Amelia Rosselli in dono a Oriolo Romano il 7 maggio
"I fiori vengono in dono e poi si dilatano..." recita il primo verso di una poesia di Amelia Rosselli : la Poesia tornerà ad animare l' evento del prossimo sabato alle 17.30, ad Oriolo Romano.
Amelia scriveva in francese come in italiano, senza differenza e sforzo...era nata a Parigi da Carlo Rosselli, esule antifascista e teorico del Socialismo Liberale, e da Marion Cave, nata in Inghilterra e attivista del partito laburista britannico. Nel 1940, furono assassinati suo padre e suo zio, dalle milizie fasciste (cagoulards) in Francia (1937),per ordine da Mussolini e Ciano, aveva solo 7 anni. Amelia Rosselli si trasferì dapprima in Svizzera e poi negli Stati Uniti, per poi tornare in italia nel 1946.
L' 11 febbraio del 1996, a 66 anni, fu quasi quella data un appuntamento con un' altra indimenticabile poetessa suicida come lei, che ben conosceva e tradusse, Silvia Plath.
C'è una fotografia che la ritrae sorridente, alla finestra della sua casa a via del Corallo: “Alcuni vicini l’avevano vista aggirarsi sul ballatoio del vecchio palazzo di via del Corallo: qualcuno le aveva gridato di stare calma e di tornarsene nel suo appartamento. E lei, raccontano altri condomini, si era ritirata docilmente. Era rientrata e si era attaccata al telefono per parlare con Giacinta Del Gallo di Roccagiovine, l’amica che ha tentato invano di dissuaderla. Ma è mancato il tempo necessario perché quando la Del Gallo è salita al quinto piano non c’era più niente da fare. La porta di casa era spalancata e in cucina c’era una sedia appoggiata al davanzale della finestra. Il corpo della poetessa Amelia Rosselli era già in fondo alla chiostrina interna”
Fu così che volò dal suo balcone, portando con sè la poesia e il mistero segreto della sua vita. Eppure Amelia Rosselli ce l'ha messa tutta a vivere, la sua poesia ce lo ricorda: "Scrivere è chiedersi come è fatto il mondo". Forse ne ebbe paura.
Già occhieggiata da prima.
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