• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Aggiornamenti: Veltroni conferma le dimissioni, PD nel caos

Aggiornamenti: Veltroni conferma le dimissioni, PD nel caos

20:55 Dopo una lunga giornata che ha visto le sue dimissioni presentate al coordinamento del Pd, il segretario dimissionario Walter Veltroni lascia la sede del partito a Sant’Andrea delle Fratte. Un minuto dopo di lui se ne è andato anche il vicesegretario Dario Franceschini insieme a Paolo Gentiloni. (Ansa)

20:32 Nessuna sorpresa per quello che reputa un esito inevitabile dopo una sconfitta elettorale di simile portata. Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da chi ha avuto modo di parlare con lui in queste ore, ha appreso senza troppo stupore delle dimissioni di Walter Veltroni da leader del Pd a seguito del voto in Sardegna. Chi lo ha visto descrive il presidente del Consiglio come assolutamente tranquillo. Tanto che, aggiungono le stesse fonti, all’argomento avrebbe dedicato poche battute, anche per l’intensa giornata che lo ha visto prima con Nancy Pelosi e poi in visita al Quirinale da Giorgio Napolitano. Ma da alcune frasi, scambiate con i più stretti collaboratori e in alcune telefonate, il ragionamento esposto è stato chiaro ed è così riassumibile: quando un partito affonda così è inevitabile che il vertice ne subisca le conseguenze. Del resto, come ha ripetuto in questi mesi, per il Cavaliere la linea dello scontro sposata da Veltroni per inseguire Antonio Di Pietro non poteva avere altro esito. Dal premier, invece, nessuna previsione su come possano cambiare i rapporti fra i poli dopo l’addio dell’ex sindaco di Roma alla segreteria. Berlusconi è apparso molto cauto in proposito con i suoi interlocutori. Una prudenza che alcuni interpretano con la sfiducia nella possibilità di trovare un interlocutore che possa ritenere sufficientemente solido per dialogare. (ANSA)

20:28 Walter Veltroni ha ricevuto, dopo l’annuncio delle sue dimissioni da segretario del Partito Democratico, molte telefonate di stima, tra le quali, a quanto si apprende, anche quelle del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, del presidente della Camera Gianfranco Fini, dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e del leader centrista Pier Ferdinando Casini. (ANSA)

20:07 Brillanti ironie dal capogruppo del PDL alla Camera, il già iscritto alla P2 (tessera n. 2232) Fabrizio Cicchitto. «Io, onestamente, mi auguro che Veltroni resti segretario del Partito democratico per altri 15 anni». Cicchitto ha ironicamente risposto al consigliere regionale Donato Robilotta (Sr- Pdl) che, nel corso del convegno, ha detto «ringraziamo Veltroni per essersi dimesso». (Omniroma)

19:42 Per ragioni organizzative dovute alle numerose richieste di partecipazione, l’incontro di Walter Veltroni con la stampa previsto per domani alle ore 11 si terrà presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra. Lo rende noto l’ufficio stampa del partito. (ANSA)

[19:24 OT / NAPOLITANO NOMINA PAOLO GROSSI GIUDICE COSTITUZIONALE - E’ Paolo Grossi, 75 anni, docente di Storia del diritto medievale e moderno presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, membro dell’Accademia dei Lincei, il nuovo giudice costituzionale nominato dal presidente della Repubblica Napolitano in sostituzione di Giovanni Maria Flick, il cui mandato scadrà questa settimana.]

19:20 «Ci vuole un esercizio di leadership forte, non è questo il momento delle dimissioni». Così il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dopo che il segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni, ha confermato le dimissioni dopo l’esito elettorale in Sardegna. «Con Veltroni - ha ricordato il primo cittadino torinese - ho condiviso l’avventura del Lingotto perchè il problema a cui cercava di dare una risposta era spezzare le componenti, rimescolare le correnti, rimettere in moto la macchina. Questo non è il momento delle dimissioni», ha ribadito Chiamparino. (Adnkronos)

19:17 Segretario di transizione, con un mandato temporale limitato in grado di gestire il partito per i prossimi mesi. Sarebbe questa l’ipotesi più accreditata verso la quale starebbe inclinando il dibattito all’interno del Pd per il dopo Veltroni. Oggi, nel corso del coordinamento, se ne è discusso, prendendo in esame le varie ipotesi sul tappeto e le soluzioni più praticabili considerando che il partito è atteso al risolutivo appuntamento elettorale delle europee. Il confronto continuerà domani a partire dalle 8.30, quando è stato nuovamente convocato il coordinamento. Se dovesse essere adottata la soluzione del segretario-ponte, allora, con tutta probabilità sarebbe l’attuale numero due Dario Franceschini a prendere in mano le redini del partito. Finora si tratta solo di ipotesi che andranno via via valutate e stabilite collegialmente. Sempre per domani è annunciata, dopo le 11, la conferenza stampa di Walter Veltroni che dovrà spiegare le ragioni che lo hanno indotto a lasciare la segreteria del Pd. (Adnkronos)

19:07 PD: FRANCESCHINI PROBABILE REGGENTE FINO A CONGRESSO - ROMA, 17 FEB - Il percorso sarà definito solo domani nella riunione del coordinamento ma, a quanto si apprende, l’ipotesi più probabile per il dopo-Veltroni è che sia Dario Franceschini a gestire il Partito democratico fino al congresso che si potrebbe svolgere tra luglio e ottobre. La proposta del percorso da seguire sarà decisa domani e avanzata all’assemblea nazionale che in base allo statuto dovrebbe votare il reggente. Il confronto però nel partito è ancora aperto anche perchè c’è chi sostiene che a questo punto sia meglio andare a congresso anticipato prima delle europee. (ANSA)

19:02 Comincia domani alle 8.30 la nuova fase del Pd chiamata a gestire il post-Veltroni. Domani, infatti, si riunisce nuovamente il coordinamento del partito che dovrà cominciare ad abbozzare i passaggi, anche regolamentari, per la gestione del partito. Il Pd, in queste ore, è una sorta di cantiere aperto che è chiamato a delineare una strategia credibile in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Si tratterà in primo luogo di stabilire chi e come dovrà garantire la transizione fino al congresso o se, nel caso, le assise potranno essere anticipate senza interferire con la campagna elettorale per le europee evitando di indebolire ulteriolmente il partito reduce dalla brutta sconfitta elettorale in Sardegna e segnato dalle dimissioni del suo segretario. «Lo statuto dice che il segretario può anche essere eletto dalla assemblea costituente -ha riferito il portavoce Andrea Orlando- ma in questo caso sarebbe un segretario di transizione, ovvero un segretario che ha una sua temporaneità. Ma nulla è stato deciso, domani cominciamo ad esaminare e a valutare ciò che è più giusto e corretto fare». Il segretario di transizione o con un mandato pieno stabilito dal congresso, o ancora un comitato di gestione: comunque vada, qualunque sia la decisione che emergerà dall’esame avviato, il partito dovrà comunque affidarsi al voto finale dell’assemblea congressuale, l’organo legittimato per statuto a prendere decisioni di questa portata. «Domani -ha riferito ancora Orlando- decideremo quale percorso attuare. Oggi non lo abbiamo fatto. Ciò che è certo è che alla fine dovrà essere coinvolta l’assemblea congressuale e che sarà chiamata a votare ogni decisione». (Adnkronos)

18:55 «Mi assumo le responsabilità mie e non. Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto». Con queste parole il segretario del Pd Walter Veltroni ha spiegato, a quanto si apprende, la sua decisione irrevocabile di dimettersi da segretario del Partito democratico davanti al coordinamento del partito. Veltroni si è assunto la responsabilità dei suoi errori e anche della sconfitta in Sardegna, ma ha spiegato di non voler rimanere «per fare logorare me e la possibilità del Pd di esistere». Il segretario del Pd è apparso determinato a non tornare indietro dalla sua decisione nonostante l’insistenza del vertice del partito perchè rimanesse al suo posto. Veltroni ha spiegato la fatica a gestire un partito caratterizzato da continue divisioni, distinguo e polemiche. «Spesso mi sono trovato i bastoni tra le ruote», avrebbe spiegato il segretario facendo alcuni esempi come la trattativa sulla riforma della legge elettorale europea, concordata in un coordinamento allargato ma subito dopo contestata. O ancora le varie prese di posizione sul testamento biologico come sulla politica economica. «Io mi assumo le mie responsabilità - avrebbe aggiunto - e quindi mi dimetto per salvare il partito». Per oggi il leader democratico non parlerà e domani alle 11 terrà un incontro con la stampa per spiegare le ragioni delle sue dimissioni. (ANSA)

18:47 Imperdibile dichiarazione di Publio Fiori, segretario di Rifondazione democristiana (sì, esiste): «Le dimissioni dell’onorevole Veltroni sono un gesto di alto livello qualitativo che l’attuale politica ci aveva fatto dimenticare. A questo punto si apre uno scenario del tutto nuovo e di grande interesse». Per chi?

18:43 ”Ora la palla passa all’Assemblea costituente che dovra’ prendere atto delle dimissioni di Veltroni”. E’ quanto ha affermato Andrea Orlando, portavoce del Partito Democratico, spiegando ai giornalisti la fase successiva alle dimissioni presentate oggi da Veltroni (ASCA).

18:41 Da YouDem, il video dell’annuncio delle dimissioni di Veltroni da parte del portavoce PD Andrea Orlando.

18:37 Si terrà domattina alle 11, presso la sede del partito in via di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, la conferenza stampa in cui Walter Veltroni spiegherà i motivi delle proprie dimissioni. Lo rende noto un comunicato del PD.

18:35 Decine di messaggi affollano la bacheca di Walter Veltroni su Facebook. In gran parte solidali con il segretario dimissionario del PD.

18:27 Corriere.it ricostruisce i passi previsti dallo Statuto PD in caso di dimissioni del segretario. O si riunisce l’Assemblea nazionale, che elegge un segretario per la parte restante del mandato, o si va alle primarie.

18:16 PD: DI PIETRO, DIMISSIONI VELTRONI ATTO DOVUTO CHE FA ONORE (ANSA) - ROMA, 17 FEB - «Prendiamo atto con rispetto dell’assunzione di responsabilità da parte di Veltroni. È un gesto politicamente voluto ed eticamente che gli fa onore». Lo dice Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, a Montecitorio, commentando le dimissioni di Walter Veltroni dalla segreteria del Partito democratico. Secondo Di Pietro ora è necessario «il rilancio di una coalizione in alternativa a Berlusconi». «L’Italia dei Valori - afferma Di Pietro - più che mai deve assumere un ruolo determinante di opposizione. È il momento meno opportuno per le critiche ma dico che chi vuole fare opposizione faccia opposizione».

18:15 Al momento l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di convocare l’Assemblea costituente per l’elezione di un nuovo segretario che porti il partito al congresso del prossimo autunno. Paiono in discesa le quotazioni di alternative come l’indizione delle primarie, l’anticipazione delle assise a marzo-aprile o la costituzione di un direttorio di transizione.

18:05 Veltroni si è dimesso. Walter Veltroni si è dimesso da segretario del Partito Democratico, le motivazioni saranno illustrate domani in una conferenza stampa. Questo quanto si legge nella home page del sito del Partito Democratico.

17:59 PD: SORO, ORA DECIDEREMO COLLEGIALMENTE FASE POST VELTRONI Roma, 17 feb. - (Adnkronos) - «Ora il partito ha la necessità dell’impegno di tutti. I passi successivi si decideranno collegialmente. Dobbiamo essere molto grati a Veltroni per la conduzione di questi mesi». Lo ha affermato il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, a seguito delle dimissioni d Walter Veltroni dalla guida del Pd.

17:55 Walter Veltroni ha confermato le dimissioni da segretario del Pd. “Dopo una discussione di diverse ore, il segretario ha deciso di mantenere l’orientamento espresso questa mattina e di rassegnare le dimissioni da segretario nazionale del Pd”. Cosi’ ha spiegato il portavoce del partito Andrea Orlando leggendo una nota diffusa al termine del coordinamento.


12:58
: Secondo le informazioni raccolte, le dimissioni di Veltroni sarebbero state respinte dal coordinamento del partito. Si potrebbe andare verso un ‘direttorio’ che affianchi il segretario in vista delle elezioni europee.

12:46
Ultim’ora
: Walter Veltroni avrebbe messo a disposizione il mandato da segretario del PD durante la riunione del coordinamento del partito, dopo la sconfitta in Sardegna.

Stay tuned…

Commenti all'articolo

  • Di Paolo (---.---.---.203) 17 febbraio 2009 13:30

    Veltroni, D’Alema, Rutelli,... tutti si dovrebbero dimettere dalla politica.

  • Di luciano (---.---.---.165) 17 febbraio 2009 13:37

    Anche questa farsa di dare le dimissioni che poi vengono respinte, è cosa vecchia.
    Quando un individuo si dimette da un incarico, penso che abbia le sue valide ragio-
    ni. Quindi le dimissioni dovrebbero essere insidacabili.
    Ma qui, come altrove, siamo alla "Commedia Degli Equivoci".

    Luciano Volpi

  • Di iva testa (---.---.---.96) 17 febbraio 2009 15:09

    Penso che le dimissioni respinte siano ancora di più l’espressione di una profonda lacerazione della sinistra. La sconfitta di Soru le precede e fa prefigurare anche una batosta alle europee. Per far sì che questo non accada bisogna che la sinistra si compatti in fretta intorno al suo segretario e la finisca con l’inutile guerra tra dalemiani e veltroniani. Iva Testa

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 17 febbraio 2009 15:23

     QUE SE VAYAN TODOS ! !
     m.c.

  • Di Andrea De Vito (---.---.---.247) 17 febbraio 2009 15:46

    Senza Veltroni si torna indietro, bisogna compattarsi e eliminare gli individualismi!

  • Di alride (---.---.---.14) 17 febbraio 2009 16:29

    credo che il vero aspetto ridicolo della questione si possa rintracciare nella sorpresa.
    infatti non si comprende perchè i cittadini di sardegna avrebbero dovuto votare per una forza politica finita, nella sua attuale articolazione, guidata da un capo delegittimato all’interno del proprio schieramento e, cosa senza precedenti nel nostro paese, dal capo della maggioranza.
    posso soltanto pensare che il PD avendo quasi raggiunto il minimo storico di gradimento presso l’opinione pubblica, non voglia "bruciare" nuovi leader prima della prossima sconfitta alle elezioni europee.
    il resto è teatro, dal cui botteghino non mi sembra interessante acquistare il biglietto.

    • Di Giorgio Floris (---.---.---.109) 17 febbraio 2009 20:43

      Sono sardo e vi faccio presente che ciascun sardo ha dovuto scegliere il meno peggio fra Soru e Cappellacci, dopo 5 anni di Soru che ha fatto cose buone e cose assurde, ma sempre con i modi sbagliati, al punto di indispettire un sacco di gente che pur di toglierlo di mezzo ha votato un fantoccio, e vi assicuro che molti lo hanno fatto a denti stretti.
      Se questo è servito a far dimettere Veltroni ... non tutti i mali vengono per nuocere.
      Speriamo che il successore, chiunque sia, si metta a fare opposizione, ma non credo: i dirigenti del PD vivono in un altro pianeta.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 17 febbraio 2009 17:54

    Se c’è una cosa preliminare a tutto è proprio confermare ed accettare le dimissioni di Veltroni.
    Veltroni ha fallito completamente e non ha le capacità per risalire la china.
    Non è in sintonia con la società civile ed è troppo sensibile agli oligarchi che lo hanno sostenuto ed eletto.
    Io sono stato uno di quelli che ha creduto che lui fosse la soluzione migliore alla leadership del PD ma devo riconoscere che ho sbagliato e senza appello.
    La crisi del PD deve essere drammatizzata ed è necessario che sia vissuta fino in fondo alla ricerca di qualcosa e di qualcuno che abbia poco a che fare con gli oligarchi che oggi governano questo povero partito.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares