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Alla partita? Sì, ma a piedi!

La zona dello Stadio San Paolo di Napoli è raggiungibile grazie alla Cumana, alla Metropolitana, alla Linea 6 e a numerosi autobus. Paradossalmente, soprattutto nelle notturne, succede di frequente che l’unico modo per tornare a casa sia a piedi.

A Napoli il calcio è tornato finalmente ad alti livelli. Forti dei risultati conseguiti, la società sembra ben avviata verso il futuro, e le previsioni non possono essere che rosee. Di frequente lo stadio San Paolo raggiunge il tutto esaurito, anche in partite sulla carta non importanti. Raggiungere il campo è facilissimo sia con mezzi privati che con quelli pubblici. Tre linee ferroviarie e diversi pullman rendono l’arena uno dei punti meglio serviti dalle infrastrutture della città. Insomma, qual è il problema? Che, alla fine della partita, tutte le tratte ferroviarie chiudono e i pullman scompaiono. Addirittura, fuori la stazione dei Campi Flegrei della Metropolitana, si schiera un cordone di carabinieri che ne impedisce l’ingresso, anche a coloro che hanno acquistato un biglietto di andata e ritorno.


Le ultime notturne, specie quelle di Coppa Uefa, sono state oggetto di tale inefficienza da parte dell’azienda municipale per il trasporto urbano (ANM). Tifosi che provenivano da quartieri come San Giovanni a Teduccio, Secondigliano, Quartieri Spagnoli, Rione Sanità etc. erano costretti a camminare per diverse decine di chilometri a mezzanotte. Ragazzi ed anziani costretti a camminate interminabili fra tunnel trafficati e strade buie, padri che si caricavano i bambini sulle spalle per raggiungere posti come il Porto o la Ferrovia, gente che doveva raggiungere paesi dell’hinterland. Tutti a piedi. E si tratta di distanze molto grandi.
In Napoli Benfica dovevano essere in diecimila senza mezzo privato. In quell’occasione scoppiò una protesta e i tifosi bloccarono la strada che collega il quartiere di Fuorigrotta con il centro città. Inutile perchè le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, sgombrarono la via, dopo che si erano verificati diversi litigi fra gli stessi tifosi. Alcuni raggiunsero casa a piedi, altri trovarono un passaggio, altri ancora aspettarono alle fermate scortati dei celerini.
L’assessore alla mobilità, in un’intervista alla radio, fece il solito scaricabarile:<<La colpa non è del Comune, ma della Regione>>. E affermò la sua inettitudine ed incapacità di amministratore con queste parole:<<Raccomando ai tifosi del Napoli di andare a vedere la partita solo con mezzi privati, perchè non siamo in grado di organizzare mezzi pubblici>>. Fra Metropolitana, Cumana, Linea 6 (costata svariate centinaia di milioni di euro, ed ancora in costruzione) e pullman.

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