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1993: la serie che racconta gli scandali di Tangentopoli

«Avevo poco più di vent’anni. Sembrava che tutto potesse cambiare: in meglio. Una nuova classe politica, un nuovo paese. Poi, le bombe, i suicidi eccellenti, il timore della destabilizzazione». Inizia così il racconto di Stefano Accorsi sul 1993, l’anno che da il titolo alla serie tv, in onda dal 16 maggio su Sky Atlantic Hd.

È il secondo capitolo di quel “1992”, che ha ripercorso, attraverso le vicende personali di alcuni protagonisti, la nascita di Tangentopoli.

Quando l’Italia di Mani Pulite era materia viva per i giornali, loro avevano circa vent’anni, e di queste inchieste, leggevano, appunto, sui giornali. Ora, vent’anni dopo, gli autori, in collaborazione con Stefano Accorsi, l’ideatore creativo del progetto, provano a raccontare un’Italia vista dal di fuori, almeno secondo i meccanismi televisivi.

A “1993”, assisteremo a tutto: scandali e inchieste che provocano la fine della prima Repubblica.

In questo vortice di accadimenti irromperanno in scena una serie di personaggi che, con le loro storie, sconvolgeranno gli equilibri sociali.

La serie traccia il percorso di alcuni personaggi di finzione, in un’Italia allo sbando tra processi e bombe: un onorevole leghista (Guido Caprino), una soubrette ambiziosa, Veronica Castello (Miriam Leone), che calca il palcoscenico del Salone Margherita a colpi di lustrini e paillettes, il pubblicitario rampante, Leonardo Notte (Stefano Accorsi), coinvolto nella nascita di Forza Italia (Stefano Accorsi) e la sua compagna (Laura Chiatti), il cui passato riaffiorerà più che mai.

Oltre a loro, il Pubblico Ministero, Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi), che minaccia di mandare in galera l’intero sistema.

I sei personaggi in cerca di sé dovranno interagire con persone realmente esistite, da Silvio Berlusconi a Massimo D’Alema.

«Il mio personaggio entrerà nel cerchio magico di Silvio Berlusconi (Piero Pierobon) e le atmosfere si faranno sempre più cupe», afferma Accorsi.

Gli autori, grazie alle testimonianze dell’epoca, hanno fornito l’immagine di questi avvenimenti tragici che hanno destabilizzato le sorti del nostro Paese tra inchieste e malcostume dilaganti.

A due anni dal debutto di “1992”, “1993” spera di poter bissare il successo della serie precedente.

Il sequel, che inizia con l’inchiesta di Mani Pulite, presieduta da Antonio Di Pietro, sfocia nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica.

 

 

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