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20 novembre una data per i Bambini?

Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.Lo pensava e lo scrisse Gianni Rodari

Io mi vergogno a ricordare il 20 novembre come LA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI.

Forse può essere uno spunto per far sapere e conoscere a che punto stia la salute dei bambini nel mondo, o forse non interessa affatto, può darsi. Tentare non nuoce.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata adottata nel 1989 e l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991. La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989.

Perchè mettere immagini di bambini felici e sorridenti, perchè mettere immagini di bambini che soffrono, malati, che subiscono violenze? Poi mi chiedo se ascoltiamo davvero la voce dei bambini, se li guardiamo, se li capiamo, se ricordiamo la nostra infanzia, se ritroviamo noi bambini, in quelli che abbiamo davanti, in quelli che non vediamo...

Un' amica mi prega di mettere una canzone, dicendo facciamoli crescere nella musica.

La mia mamma, profuga da Tripoli, sotto i bombardamenti inglesi della seconda guerra mondiale, trovava gli spezzoni delle bombe al rientro a casa in terrazza, come fosse un gioco, dopo la notte nelle grotte, usate come rifugio, dove crescevano le cimici e i pidocchi e i bambini... La mia mamma fu una bambina fortunata, perchè una volta arrivata in Italia, mio nonno le fece riavere al suo primo viaggio in nave, il suo pianoforte. Lo portò poi nella scuola materna di Roma dove insegnava ai piccoli, come un gioco, la musica e si muovevano tutti anche quelli colpiti da malattie come l'autismo o la sindrome di Down.

I bambini sentono il tempo, anche battendo con un pezzetto di legno una pentola, i bambini sanno cantare, si dondolano appena un suono si ripete....i bambini hanno diritto di vivere dovunque, come tutti i bambini in Europa.

Era il 1970 quando Lucio Dalla cantò il suo Gesù Bambino 4.3.1943...Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma,le strofe di taverna, le cantò a ninna nanna e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare, giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.E forse fu per gioco o forse per amore che mi volle chiamare come nostro Signore Della sua breve vita è il ricordo più grosso, è tutto in questo nome che io mi porto addosso E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù ' Bambino.

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lavoro minorile in cotonificio 1908 Lewis Hine

Ecco per tutti i Gesù Bambini nel mondo.Riporto: .

"Conflitti, povertà, fame e crisi climatica stanno spingendo milioni di bambine e bambini sull’orlo del baratro. Nel mondo, più di 400 milioni di bambine e bambini vivono in aree di conflitto, tra i 10 e i 16 milioni di minori rischiano di non poter tornare a scuola perché costretti a lavorare o a sposarsi, mentre ogni anno più di 22.000 bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci.La crisi climatica è una crisi dei diritti dell'infanzia che grava sulle generazioni di oggi e su quelle future. Nel mondo, circa 1 miliardo di bambini, quasi la metà della popolazione infantile mondiale, vive in Paesi a “rischio estremo” di subire gli impatti del cambiamento climatico. In tutto il mondo, fino a 345 milioni di persone non hanno accesso a cibo nutriente a sufficienza. E la fame porta con sé conseguenze devastanti come la malnutrizione che rimane oggi una delle cause principali di mortalità infantile: oltre 13,5 milioni i bambini sotto i 5 anni che rischiano di morire di fame."

Torno all'inizio: Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.Lo pensava e lo scrisse Gianni Rodari

Doriana Goracci

 

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