coadiuvato dallo sviluppo della cosiddetta spintronica .

Il tutto senza dimenticare l’obiettivo di sviluppare il tanto acclamato e voluto computer quantistico che utilizza i fenomeni tipici della meccanica quantistica, la quale permette di sostituire il classico bit con il cosiddetto qubit ovvero l’unità di informazione quantistica che può assumere contemporaneamente, secondo la logica binaria sia lo 0 e sia l’ 1. Ciò permette di aumentare esponenzialmente la capacità di calcolo elettronica.

"La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità."

Nikola Tesla

In campo sanitario la ricerca della personalizzazione, grazie allo sviluppo della bioinformatica e al sequenziamento del D.N.A, delle cure da effettuare a singoli pazienti, può dare una svolta a quelle tradizionali svelando la causa di una malattia e facilitandone così la cura, una volta superato lo scoglio dell’elevato costo delle terapie.

(Il primo batterio “amico dell’uomo” diventa 2.0 e riprogrammabile)

(Entro il 2025 verrà sequenziato il D.N.A. di un miliardo di persone – L’obiettivo di una “Google del genoma”)

Tecnologia che rimodellerà l’odierno sistema produttivo puntando, come sempre, all’efficienza produttiva e finanziaria, automatizzandolo e personalizzandolo.

Automatizzazione che secondo il Rapporto dell’Università di Oxford potrebbe soffocare un terzo dei lavori entro il 2030.

Automatizzazione che anche secondo Microsoft potrebbe rivelarsi un’importante tematica (ed anche occasione come spiegato negli articoli:“Il problema della Sindrome economica di Stoccolma” e “Lavoro 2.0:opportunità,sfida o pericolo?”) per il mondo del lavoro. Tematica che si è intensificata anche grazie alle moderne tecnologie di machine learning, ossia apprendimento automatico.

Personalizzazione e cambiamento di filosofia produttiva che sta già avvenendo grazie all’introduzione della moderna tecnologia di stampa tridimensionale. Artigianato digitale che sconfina il suo utilizzo dall’uso domestico a quello alimentare passando dal settore edilizio/architettonico, con la possibilità di costruire o meglio “stampare” opere architettoniche, all’utilizzo medico, con la possibilità di riproduzione tridimensionale di organi umani oppure alla ricerca spaziale.

(Stampare farmaci in 3D può migliorare l’assorbimento del principio attivo)

(Oggi la medicina stampa in 3D. Gli organi per i trapianti, stampati col bioprinting – L’Huffington Post)

(Architettura: stampata in 3D la prima villa)

Rimodellazione che dovrà mettere in gioco ed in discussione gli attuali (dis)equilibri macroeconomici, come spiegato nell’articolo : “ Il problema della Sindrome economica di Stoccolma”.

World Wide Web che può permettere di sperimentare nuovi sistemi di democrazia 2.0 e di partecipazione alla vita pubblica e politica, creando così un bacino decisionale ampio e comprendente tutti coloro in possesso della cittadinanza, come scritto nell’articolo:

 “Democrazia geneticamente modificata“.

Democrazia diretta e partecipativa che rappresenta probabilmente il futuro. Un futuro più partecipativo; un ritorno al futuro in un’antica agorà ateniese.

Mondo tecnologico che è sempre stato fondamentale nel miglioramento delle condizioni di vita di molte persone, ricordando però che è la tecnologia che deve adeguarsi all’uomo e non viceversa.

Regola di adeguamento della tecnologia verso l’Uomo che non sempre viene rispettata. 

Navigazione su Internet che per molti è ritenuta quasi una malattia; malattia che comporta l’azzeramento dei contatti famigliari.

Socrate docet. 

Quando un giorno gli fu proposto di fare un viaggio fino a Capo Sunio, Socrate rispose che l’unico viaggio che gl’interessava era quello all’interno dell’animo degli uomini e, dal momento che ad Atene di viaggi introspettici ce n’erano parecchi, non capiva perchè ci si doveva spostare fino a Capo Sunio.

Oggi Socrate probabilmente si domanderebbe perché si è deciso di navigare in una scatola tecnologica e non negli amici, conoscenti o nelle persone che amiamo.

Imparando da Socrate ed essendo,in questo momento, filo-“Socratiani”, la crescita esponenziale del mondo tecnologico deve far rima con un miglioramento della qualità di vita della collettività in modo da vincere le grandi sfide dell’umanità con la tecnologia, ma soprattutto con coscienza e con cuore.

Senza essere tecno-luddisti e senza martoriarsi.

"Guardo al futuro con preoccupazione, ma con buona speranza."

Albert Schweitzer

 

Nuove filosofie lavorative e produttive che devono, necessariamente, cambiare e modificare l’attuale modello economico. Cambiamento di modello economico che non deve far vedere con scetticismo, ad esempio, il cosiddetto fenomeno della sharing economy o del co-working.

"Per combattere l’ insensatezza, alzarsi dal letto, lavorare e pensare immersi in nient’altro che nell’insensatezza. Svegliarsi, cominciare il lavoro e continuarlo fino alla sfinimento, finché gli occhi non possono e non vogliono più vedere, smettere, spegnere la luce e dormire. E il mattino dopo fare di nuovo la stessa cosa, con la massima precisione, con la massima concentrazione fingendo che tutto questo abbia un significato."

Thomas Bernhard, scrittore, drammaturgo, poeta austriaco. 

Il tutto per far siche l’attuale sistema economico non diventi una macchina della morte, bensì un’anticamera di un probabile miglioramento della qualità di vita della collettività, facendo diventare l’uomo più umano riducendo le diseguaglianze.

Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.

Nelson Mandela. 

Maggior umanità che non è sinonimo di azzerare i contatti famigliari derivanti da una Internet-dipendenza, in quanto ciò costituirebbe un’involuzione, non solo umana.

"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi. perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto."

Dalai Lama

Licenza di sognare che ci può permettere di intravedere una rivoluzione che non sa né un sapore trionfalistico né funereo, bensì umano.

Ciò non sarà evidentemente una panacea, ma aiuterà,sicuramente a richiudere il Vaso di Pandora; come raccontava qui l’ex direttore della Nasa ad una suora in Zambia sulle ricadute positive della ricerca spaziale nel miglioramento della vita.

La strada per il cambiamento è sempre aperta, bisogna solo avere il coraggio di percorrerla.

Obiettivo prioritario: mettere in discussione l’indiscutibile.

Discutendo, senza paura.

Sempre.

"La tecnologia è il strumento, l’economia è il mezzo; l’obiettivo è quello di cambiare il cuore e l’anima."

Frammenti di Utopia 

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