Scudo fiscale e lavoratori frontalieri, aggiornamento

Novità sul problema "scudo fiscale e frontalieri". 

 

Pochi giorni dopo le critiche apparse sul giornale Il Lavoro, quotidiano svizzero che tratta le molte problematiche in campo lavorativo, ecco spuntare una circolare dell’agenzia delle entrate del 12 marzo 2010 che, finalmente, chiarifica alcuni punti "oscuri" di questo problema.

"Non sono oggetto di monitoraggio fiscale le somme versate per obbligo di legge a forme di previdenza complementare organizzate o gestite da società ed enti di diritto estero, quali ad esempio il cosiddetto secondo pilastro svizzero, trattandosi di forme di previdenza obbligatoria seppure complementare." (fonte)

Potremmo dire "tutto è bene ciò che finisce bene" ma non sarebbe corretto. In uno Stato che si definisce "civile" e "democratico", certe problematiche, non dovrebbero esistere. Inoltre, questo particolare caso, non è ancora archiviato.

 

Altre "sorprese" potrebbero spuntare prima del termine dello scudo fiscale, fissato per il 30 aprile. Purtroppo, nella cara Italia, certe problematiche rappresentano la classica punta dell’iceberg. Colpire le fasce più deboli per guadagnare qualche euro in più stà diventando uno "sport" piuttosto comune...

Forse sarebbe il caso di prendere di mira i più "forti"?

La tendenza sembra non cambiare mai,qualsiasi governo si trovi a "comandare" la nostra piccola Italia. E venti di cambiamento non sembrano, per ora, arrivare.

 

Ma chissà cosa ci può riservare il futuro...

 

Ai prossimi aggiornamenti.