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AMBIENTAL...MENTE - Ruda in Festival

Nel comune di Ruda, dove Pier Paolo Pasolini, che in queste terre amava frequentare amici, lasciò uno dei ritratti più belli e poetici di questi luoghi con una poesia del 1957 facente parte del ciclo "Le Ceneri di Gramsci".Ruda è un piccolo comune di circa 2850 abitanti, composto da sette località in 19 kmq di territorio: Alture, Perteole, Saciletto, Mortesins, S.Nicolò e Cortona.

 Storicamente inserito nel rapporto di vicinato tra Aquileia e Palmanova, si trova a pochi chilometri da Grado e dall’aeroporto di Trieste. Ruda si trova nella bassa friulana, sul suo territorio passa il torrente Torre che con il suo parco rappresenta alveo di grande importanza naturalistica. La presenza copiosa dell’acqua ha sempre aiutato lo sviluppo agricolo ed è grazie alla presenza dell’acqua che il grande chimico Chiozza, amico di Pasteur, ha insediato il complesso industriale dell’ex Amideria. Fin dal 1875, l’Amideria perfezionò con procedimenti del tutto innovativi il sistema di estrazione dell’amido dal riso e dal mais rendendolo di un colore bianco perfetto. A partire da settembre inizierà un festival che diverrà nell'arco dell'anno punto di riferimento per l'ambiente del nord/est d'Italia.La crisi che viviamo oggi ha dimostrato i paradossi di un sistema economico che costringe a scegliere tra lavoro e salute, crescita economica e tutela dell’ambiente. È bastato un virus a distruggerlo e a mostrare tutte le fragilità di questo sistema. È tempo di ripartire e di scegliere il futuro che vogliamo: non possiamo più ripetere gli errori del recente passato! Deforestazione, inquinamento, allevamenti intensivi: il nostro Pianeta era già malato molto prima dell’arrivo della pandemia. Perdita di biodiversità, declino degli impollinatori, monocolture, OGM, uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, inquinamento, cambiamenti climatici: l’agricoltura industriale minaccia il nostro Pianeta. La soluzione sta nel cambio di paradigma verso l’agricoltura ecologica, basata sulla diversità di colture e pratiche agricole, la protezione degli ecosistemi, un ridotto consumo di risorse naturali e l’abbandono di finte soluzioni come pesticidi e OGM. La ripartenza dopo il Covid-19 è un’occasione storica per rifiutare un sistema economico basato su attività inquinanti e distruttive, che avvelenano l’ambiente e minacciano la salute delle persone. Negli ultimi anni si sta notando un ritorno all’agricoltura, alla terra coltivata, di molti giovani e donne. Un fatto straordinario e importante per recuperare terreni spesso abbandonati, per tenere sotto controllo il territorio, per stimolare una maggiore cura dell'ambiente da parte dei cittadini. E anche, in ultima analisi, per dare una spinta alla nostra economia, creando nuovi posti di lavoro e spingendo creatività imprenditoriali a farsi avanti secondo canoni di rispetto ecologico all’insegna dell’economia circolare, della minor produzione di rifiuti e nella ricerca del riciclo, della produzione di energia pulita e del risparmio energetico.

Questo il progetto di AMBIENTAL...MENTE

– Proporre, attraverso un'analisi interdisciplinare culturale e scientifica, , uno sviluppo sostenibile per le comunità del territorio valorizzando l'agricoltura con tecniche innovative.

– Promuovere l’educazione ambientale verso i cittadini e in particolare nelle scuole e nelle nuove generazioni. Insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, la distinzione fra energie rinnovabili e non rinnovabili, la responsabilità personale sullo spreco, sulla formazione dei rifiuti, sulle cause che provocano l’inquinamento ambientale.

– Abbandonare il concetto di economia che guarda alla crescita indiscriminata senza fare i conti con gli impatti. Nessuna condizione di crescita può esimersi dal fare i conti con l’ambiente. L’economia circolare è l’unica alternativa per far crescere gli investimenti e le nostre imprese. Cosa comporta, quali sono le scelte che insieme dovremo fare?

– Credere nello sviluppo economico coniugandolo con la sostenibilità, ossia con un modello produttivo che tiene conto della riduzione delle risorse naturali e dell’inquinamento. Il recupero e il riciclo delle risorse diventa scelta obbligata per garantire la convivenza sul pianeta. Da sempre, infatti, gli imprenditori agricoli sono i primi custodi dell’ambiente e numerose pratiche agricole hanno significativi riflessi sotto il profilo ambientale, a partire dal settore delle agro energie e da tanti altri. Si intravedono strade nuove ed economie inclusive socialmente responsabili e ambientalmente sostenibili. Esistono provvedimenti adottati dalle istituzioni europee per portare l'Unione su un sentiero di sostenibilità, orientamento rafforzato dalla Commissione von der Leyen che ha posto questi provvedimenti al centro delle politiche, segnando per l’Europa un chiaro cambio di passo. L’agricoltura non può che essere al centro dello sviluppo sostenibile.

AMBIENTAL...MENTE , cosa sarà? : sarà tavole rotonde con esperti e con il coinvolgimento del pubblico, mostre e performance di arte contemporanea, rassegna di documentari e lungometraggi, spettacolo di musica, presentazioni di percorsi innovativi per il Turismo Slow, premio per l'Innovazione nell'Agricoltura e per l'Ambiente.

Il Festival ideato dal suo direttore Marco Agostinelli (marcoagostinelliartproject.it), dal critico d'arte Roberta Semeraro e dal Sindaco di Ruda Franco Lenarduzzi troverà la sua sede permanente nei locali di proprietà del Comune di Ruda, che saranno attrezzati per poter ospitare un archivio affinché si possano continuare a perseguire gli obiettivi del Festival anche durante l’anno con filmati, tavole rotonde, work shop con gli studenti, spettacoli e mostre. Il Festival che avrà una cadenza annuale e sempre durante il periodo estivo, diverrà così il motore trainante per realizzare a Ruda un vero e proprio osservatorio per l’ambiente nel Nord/Est.

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