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Addio Amos Oz: sostenitore inascoltato della tesi dei due stati indipendenti

E’ morto il 28 dicembre Amos Oz, scrittore e saggista ebreo, sostenitore inascoltato della tesi dei due stati indipendenti per mettere fine a mezzo secolo di scontri territoriali tra palestinesi e israeliani.

Oltre alla tesi dei due stati egli era convinto che solo la politica, laicamente intesa, è in grado di sconfiggere gli estremisti (di ogni credo politico e religioso). Purtroppo anche una persona del suo livello culturale ha dimostrato di non aver capito che non basta scrivere libri per veder accolte le proprie tesi, ma è necessario essere presenti nella vita politica, luogo di tutte le decisioni, per elevare il livello insieme a tutto quel mondo intellettuale che, in genere, si autoesclude dalla partecipazione alla vita politica, come se pensiero e decisione concreta fossero cose separate.

La politica nel mondo è tanto screditata e fossilizzata su vecchi schemi proprio perché risponde solo ad interessi economici e potenza militare, mentre avrebbe bisogno non di tecnici o di “esperti”, ma di persone in grado di progettare un futuro che elimini la guerra come mezzo per risolvere i problemi e che si occupi della malferma salute dell’ambiente.

La politica non deve più essere una professione, non deve essere espressione di poteri economici lobbystici, non deve avere nulla a che fare con le superstizioni religiose, semplicemente deve avvicinare a sé gli individui migliori intellettualmente ed eticamente, deve avvicinare i cittadini alla partecipazione politica parlando un linguaggio chiaro, favorendo Referendum e leggi di iniziativa popolare. Le logiche economiche, liberiste, multinazionali, globali, la speculazione finanziaria, che oggi dominano il mondo ci consegnano un pianeta al collasso ambientale, demografico, con poche prospettive di lavoro, impegnato in una corsa al riarmo atomico, praticamente in mano a pazzi megalomani. Tutti coloro che aspirano a vedere un destino diverso per i loro figli devono cominciare ad occuparsi di politica, partendo dai propri bisogni (non dalle ideologie) per uno sviluppo che metta uomini e ambiente in armonia e sostenibilità.

Paolo De Gregorio

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