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Aggiornamento sul virus H1N1: la diffusione della "febbre porcina"

Anche se i casi di decessi e di contagi a causa dell’influenza suina sono stati ridimensionati dall’OMS, rimane alta l’allerta per questo nuovo virus. Attualmente le morti dovute sicuramente al virus H1N1 sono 26 mentre i contagiati sono 120.

Una novantina i casi negli Stati Uniti, ma anche questa cifra non è sicura. In pratica non si ha nessuna sicurezza su quanti siano effettivamente i contagiati e sulla percentuale di mortalità di questa nuova influenza.

Alcuni stati europei stanno monitorando persone sospettate di aver contratto la malattia ma ancora nessuno ha dato notizie precise su quanti siano i contagiati.
Per ora la situazione sembra stabile ma ancora molte sono le domande che non trovano una risposta precisa.

I mass media tendono ad ingigantire la situazione con commenti mirati a gettare nel panico le persone o a far sorgere paura e sospetti. In realtà questa epidemia sembra la fotocopia di quella avvenuta a fine 2002 (SARS), risoltasi poi con poche vittime e molto panico.

L’OMS sta valutando un passaggio alla fase 5 (questo sito fornisce chiarimenti sui gradi di allerta), anche se potrebbe trattarsi di un’allarme ingiustificato visto il numero di casi piuttosto basso.


La fase 5 è caratterizzata dalla diffussione del virus da persona a persona in modo diffuso. Per entrare nella fase 5 almeno due Paesi della stessa regione devono essere coinvolti dall’epidemia. E’ un forte segnale che la pandemia è imminente. Almeno secondo l’OMS.

Fonti sempre di questo organo fanno inoltre sapere che un vaccino potrebbe essere pronto solo per quest’autunno. Attualmente nessun antivirale sembra essere veramente efficace contro questo virus.

Se la mortalità fosse come quella dell’H5N1 (aviaria) ci troveremmo su un 7% circa di decessi ma questa percentuale è molto altalenante visto che saranno determinanti le cure prestate e la modernità delle strutture per accogliere gli ammalati.

Comunque, malgrado le paure suscitate da media e dall’OMS, sembra che questa epidemia non sia grave come sembra.

I prossimi giorni ci forniranno un quadro più dettagliato e ci sveleranno che futuro avrà questo virus.

Andrà nel dimenticatoio come il virus dell’aviaria o causerà problemi? Per ora il panico è ingiustificato.

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