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Addio Corso Salani

Addio Corso Salani

Due anni fa, mentre scrivevo il mio primo articolo per AgoraVox, cercavo uno pseudonimo che mi rappresentasse.
 
Mi ricordai di un film che, da ragazzo, mi aveva molto impressionato: "Il muro di gomma", sulla strage di Ustica, basato sull’omonimo libro di Andrea Purgatori.
 
Il film raccontava la battaglia di un giornalista, Rocco, per arrivare a scoprire la verità sul Dc9 I-TIGI dell’Itavia caduto nel mare al largo dell’isola di Ustica il 27 giugno 1980. Una sfrenaa ricerca della verità, contro tutto e tutti, contro i potenti, contro le istituzioni, contro il suo giornale e anche contro la sua vita: la fidanzata lo lasciò per questo. Ma alla fine vinse lui.
 
E’ stato il film che più ha segnato il mio immaginario sul mestiere di giornalista.
 
Il protagonista, alter ego di Purgatori, era Corso Salani, allora giovanissimo attore fiorentino. Di Corso Salani ho poi perso le tracce: non ha fatto molti film, dedicandosi soprattutto alla regia. Ma il suo nome, così atipico, mi era rimasto impresso. Così, quel giorno di novembre di due anni fa, scelsi proprio questo pseudonomo. In suo onore.

 
Corso Salani è morto l’altra sera. All’improvviso. Stava passeggiando con la moglie sul lungomare di Ostia.

E oggi - per rispetto nei suoi confronti - muore anche questo pseudonimo. Continuerò con altro nome...
 
Marco Risi, regista di quel film, che lo aveva diretto anche ne "Il continente nero", ha detto: "Era la persona che avrei voluto essere, era una persona preziosa, gentile, educata, uno che non se la tirava, non voleva apparire".
 
A Bologna, il 24 giugno, in Piazza Maggiore, ci sarà una proiezione de ’Il muro di gomma’ in occasione dei trenta anni delle strage di Ustica. Salani non ci sarà.
 
Restano invece le sue parole, che 20 anni fa chiudevano "Il muro di gomma", ma che sembrano pronunciate oggi:
 
Ci sono voluti dieci anni, dieci anni di bugie, dieci anni di perché senza risposta. Perché chi sapeva è stato zitto? Perché chi poteva scoprire non si è mosso? Perché questa verità era così inconfessabile da richiedere il silenzio, l’omertà, l’occultamento delle prove? C’era la guerra quella notte del 27 giugno del 1980: c’erano 69 adulti e 12 bambini che tornavano a casa, che andavano in vacanza, che leggevano il giornale, o giocavano con una bambola. Quelli che sapevano hanno deciso che i cittadini, la gente, noi non dovevamo sapere: hanno manomesso le registrazioni, cancellato i tracciati radar, bruciato i registri, hanno inventato esercitazioni che non sono mai avvenute, intimidito i giudici, colpevolizzato i periti. E poi, hanno fatto la cosa più grave di tutte: hanno costretto i deboli a partecipare alla menzogna, trasformando l’onestà in viltà, la difesa disperata del piccolo privilegio del posto di lavoro in mediocrità, in bassezza. Perché?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.20) 18 giugno 2010 13:28

    Un gran bel ricordo, bravo. I maggiori quotidiani l’hanno un po’ snobbato, era un attore di nicchia. Lascia un gran vuoto nel panorama italiano di pochi e anche nel mio cuore. Mi è venuta voglia di rivedere "Il muro di gomma", e di sapere come ha diretto il film "Piano, solo" che non conoscevo. Mi mancherà Corso. E’ vero, si sentiva e vedeva poco, ma sapere che non c’è più e che non farà altro da poter ammirare, mi rende davvero davvero triste... E poi mi ricorda troppo la storia di Massimo Troisi, altro colpo al cuore del cinema italiano.

    Vanessa

  • Di (---.---.---.162) 18 giugno 2010 14:46

    GRAZIE VANESSA.

    ANCHE IO SONO RIMASTO MOLTO SEGNATO.
  • Di (---.---.---.2) 18 giugno 2010 15:27

    Anch’io voglio associarmi al ricordo di Vanessa e dell’ex alias di Corso.
    Avevo visto "Il muro di gomma" e "Nel Continente Nero" e mi era rimasta l’impressione, molto gradevole, di un attore serio, intelligente e riservato, di una riservatezza antica, ormai quasi impossibile da riscontrare nei personaggi definiti - a qualsivoglia titolo - pubblici.
    C’è una nota di tristezza anche in me.
    Mi auguro che la sua eredità artistica non vada dispersa. 

  • Di (---.---.---.38) 18 giugno 2010 15:38

    Vanessa il regista di PIANO SOLO , il film sul pianista Luca Flores, è Riccardo Milani tra gli attori insieme a Kim Rossi Stuart, JasmineTrinca e Paola Cortellesi c’è anche Corso Salani come attore anche in MAR NERO del fiorentino Federico Bondi. Ti consiglio di trovare GLI ULTIMI GIORNI del 1992 l’opera primissima di Corso come attore e regista. Girato sull’isola di Capraia con una location a Livorno racconta di un giovane silenzioso e riflessivo e dell mito delle canzoni di Julio Iglesias. Un terero e divertente ritratto sulla comunicazione negata e quella subita. Andrea Vannini

  • Di (---.---.---.20) 18 giugno 2010 18:13

    E’ vero, hai ragione, l’ho letto dopo... Allora cercherò anche la sua opera prima! Grazie.

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