Ancora #tunnelgelmini, Mariastella è viaggiata via

Ha detto ieri Mariastella, riferendosi all'ormai famosa gaffe sul tunnel inesistente, un'intervista concessa a Corrado Zunino di La Repubblica: "Al primo incidente di percorso ho pagato un prezzo altro, sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali r non erano parole mie. Bastava chiedere scusa e farci su un po' d'ironia. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il CERN e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini".

Mariastella quindi ora si è inventata il "tunnel tecnologico". Peccato che tale espressione sia di solito usata per riferirsi a tunnel fisicamente tangibili e che nessuno scienziato mai abbia pensato di usare un'espressione del genere per definire la traiettoria di un fascio di neutrini o simili. Anche quando si parla della luce si usa la locuzione "fascio luminoso".

La parola tunnel indica senza ombra di dubbio un passaggio fisico, un vuoto nel pieno che in questo caso proprio non c'è, se non forse nello spazio tra i padiglioni auricolari del ministro. Non si può poi fare a meno di notare il disinvolto uso dei verbi, il ministro dell'Istruzione che sbaglia l'ausiliare del verbo, usando essere al posto di avere, non ci fa una bella figura. Così come non fa bella figura in quel che resta dell'intervista, dove cerca di schivare l'accusa di aver nascosto dolosamente i dati sui bocciati e dove dice che il suo ministero si è dato da fare per tutelare (?) gli aspiranti dirigenti della scuola che hanno fatto il famigerato concorso che aveva buona parte delle domande viziate da errori e strafalcioni. Per i quali sono ovviamente responsabili altri.

Mariastella è viaggiata via, qui non è più casa sua.

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