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Inceneritore Acerra: a Londra l’alternativa

Si continua a discutere pubblicamente sulla validità, efficienza e sostenibilità ambientale e sanitaria dei "termovalorizzatori" per la combustione (incenerimento) dei rifiuti solidi urbani, del tipo costruito ed in funzione in maniera discontinua ad Acerra (impianto da ca. 450 ton/giorno). Le vicissitudini costruttive e legali dell'impianto di Acerra sono universalmente note.

Le carenze tecniche di questo impianto pure, riassumibili in una scarsissima efficienza impiantistica per difetti intrinseci di costruzione che comportano continue fermate per guasti e manutenzione, con efficienza produttiva ed energetica scadentissime (inferiore al 25% come resa in energia elettrica prodotta rispetto al potere calorifico del rifiuto alimentato, con conseguenti gravissime perdite economiche e finanziarie).

Inoltre si denuncia una sicurezza sanitaria e di protezione ambientale dell'impianto pressoché nulle a causa di emissioni gassose in atmosfera sistematicamente fuori norma (NOx, SO2, HCl, HF, HCN tossici, nanopolveri cancerogene PM10-5-2,5, diossine e dibenzofurani cancerogeni a mutageni, metalli pesanti volatili tossici e cancerogeni, Mercurio neurologico, etc.), emissioni di CO2 e gas serra in atmosfera in quantità spaventose (circa 800 ton/giorno, pari a 292.000 ton/anno) contro la direttiva 2009/28 della E.U. sulle energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2equiv. causa di effetto serra, Global Warming e mutamenti climatici catastrofici.

Anche le acque reflue scaricate dall'impianto di Acerra sono gravemente contaminate dagli stessi inquinanti cancerogeni, e non è noto se vengano o meno adeguatamente depurate prima di essere reimmesse nei corsi d'acqua superficiali.

Il suolo e la vita umana, animale e vegetale circostante ad Acerra, per alcuni Km di raggio attorno al centro dell'impianto, vengono contaminati gravemente dall'accumulo sul terreno nel tempo degli stessi inquinanti tossici e cancerogeni scaricati in atmosfera, che riprecipitano al suolo, in particolare diossine, polveri cancerogene contenenti metalli tossici, Mercurio neurologico, gas acidi che generano piogge acide e tossiche distruttrici della vita vegetale circostante e dell'inaridimento dei terreni.

Le scorie e le ceneri volatili (fly-ash) e fisse nella misura del 30% ca. dei rifiuti sono tossiche e cancerogene per la presenza degli stessi inquinanti, più ossidi metallici velenosi, e vengono confinate abusivamente in discariche, fosse o cave circostanti più o meno lecite generando percolato velenosissimo.

Questo genere di impianti inceneritori basato sulla combustione dei rifiuti e sullo scarico diretto dei sotto-prodotti di combustione in atmosfera, nelle acque e al suolo, non può più essere accettato e costruito da società e comunità civili perchè contro l'ambiente, la salute e la salvezza delle popolazioni, ed è proibito dalla direttiva citata della U.E. sulle energie rinnovabili per i danni gravissimi di ogni genere che produce.

In Campania questa situazione ambientale e sanitaria inaccettabile causata da Acerra viene sottaciuta ed ignorata; non si rispettano i diritti delle persone a vivere in un ambiente sano e pulito, si accettano malattie e morti come nulla fosse e come in un paese del terzo mondo in cui la persona non vale e non conta niente, le leggi e disposizioni in merito alla protezione dell'ambiente di vita e della salute della popolazione vengono ignorate e disattese per ignoranza cronica e per ragioni di comodo e di vantaggio pecuniario di chi controlla e gestisce queste situazioni (prende soldi, ma ci rimette in salute pure lui, mentre gli altri ci rimettono solo in salute e salvezza).

Ora nel napoletano si continua a parlare sempre degli stessi "termovalorizzatori" tipo Acerra da parte delle autorità preposte per Napoli e Salerno, come se niente fosse e nulla fosse successo e succedesse dal punto di vista ambientale e sanitario, oltre alla schifezza quotidiana dei rifiuti non raccolti e dispersi ovunque in quantità massicce con danni gravissimi alla comunità, e si mandano avanti appalti presunti sempre degli stessi inaccettabili impianti, nell'insipienza e indifferenza generale per le leggi e per situazioni sanitarie negative assolute, tipiche del terzo mondo.

Questo non è più tollerabile e va cambiato, installando impianti di trattamento dei rifiuti, oltre evidentemente alla raccolta differenziata, cosidetti "Waste to Fuel" che rispettano le normative europee 2009/28 E.U. sulle energie rinnovabili, sulla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e sulla riduzione dei consumi energetici da fonti fossili.

Si tratta di impianti che non emettono più gas di alcun genere in atmosfera (quindi né sostanze tossiche e cancerogene, né CO2 e gas serra), non generano ricadute di sostanze tossiche al suolo, non contaminano le acque perchè operano tassativamente a secco e a caldo senza generare acque reflue contaminate (l'acqua di proceso vienne integralmente riciclata e riutilizzata), non emettono alcun tipo di gas ad effetto serra, nè generano Global Warming e mutamenti climatici catastrofici.

Tutto viene riciclato e riutilizzato nell'impianto, trasformando i rifiuti in carburanti liquidi con il processo Fischer-Tropsch (benzina, gasolio e cherosene per jet), senza alcuno scarico secondario nell'ambiente esterno.

Nel processo "Waste to Fuel" da rifiuti solidi urbani a carburanti liquidi, in cui per gni ton. di rifuti si ottengono 2 barili (ca. 250 litri) di carburanti liquidi per trasporti e locomozione, i costi sono interessantissimi ed i prezzi di vendita remunerativi già al di sopra (escluse le accise italiane) di 0,46 $/litro di benzina, pari a 0,34 €/litro.

Un impianto di questo genere è in costruzione a Londra, e chi fosse interessato può approfondire l'argomento su questo impianto londinese da ca. 2.000 ton/giorno di rifiuti greggi (prima della pellettizazione e condizionamento), consultando il link.



in cui sono indicati sinteticamente vantaggi e obbiettivi realizzabili in termini di riduzione del 95% delle emissioni in atmosfera, sottrazione di masse di rifiuti alle discariche, eliminazione delle emissioni di CO2 e dell'effetto serra relativo, riduzione del Global warming e mutamenti climatici, rispetto delle direttive 2009/28 dell'Unione Europea, eliminazione di ogni sostanza tossica e cancerogena emessa.

L'impianto di Londra produrrà 64 milioni di litri/anno di carburanti liquidi (benzina, gasolio e carburante per jet), sufficienti, se fosse tutto gasolio, per alimentare ca. 40.000 automobili e genererà energia elettrica da immettere in rete per ca. 7.000 abitazioni.

L'impianto consiste essenzialmente di:

- Linea di preparazione dei rifiuti pellettizati e condizionati.
- Un Gassificatore catalitico dei rifiuti alimentato a vapore e ossigeno per produrre syngas.
- Un sistema di purificazione a caldo e a secco del syngas prodotto.
- Un reattore catalitico "Steam Reformer" per il condizionamento del syngas e dei gas FTP.
- Un reattore catalitico "Fischer-Tropsch" per la conversione del syngas a carburanti liquidi.

I partners del progetto inglese sono:

- EAST LONDON Community - Major Boris Johnson.
- BRITISH AIRWAYS
- ARCADIS NV - 6800 LE Arnhem - Olanda
- SOLENA GROUP INC. - Washington D.C. - USA.
- RENTECH Corp. - Los Angeles, California - USA.

Altri impianti analoghi modernissimi, gestiti da altri partners titolari di tecnolgie e brevetti, sono in costruzione in Europa, USA e Brasile (Fortaleza), niente a che vedere con i termovalorizzatori obsoleti o con gassificatori tradizionali.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.41) 1 marzo 2011 10:31

    i rifiuti possono essere una vera miniera d’oro. Basterebbe che le istituzioni si informassero su quello che oggi la tecnologia ci può permettere. Seganlo questo post:
     
    http://maurip.blogspot.com/2011/01/...

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 12:46

      Il commento è del tutto condivisibile.
      Invece il riferimento al post e link assolutamente no, perchè l’impianto proposto nel link maurip.blog...etc., così come è descritto, è un vecchio e banale pirolizzatore con il nome cambiato, generatore di un’enormità di sostanze tossiche e cancerogene scaricate in atmosfera, di particolato cancerogeno e di una enormità di scorie tossiche (ca.30% dei rifiuti), che non si possono smaltire nemmeno in una discarica, se non abusiva.
      Non ha niente a che vedere con il processo catalitico "Waste to fuel", da rifiuti a carburanti liquidi, senza emissioni in atmosfera e carbon neutral, secondo la direttiva 2009/28 E.U sulle energie rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO2 equiv., riduzione dei combustibili fossili, risparmio energetico, in sostanza un processo carbon neutral che non genera effetto serra, nè inquinamento atmosferico e ambientale con relative malattie e morti statistiche, nè Global Worming con relativi mutamenti climatici catastrofici, e che dà sicurezza energetica perchè genera carburanti liquidi sostituendo petrolio, delle cui grane e difficoltà siamo tutti al corrente senza raccontarcelo oltre.

      Saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.6) 1 marzo 2011 11:31
    Mauro Miccolis

    ASSOLUTAMENTE NO - IDEA DA SCARTARE TRASFORMARE I RIFIUTI IN CARBURANTE DA BRUCIARE : Smaltire i rifiuti è una necessità, bruciarli è una speculazione. La via corretta per gestire lo smaltimento dei rifiuti è la Strategia rifiuti Zero, che è l’unica politica di gestione rifiuti che punta all’equilibrio uomo -ambiente. E’ il concetto di bruciare che è primitivo e sbagliato.

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 13:56

    @ Mauro Miccolis.

    Forse non mi sono spiegato bene nell’articolo o tu non hai capito in che cosa consiste il processo "Waste to fuel".
    In questo precesso e impianto non si brucia, non si scarica all’esterno, nè si spara in atmosfera assolutamente nulla, non ci sono contaminanri che lasciano l’impianto, ma tutti i componenti dei rifiuti vengono trasformati in Syngas (cioè gas di sintesi, destinato alla sintesi di carburanti).
    Il gas di sintesi generato per gasificazione catalitica con difetto di Ossigeno e di vapore dai rifiuti, perfettamente purificato a caldo e a secco, risulta alla fine composto da Idrogeno, Ossido di Carbonio e piccole percentuali di CO2 e metano, ed è la miscela adeguata per generare carburanti liquidi in un reattore Fischer-Tropsch catalitico.
    Può essere necessario un pretrattamento del syngas in uno steam reformer catalitico per centrare con precisione il rapporto di concentrazione tra Idrogeno e Ossido di Carbonio per ottenere la miscela di carburanti desiderata (alcoli, benzina, gasolio e cherosene per jet).
    Questo impianto tratta i rifiuti residui miscelati dopo la raccolta differenziata spinta.
    I rifiuti residui vanno preparati, rimescolati tra partite diverse e pelletizzati a meno di 3 cm per ottenere un prodotto omogeneo con i componenti separabili accantonati per il loro riciclo autonomo.
     Esiste anche un metodo italiano per polverizzare e pelletizzare i rifiuti, brevettato dal CNR, denominato THOR, e questo pretrattamento sarebbe ideale per alimentare il processo "Waste to Fuel"
    "Waste to fuel" rispetta la direttiva 2009/28 E.U. sulle energie rinnovabili, è assolutamente carbon neutral, non spara niente in atmosfera, non genera Global Warming e mutamenti climatici catastrofici, elimina e sostituisce combustibili fossili in particolare petrolio che resta là dove si trova, non avvelena e uccide statisticamente nessuno perchè non emette niente di tossico all’esterno, comporta risparmio energetico a prezzi convenienti dei carburanti ottenuti, dà sicurezza energetica perchè produce autonomamente carburanti anzichè importarli con il petrolio sempre in difficoltà.
    Questi impianti si rimagiano tutte le ecoballe napoletale e svuotano tutte le discariche campane e italiane restituendo l’ambiente come all’origine, con enormi vantaggi ambientali, per la salute delle popolazione ed economici, risparmiando petrolio in maniera carbon neutral, e rispettando le direttive europee che prevedono il 10% di carburanti sintetici o biosintetici entro il 2010 (mentre invece ora l’Italia non fa niente anche in questo senso, oltre a non fare niente sulle energie rinnovabili in generale, prescritte dall’Europa con leggi recepite dall’Italia, ma non rispettate).
     In Italia questo processo non viene adottato perchè non sanno costruirlo, perchè si preferisce incentivare con il CIP 6 termovalorizzatori, pirolizzatori, dissociatori, inceneritori e simili di produzione italiana (Confindustria), che però bruciano o pirolizzano a casaccio i rifiuti anzichè gasificarli e trasformarli, accoppando la gente statisticamente con tumori maligni e simili dolcezze con i loro scarichi in atmosfera, al suolo e nelle acque reflue, contro l’ambiente, la vita e la salute delle popolazioni. 
    Si tratta di una tecnologia evoluta che in Italia non esiste e che ci si guarda bene da introdurre per interessi pecuniari e di parte sulla pelle e contro l’interesse della popolazione, ma ci sono vari fornitori titolari di brevetti internazionali, in particolare negli USA , in Giappone ma anche in Europa, naturalmente in Italia niente.
    L’esempio lampante è Napoli, che prevede insipientemente addirittura altri 4 inceneritori obsoleti del secolo scorso, come se niente fosse e fosse successo ad Acerra.
    Rifiuti ZERO è giusto, va bene e va perseguito, ma la realtà napoletana è al momento diversa e le decisioni dei capoccia non vanno in questo senso, ma in senso contrario per interessi personali e pecuniari di parte (naturalmente non solo a Napoli).
    Come si diceva una volta (ma con un altro significato): vedi Napoli e poi muori.
    "Waste to fuel" ripulisce integralmente la Campania, e l’Italia, e ci può consentire di tornare a vederla senza morire, come stanno facendo a Londra, ma non solo a Londra.

    Saluti
    Vito Enzo Salatino

  • Di fulviob55 (---.---.---.128) 1 marzo 2011 14:38

    Tutto quello che può servire a superare il problema dell’eliminazione dei rifiuti è ben accetto ma, per favore, smettiamola con i proclami.
    L’impianto del quale Lei scrive è interessantissimo, come opportunità, ma ancora in costruzione, come tutti gli altri simili. Perciò aspettiamo a vederli in marcia a regime, verificando se i dati finali corrispondono ai progettuali, prima di affossare ogni altro procedimento.
    Per quanto riguarda Acerra, daccordissimo sui problemi impiantistici, non mi pronuncio sulle emissioni, non avendo i tabulati, ma perchè si parla sempre e solo di questo impianto e non delle decine, in tutta Italia, che funzionano bene?

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 18:23

      @fulviob55

      Non si tratta di fare proclami.
      Si tratta del fatto che i termovalorizzatori sono impianti obsoleti e inquinanti del secolo scorso, che non sono più accettabili nè proponibli perchè superati.
      Acerra, costruito da Impregilo (gruppo Fiat) e gestitito dalla A2A, enorme azienda energetica lombarda, non funziona correttamente.
      Su tre linee di cui è composto per ca. 450 ton/giorno, due sono sistematicamente ferme per guasti e sostituzione di parti di impianto già fuori servizio.
      Le emissioni in atmosfera sono abitualmente fuori norma per quanto concerne le nanopolveri cancerogene (PW10-5-2,5), i metalli pesanti volatili tossici e cancerogeni, le diossine e dibenzofurani cancerogeni e mutageni, il Mercurio neurolopgico.
      Le acquue reflue sono contaminate dagli stessi inquinanti e non si sa dove vadano a finire, giacchè risulta che non ci sono depuratori correttamente funzionanti nella zona.
      Le fly-ash tossiche (ca. 5% dei rifiuti) e le scorie tossiche (ca. 30% dei rifiuti) finiscono nelle discariche a destra e a sinistra, normalmente fuori norma, più o meno abusive o ex- abusive ora autorizzate.
      E’ un vero disastro, nell’indifferenza generale, compresa una enormità di CO2 e gas serra equiv. scaricati in atmosfera contro le direttive 2009/28 della U.E., generatrici di Global Warming con relativi mutamenti climatici catastrofici, contaminazione atmosferica generalizzata causa di 2,4 milioni di morti/anno su scala mondiale, nessuna sicurezza energetica da un tal impianto.

      Il processo "Waste to Fuel" proposto si basa sull’assemblaggio di quattro apparecchiature note adattate allo scopo per trattare rifiuti e/o biomasse organiche vegetali, comprese macro e microalghe, e trasformarle in carburanti liquidi, e cioè gassificatore catalitico + pulizia a fondo a caldo e a secco del syngas prodotto (CO + H2) + steam reformer catalitico per condizionare le concentrazioni dei gas e adattarle al tipo di carburante desiderato (alcoli, benzina, gasolio, Cherosene per jet) + reattore Fischer-Tropsch catalitico per la conversione del syngas a carburanti liquidi.
      Nasce da impianti pilota e semiscala esistenti, controllati e finanziati dal DOE americano (Department of Energy) nell’ambito delle energie rinnovabili, riduzione delle emissioni e sostituzione dei combustibili fossili e del petrolio, certificati dal EPA (Environmental Protection Agency).

      Non si tratta del solito impianto all’italiana con l’inventore di turno che si sveglia la mattina e ti trova un bel dissociatore universal-molecolare, cioè il classico bidone artigianale all’italiana, da cui poi derivano analoghi impianti-bidone industriali. Si tratta di impianti promossi e controllati da DOE e EPA, per gli impianti americani.

      Il processo è in un certo senso analogo al GTL (Gas To Liquid) della Shell o della Sasol per la conversione di gas naturale (metano) a carburanti liquidi con lo stesso metodo Fischer-Tropsh, inventato dai tedeschi negli anni ’20.
      In questo caso il processo è lo stesso tra "Waste to Fuel" e " Biomass to Fuel", ed entrambe le materie prime (rifiuti e/o biomasse) possono essere trattati sullo stesso impianto indiffrentemente, cambiando le condizioni di esercizio.
      I costruttori e progettisti sono diversi, ognuno titolare del suo metodo, normalmente brevettato, americani, inglesi, tedeschi e giapponesi.
      Se è interessato, le posso segnalare diversi link e costruttori diversi, cui può attingere informazioni più dettagliate.
      Gli italiani, in questo settore come in tanti altri dell’energia, sono molto indietro, in generale ancora alle scuole elementari, senza offesa per nessuno.

      Saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.6) 1 marzo 2011 15:29
    Mauro Miccolis

    Trovo interessante che gli autori di due articoli criminali dal punto di vista ambientale (qusto e quello pro inceneritori scritto da fulvio b55) si spalleggino. Io ho capito benissimo il processo sopra, trasformare il rifiuto in combustibile e poi bruciarlo non è un approccio sostenibile dal punto di vista ambientale. Il futuro è rappresentato da una società senza combustibili di alcun genere, ossia di un’economia in cui non si bruciano sostanze inquinanti; ed i gas derivati dalla trasformazione del pattume sono sicuramente inquinanti;anche qui, come nell’articolo di fulviob55 ribadisco che in virtu’ del principio della Termodinamica enunciato da Lavoisier, in natura nulla si crea e nulla si distrugge....quindi è impossibile che le sostanze inquinanti spariscano nel nulla.

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.6) 1 marzo 2011 15:33
    Mauro Miccolis

    gli inceneritori sono classificati dalle normative europee come industria insalubre di prima classe.Non esistono al mondo tecnologie in grado di produrre dei filtri arginanti le emissioni nocive degli inceneritori, oltretutto necessitanti di vicine ed insane discariche, inevitabilmente destinate anche ai residui della combustione (ceneri) da trattare come rifiuti speciali. Se lei afferma il contrario è un bugiardo, si legga i risultati delle ricerche dell’ISDE.Le diossine prodotte dalle incenerizioni dei rifiuti, unitamente alla vaporizzazione dei metalli non possono considerarsi come realmente volatili, in virtu’ del principio della Termodinamica enunciato da Lavoisier, secondo il quale in natura nulla si crea e nulla si distrugge. Per questo motivo il particolato e le diossine prodotti da questi ecomostri, finiscono per ricadere sui territori vicini ed entrare inevitabilmente nella catena alimentare, con incalcolabili conseguenze dannose. “incenerire i rifiuti resta una follia che le generazioni future non ci perdoneranno”.

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 18:56

      @Mauro Miccolis.

      Gli impianti Waste to Fuel e Biomass to Fuel, che sono la stessa cosa e che possono trattare indifferentemente rifiuti e/o biomasse vegetali con processi perfettamente puliti, sono consigliati dalla Unione Europea nell’ambito della direttive 2009/28 perchè CARBON NEUTRAL, cioè esenti da emissioni di CO2 in atmosfera e sostituti dei fossili, nel caso specifico del petrolio importato, che deve essere sostituito da biocarburanti o carburanti sintetici carbon free o carbon neutral per il 10% entro il 2020.
      E questi impianti Waste to Fuel vanno esattamente in questo senso e sono pefettamente adatti, senza alcuna emissione in atmosfera.
      Esiste in questi impianti una fase denominata "hot & dry cleaning" in cui il syngas ottenuto dai rifiuti nel gassificatore viene perfettamente pulito da ogni traccia di inquinanti (in particolare polveri e nanopolveri, metalli pesanti volatili, SO2, H2S e composti dello zolfo, Ammoniaca, HCl, HF, composti organici alifatici e aromatici di ogni tipo, char e tar).
      Questa della pulizia dei gas destinati alla conversione in liquido è una operazione tassativamente obbligata e necessaria, senza la quale il catalizzatore dell’impianto steam reforming e Fischer-Tropsch si avvelena rapidamente e la reazione di conversione a carburanti si arresta generando acquetta sporca (per modo di dire !), da buttare, mandando chiaramente a casa tutto il personale responsabile addetto per arresto dell’impianto e mancanza di lavoro, addebitando il costo del catalizzatore avvelenato, che normalmente è un metallo nobile, ai responsabili.
      Quì non si tratta di incenerire niente.
      Anzichè con me, che propongo carburanti liquidi puliti per il trasporto carbon neutral al posto del petrolio, ripulendo rifiuti, ecoballe e discariche piene zeppe, dovresti prendertela con quelli che ad Acerra o in altri posti insistono per continuare ad installare i vecchi termovalorizzatori o inceneritori (4 ancora ad Acerra ! ).
      Errare è umano, perseverare .......

      Saluti
      Vito Enzo Salatino

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 2 marzo 2011 00:46

      @a me stesso

      in fondo al commento ho commesso un errore parlando di inceneritori in Campania.
      Ho scritto "quattro ancora ad Acerra", mentre volevo scrivere: "quattro ancora come Acerra" o "quattro ancora in Campania", nella fretta di scrivere.

      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.100) 1 marzo 2011 17:36

    NON ESISTONO INCENERITORI BUONI O CATTIVI PERTANTO SMETTIAMOLA DI CRIMINALIZZARE ACERRA PER ASSOLVERE INCENERITORI DI ALTRE LOCALITA’
    LA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI E’ SEMPRE NEGATIVA E PERICOLOSA PER LA SALUTE DI QUALSIASI TIPO E LOCALITA’

    Finiamola di confondere il settore dello smaltimento con il settore energetico, il sistema di Londra è una favoletta che se pur fattibile non risolve il problema dei rifiuti perchè produce altri rifiuti o combustibile scadente sempre da bruciare con le solite conseguenze.

    La combustione per produrre energia è inquinante, l’energia solare è molto più pulita.
    Il problema dei rifiuti si risolve con la riduzione con il riutilizzo e riciclo dei materiali.
    F.DINICOLI

    • Di fulviob55 (---.---.---.128) 1 marzo 2011 19:17

      Daccordissimo sull’uso delle rinnovabili

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 20:18

      @F. DINICOLI

      Sono assolutamente d’accordo con lei che la combustione dei rifiuti è negativa e obbligatoriamente inquinante tossica e cancerogena, sia al chiuso in un termovalorizzatore o inceneritore o pirolizzatore o dissociatore, e sia all’aperto.

      Nel caso di cui ci stiamo occupando del "Waste to Fuel", però, non si tratta affatto di combustione ma di trasformazione dei rifiuti pelletizati in gas di sintesi in presenza di vapore per il reforming di tar e char durante la gassificazione, ossigeno puro (non aria) in difetto per generare CO, catalizzatore per favorire la produzione di Idrogeno a base di dolomite e Nichel supportato da Allumina e Ossido di Magnesio, utilizzando un letto fluidizzato ad altissima turbolenza e ricircolante ad alta temperatura (ca. 900 °C). 
      Eventualmente, in dipendenza del tipo di rifiuto e dei metalli contenuti, da chiarire preliminarmente, il gassificatore può essere dotato di un arco con due torce al plasma a 5.000° C nel fondo del crogiuolo, anzichè del letto turbolento fluidizzato, per fondere e purificare ulteriormente poche scorie metalliche.
      Sempre senza alcuna combustione di nessun genere. 

      Il problema dei rifiuti si risolve perfettamente con il processo Waste to Fuel a partire da un impianto iniziale modulare da 2.000 ton/giorno di rifiuti condizionati pelletizzati (pari a ca. 2.500 ton/giorno di rifiuti greggi) e produce ca. 504.000 litri di carburante/giorno, pari a 184 milioni di litri/anno, sufficienti per alimentare ca. 100.000 vetture/anno.
      A Napoli questi impianti spazzano via i rifiuti giornalieri, le ecoballe accumulate e svuotano tutte le discariche strapiene abusive o meno, con il vantaggio di produrre benzina e diesel, per giunta carbon neutral, e pulitissimi, senza zolfo di sorta perchè la reazione di Fischer- Tropsch catalitica genera combustibili molto più puliti ed efficienti di quelli da petrolio.

      Acerra invece brucia con guai enormi solo 450 ton/girono, quando va tutto benissimo, cioè mai, e non risolve alcun problema di rifiuti nel napoletano, anzi inquina e accoppa le persone statisticamente a tutto andare.

      E’ chiarissimo ed evidente che prima si fa la raccolta differenziata ed il riciclo, ma poichè c’è sempre un mare di gente che mescola i rifiuti sulla faccia della terra e, diciamo così, non ha tempo per fare la raccolta differenziata e sempre quantità enormi di rifiuti finiscono, nonostante tutto, in discarica e le discariche traboccano dappertutto, siamo sommersi dai rifiuti da non saper più da che parte girarci, vogliamo svuotarle queste discariche anzichè riempirle continuamente fino a farle traboccare, sì o no ? Vogliamo farlo in modo intelligente, utile e pulito, sì o no, o vogliamo sempre bruciare, in impianto chiuso o all’aperto contaminando l’universo mondo e buttando continuamente soldi energetici dalla finestra ?
      Vogliamo farlo in modo pulito, conveniente, carbon neutral, rispettoso delle direttive 2009/28 E.U., producendo carburanti puliti necessari per il trasporto e non per divertirci, e riducendo come prescritto la dipendenza e il consumo di petrolio ?
      O sembra una cosa così orribile e cretina ?
      Guardi che anche i costi al litro del carburante prodotto sono nettamente inferiori rispetto a benzina e gasolio, a parte le accise dello stato, grazie ai rifiuti che costano poco o niente e grazie ai costi di discarica che non ci sono più.
      Un giorno glieli dirò i prezzi al litro di questi carburanti, nettamente migliori di quelli da petrolio, da non crederci !

      Saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.250) 1 marzo 2011 19:35

    su acerra lei sta dicendo talmente tante falsità che mi viene da credere che siano dette consapevolmente. è incredibile. 

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 5 marzo 2011 20:16

      @aNessuno

      Non mi ero accorto di questo commento ridicolo.
      Ma lei chi è ? Provi a chiedere un pò in giro cosa ne pensa la gente del termovalorizzatore-inceneritore di Acerra.
      Provi per esempio a leggere cosa si dice di Acerra negli articoli e commenti del blog "La voce dell’emergenza", gestito da napoletani.

    • Di (---.---.---.250) 7 marzo 2011 12:23

      i napoletani, purtroppo, sanno quello che gli viene raccontato. E lei ne racconta di inesattezze. Non sa neanche la potenzialità di Acerra che è di 1950 ton/giorno e non di 450 come si inventa lei. Non conosce neanche il processo di Acerra, altrimenti non direbbe che che le acque reflue sono contaminate. Per sua opportuna conoscenza (ma sono sicuro che già lo sa e che spara bugie per secondi fini) il trattamento fumi di acerra è a semi-secco ed in quanto tale non genera reflui liquidi di processo. Vorrei poi sapere da dove desume che le emissioni al camino sono sistematicamente fuori norma, visto che Acerra non ha mai sforato i limiti imposti, che, com’è noto, sono assai più restrittivi della normativa nazionale e comunitaria. L’impianto di Acerra nel 2010 ha bruciato più di 500.000 tonnellate di rifiuti, ha prodotto circa 450.000 GWh di energia elettrica, il tutto con le emissioni al camino migliori d’europa. Smetta di inventarsi le cose e s’informi se non crede a me, ma dalle fonti certe.

      A proposito, ridicolo sarà lei.

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 8 marzo 2011 00:19

      @aNessuno

      I suoi dati di produzione dell’impianto di Acerra nel 2010 sono inverosimili.
      Forse lei voleva scrivere che l’impianto ha prodotto 450.000 MWh (MegaWatt.h) nell’anno di energia elettrica, anzichè i 450.000 GWh (GigaWatt.h) indicati.
      Ma anche fosse vero che lei ha scritto una unità di misura al posto di un’altra e la produzione elettrica fosse stata di 450.000 MWh, la quantità di rifiuti bruciata corrispondente sarebbe stata di 370.000 ton/anno e non di 500.000, con una resa normale del 30% con quel genere di impianti.
      Riveda i suoi conti e poi ne riparliamo.

      Nel frattempo, se le interessa, provi a mandare gli stessi messaggi sull’inceneritore di Acerra al blog che le ho indicato, che fa da 2.500.000 a 3.000.000 lettori napoletani al giorno, e vedrà le risposte che le daranno !

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 8 marzo 2011 13:30

      @aNessuno

      Ho dimenticato di aggiungere di leggere, nel frattempo, tra un calcolo sbagliato e l’altro confondendo le unità di misura di energia, potenza e massa, l’articolo linkato di Anselmo Vitale su Il Fatto Quotidiano del 7.03.2011, in cui si racconta del disastro tecnico-economico dell’incereritiore di Acerra.
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/07/inceneritori-le-verità-nascoste/95799/

      Vito Enzo Salatino

      P.S. Ho pensato che forse è meglio che i suoi calcoli sull’energia corretti non me li mandi, perchè perderemmo ancora altro tempo per niente.

    • Di (---.---.---.250) 8 marzo 2011 18:09

      Non capisco che senso ha attaccarsi ad un errore di battitura. 

      è ovvio che i dati esatti sono 500.000 (dico cinquecentomila) tonnellate bruciate e 450.000 (dico quattrocentocinquantamila) MWh di energia elettrica ceduta al gestore nazionale (ossia al netto degli autoconsumi, che rappresentano un 10% scarso dell’energia prodotta). 
      Poi, non capisco come fa a fare i conti se non conosce il PCI medio dei rifiuti in ingresso (che è stato pari a 12.000 kJ/kg) ed il rendimento netto energetico di Acerra (27%). Solo così potrà trovare la corrispondenza tra l’input termico fornito ai forni con i rifiuti e l’energia elettrica prodotta. Faccia i conti e vedrà che si troverà.
      Ma coma dice lei, è inutile, che parliamo a fare. Saluti
    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 8 marzo 2011 19:09

      @a Nessuno

      Adesso che gliel’ho detto, i suoi conti con unità di misura sballate sono diventati più o meno giusti.
      Rimane il fatto strano che lei non conosce la differenza tra GigaWatt.h (GWh) e MegaWatt.h(MWh).
      E rimane appurato che l’impianto di Acerra, ammesso che i dati finali giusti siano anche reali, fa veramente pena con rifiuti dal potere calorifico di 12.000 KJ / Kg ed una resa energetica del 27 %.
      Ma come ha fatto a bruciare i suoi rifiuti, con il gasolio ?

      Le bastano i link che le ho indicato su Acerra, o ne vuole degli altri ?

  • Di Mauro Miccolis (---.---.---.6) 1 marzo 2011 19:36
    Mauro Miccolis

    Criminali, dal punto di vista ambientale, così è scritto sopra e confermo. E’ lei che non ha le competenze necessarie per capire quanto pericolose siano le sue affermazioni, o peggio è in cattiva fede, per pure questioni economiche è disposto a sacrificare l’ambiente.

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 1 marzo 2011 21:02

    @Mauro Miccoli.

    Non si capisce bene con che lei ce l’abbia, ma guardi che, se ce l’ha con me, lei sbaglia indirizzo.
    Se la prenda con quelli che propongono e installano temovalorizzatori, inceneritori, pirolizzatori, dissociatori molecolari, piro-termovalorizzatori, piro-dissociatori, piro-valorizzatori, etc., etc.
    Se la prenda con il presidente della Campania che vuole installare subito due inceneritori o termovalorizzatori a Napoli e a Salerno.
    Se la prenda anche con la U.E. che ha emanato la direttiva 2009/28 sulle energie rinnovabili, sulla riduzione delle emissioni in atmosfera e sulla necessita di ridurre l’uso dei fossili e dei combustibili fossili e da petrolio.
     Con l’impianto proposto si fa proprio quello che prescrive l’U.E. con direttive recepite dalla legislazione italiana, anche se lei non riesce ancora a capire bene di che si tratta e di cosa stiamo parlando.

    Mi dispiace di non riuscire a farmi capire da lei, ma, mi scusi, non posso andare avanti all’infinito a ripeterle le stesse cose, senza esito. 
    Non è colpa mia.

    Saluti
    Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.159) 2 marzo 2011 00:26

    @Vito Enzo Salatino

    I rifiuti indifferenziati, portati ad alte temperature, come nel caso specifico da Lei proposto, determina gli stessi effetti dei materiali combusti, pertanto non vedo la differenza .

    Lei fa riferimento a degli esempi che hanno una finalità diversa rispetto all’impianto proposto, pertanto, non possono essere comparabili. Non può mettere a confronto un impianto d’incenerimento talquale come quello di Acerra con il suo impianto che necessità di una ben specifica tipologia di rifiuto selezionato, cioè l’organico dei rifiuti o le biomasse.
    Per quale motivo al mondo dovrei specare il materiale organico dei rifiuti o le biomasse per produrre carburante?

    Il mondo della natura utilizza sistemi molto più elementari per risovere il problema ed esige la trasformazione dei rifiuti organici in compost naturale per concimare i terreni e combattere la desertificazione delle nostre terre agricole, inoltre per ridurre la CO2 e per concimare i terreni i nostri agricoltori utilizzano la tecnica del sovescio, cioè sotterrano le biomasse con delle macchine nei terreni senza consumo di carburanti per il trasporto...Le attività che producono residui di biomasse prevedono a costo 0 il sotterramento e il riciclo naturale compresa la C02...

    Inoltre non esistono impianti con temperature alte di esercizio che non hanno impatti sull’ambiente, comunque sia, i costosi impianti da Lei pubblicizzati non giustificano il fine, cioè produrre carburante da un materiale organico (che può essere recuperato per utilizzi più naturali a costi nettamente inferiori e per una utilità più nobile ed utile all’uomo) è assolutamente assurdo.

    Lei mi sa dire quanto costa complessivamente il suo impianto ? Lei investirebbe i suoi soldi per costruire l’impianto ? è sostenibile economicamente l’impianto escludendo il costo iniziale? lo ritiene sostenibile economicamente senza i soldi pubblici? tutto questo per non produrre concime.....?
    SALUTI
    F.DINICOLI

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 2 marzo 2011 16:16

    @F. DINICOLI

    Rispondo alle osservazioni specifiche del suo commento:

    1. Il gassificatore catalitico per rifiuti solidi urbani e/o biomasse determina gli stessi effetti della combustione.

    Non è assolutamente vero.
    Non c’è affatto combustione nel gasificatore catalitico a 900°C, in presenza di catalizzatore, di vapore acqueo per il reforming dell’ Idrogeno, e in difetto di Ossigeno puro per la produzione di Ossido di Carbonio (CO, non CO2).
    Si ha, come dice il nome dell’impianto, la conversione della massa (rifiuti di ogni genere contenenti Carbonio e/o biomasse e/o insieme) in un gas detto "di sintesi" o syngas che serve a sintetizzare cataliticamente nuovi prodotti chimici organici, nel caso specifico carburanti sintetici, ma può servire anche per prodotti chimici industriali come metanolo, etanolo, alcoli superiori, dimetiletere, acetaldeide, acido acetico, etc.
    Il syngas purificato è un gas speciale che deve avere proprietà chimico-fisiche definite, costituito da Idrogeno (H2) e Ossido di Carbonio (CO) in proporzioni precise più alcune impurezze non importanti, come tracce di CO2 e metano.
    Le impurezze maggiori di natura diversa vanno invece tassativamente eliminate nel secondo stadio dopo il gassificatore (purificazione o cleaning a caldo e a secco) prima dello steam reforming per produrre altro Idrogeno e della sintesi a carburanti liquidi.

    Il syngas è anche un potente combustibile (analogo al metano), che può essere bruciato (sprecandolo inutilmente) per ottenere calore e/o energia elettrica, a dimostrazione del fatto che il gassificatore catalitico non fa combustione, ma genera un gas adatto sia per la combustione che, opportunamente condizionato, per la sintesi di carburanti e molto altro.

    La combustione nel gassificatore è impedita dalla iniezione di quantità precise in difetto di Ossigeno puro e di vapore (acqua) per trasformare il Carbonio delle masse in CO (non in CO2, che è la combustione e che rappresenta il classico esito finale della combustione, che finisce in atmosfera e che ora non si può più scaricare perchè genera effetto serra e gloabal warming con mutamenti climatici catastrofici).
    In estrema sintesi, nel gassificatore si ha:
    - C (Carbonio) + 1/2 O2 = CO
    - CnH(2n+2) + nH2O = nCO + 3nH2 ---------> ( totale Syngas CO + H2 e inizio nuove reazioni). 

    nel termovalorizzatore o inceneritore (Acerra) si ha:
    - C + O2 = CO2 (Combustione totale fino a CO2 inerte e fine di ogni reazione).

    Nel gassificatore l’energia delle masse viene trasferita per oltre il 95% al syngas, pronto non per la combustione, ma per la sintesi di carburanti liquidi o altri prodotti chimici.

    2. Non si può mettere a confronto l’ìnceneritore di Acerra con l’impianto "Waste to Fuel".

    Infatti sono due cose completamente diverse per le ragioni di cui al punto 1.
    L’inceneritore fa solo combustione a CO2 consumando tutta l’energia delle masse e generando una serie enorme di sostanze inquinanti tossiche e cancerogene, che non si riesce più ad eliminare adeguatamente e che vanno a finire dappertutto, nel gas in atmosfera insieme all’enormità di CO2 (ora proibita), nelle acque reflue contaminate dalle stesse sostanze tossiche e cancerogene, nelle ceneri volatili (fly-ash) e nelle scorie solide
     (30%) gravemente contaminate anch’esse da sostanze tossiche e cancerogene, che finiscono abitualmente in discariche abusive.
    Queste sostanze tossiche generarte dai termovalorizzatori sono una componente importante responsabile dei 2,4 milioni di morti all’anno causati in tutto il mondo dalla contaminazione atmosferica e ambientale.
    Il termovalorizzatore produce calore con rese energetiche irrisorie e fallimentari, pari a nemmeno il 25% dell’energia contenuta nei rifiuti, per produrre acqua calda e/o energia elettrica che servono a poco o niente (ce n’è ad abundantiam) buttando un mare di soldi dalla finestra.
    Per giunta è una macchina incentivata e finanziata dallo stato (CIP 6) con una beffa pazzesca, perchè assimilata alle rinnovabili, e che invece accoppa le persone statisticamente e non produce nulla di buono.
    (Ed è per questo modo di fare e ragionare che in Italia siamo sempre mezzi-falliti).

    3. L’impianto Waste to Fuel o Biomass to Fuel necessita di rifiuto selezionato, cioè l’organico dei rifiuti.

    Non è affatto vero.
    Qualunque rifiuto di origine organica (naturale, artificiale e sintetica) viene trasformato in syngas, basta che contenga Carbonio, dai pneumatici, gomma, cuoio, pelli, tessuti, legno e sostanze cellulosiche, polimeri, plastica, residui di cartiera, etc.
    Evidentemente i metalli rimangono tali o in forma di ossidi purificati vendibili alle industrie metallurgiche del recupero, cementiere e ceramiche.
    L’importante è la preparazione fisica dei rifiuti e/o biomasse per facilitare il processo di gassificazione catalitica, tanto più preciso e completo quanto più la massa alimentata è di piccole dimensioni, miscelata e uniforme (in pratica pellets inferiori a 3 cm).
    Esiste un processo brevettato di micronizzazione dei rifiuti in Italia brevettato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) denominato THOR per ottenere polveri e pellets di rifiuti e biomasse di ogni genere, che è abbinabile per la parte preparazione e non altro, al processo Waste to Fuel, che è variamente brevettato anch’esso all’estero e per il quale in Italia esiste solo lo zero assoluto, a parte THOR, per incompetenza e insipienza croniche.

    La preparazione del rifiuto e/o biomasse consiste sinteticamente in:
    - Frantumazione (con separazione di parti ingombranti che non entrano nei frantumatori).
    - Separazione magnetica delle parti in ferro e acciaio.
    - Separazione elettrica/elettrostatica delle parti in alluminio.
    - Vagliatura in funzione delle dimensioni delle particelle.
    - Classificazione ad aria in funzione del peso e della densità delle particelle.
    - Frantumazione secondaria e riciclo.
    - Miscelazione e pelletizzazione.
    - Eventuale essiccazione con contemporanea miscelazione delle particelle e dei lotti.

    4. Perchè produrre carburanti anzichè compost e concime ?

    Perchè questi rifiuti miscelati di natura diversa non sono adatti per compost e concime (si mettono i pneumatici nel compost o nel concime?).
    I rifiuti per questo impianto possono contenere, oltre al resto, sostanze organiche non adatte per il compostaggio o la concimazione (gomma, residui di cartiera, plastica di ogni genere, che però sono tutte sostanze contenenti Carbonio utile per la gassificazione, come pure la miscelazione con legno e residui vegetali, agricoli e forestali cellulosici non o difficilmente biodegradabili, alghe, microalghe e residui di piante oleose da produzione di biodiesel e bioetanolo cellulosico, etc.).
    In sostanza si gassifica a CO e H2 tutto quanto contiene Carbonio.
    Se nei rifiuti ci sono residui metallici o minerali e inorganici, si otterranno le scorie relative sotto forma di ciotoli purificati ad alta temperatura, vendibili come sopra detto.
    Se la componente inorganica e metallica è preponderante nei rifiuti, si applica nel fondo del gassificatore (speciale) un arco al plasma costituito da due torce ad altissima temperatura (5.000°C) per fondere, fluidificare, purificare e scaricare sotto forma di ciotoli i metalli relativi in forma ridotta, puri, richiesti dalle industrie metallurgiche del recupero.

    4. L’impianto Waste to Fuel o Biomass o Fuel ha un impatto negativo sull’ambiente.

    Non è assolutamente vero, perchè tutto è stato progettato nell’ottica prevista dalle normative americane (EPA) ed europee per il rispetto dell’ambiente, della salute e della vita di persone, animali e vegetali (lasciando perdere le miserie italiane in merito, che fanno veramente pena !), con la finalità di contrastare l’effetto serra, adolire le emissioni di CO2 e di ogni tipo di emissione tossica, contrastare il global warming e relativi mutamenti climatii catastrofici, contrastare la contaminazione atmosferica e ambientale con 2,4 milioni di moti all’anno su scala planetaria, dare sicurezza energetica e salvezza alle popolazioni coinvolte, ridurre le importazioni di petrolio e di combustibili fossili sostituendoli con combustibili sintetici come previsto dalle normative europee, recepite dall’Italia, che però, come d’abitudine, quando c’è di mezzo la protezione dell’ ambiente, della salure e della vita, fa finta di niente perchè non sa mai che pesci pigliare e da che parte girarsi nell’immondezzaio nazionale.

    Nel caso specifico si passa da rifiuti solidi a carburanti liquidi, senza scaricare nulla in atmosfera, nè inqinanti tossici e cancerogeni nè CO2 (il processo è assolutamente carbon neutral). Non si scarica acqua all’esterno del’impianto ma viene tutta riciclata e reagita nei reattori. 
    Tutte le direttive americane ed europee vengono rispettate da questo processo, a prescindere da quanto si dice e predica a vanvera in Italia sull’inquinamento ambientale e atmosferico pro e contro i gassificatori. 
    L’unico spottroprodotto sono ciotoli metallici e di ossidi metallici, in dipendenza delle caratteristiche chimiche del rifiuto, comunque purificati e vendibili.

    5. Costi dell’impianto Waste to Fuel
     

    Si considera un impianto da 2000 ton/giorno di rifiuti preparati in pellets da 3 cm e condizionati, che produce 504.000 litri/giorno di carburanti, pari a 184 milioni di litri/anno.
    La preparazione dei pellets è l’operazione più costosa, ma anche ogni termovalorizzatore deve essere dotato da un impianto di preparazione, altrimenti qualunque impianto di qualsiasi genere per rifiuti va fuori servizio e in semidistruzione in tempi brevissimi, giacchè risulta che si caricano spesso televisori interi e addirittura blocchi interi di motori di automobilii.
    Quindi lasciamo perdere per il momento la preparazione, che però ha una soluzione disponibile in Italia presso il CNR con l’impianto di preparazione THOR, a prezzi al momento non dichiarati, ma ipotizziamo regolari.

    I prezzi indicativi sono:
    - Gassificatore catalitico: $ 67 milioni.
    - Purificazione, steam reforming e condizionamento syngas: $ 164 milioni.
    - Sintesi di Fischer.-Tropsch: $ 29 milioni
    La resa energetica di questi impianti è 52-57%.
    Rispetto ad un comune termovalorizzatore che produce acqua calda e corrente elettrica con rese energetiche irrisorie che non arrivano al 30%, e a pari quantità di masse caricate giornalmente, benchè nel caso di termovalorizzatori non si superino le 1.000 ton/giono e quindi ci vorrebbero due termovalorizzatori per un gassificatore Fischer-Tropsch, si puiò dire a spanne che i prezzi si assomiglino.

    Il prezzo di vendita minimo del carburanre prodotto è ca. $ 0,46/litro, pari a ca. € 30,33/litro, inferiore al prezzo all’origine di un litro di benzina da petrolio, prima delle accise di stato.

    Questi impianti hanno diritto a incentivi e finanziamenti statali ed europei, perchè rispondono alla direttiva 2009/28 E.U. sulle energie rinnovabili, perchè sono carbon neutral senza emissioni di CO2 e inquinanti in atmosfera, riduzione nel consumo di combustibili fossili da petrolio e risparmio energetico.
    Sono comunque economicamente convenienti rispetto ai derivati dal petrolio anche perchè godono di materia prima quasi gratuita, nel caso dei rifiuti, e risparmio di costo di tariffe di discarica.
    Ripuliscono e bonificano tutto, producendo combustibili utili e di pregio, carbon neutral rispetto al petrolio, ripuliscono i territori dalle ecoballe e rifiuti accumulati a destra e a sinistra, svuotano tutte le discariche, ed i rifiuti sotto foma di carburanti spariscono altrove sottoforma di liquidi ambiti e richiesti ovunque dalle comunità, con l’aria negativa che sempre tira sui prezzi e disponibilità di benzina da petrolio, lasciando il petyrolio là dove si trova.

    Cosa si può pretendere di più dai rifiuti, dopo tanta monnezza che ci è stata scaricata addosso dall’insipienza di chi ci governa ? 

    Saluti
    Vito Enzo Salatino
     
     





    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 3 marzo 2011 10:57

      @F. DINICOLI

      Prezzo del carburante liquido da rifiuti.

      Nella parte finale del mio commento ho sbagliato una virgola sul prezzo indicato in Euro/litro del carburante liquido da rifiuti.
      Il prezzo indicativo giusto è evidentemente € 0,33 / litro ( non 30,33).

      Scusate per l’ errore di battitura, in questo sistema un pò confuso dei commenti che non si riesce a capire bene da dove vengono e come indirizzarli, e che non si possono (o io non riesco) a stampare, per rivederli e trovare eventuali errori nei numeri e calcoli in seguito a tavolino e con calma.
      Verba volant, ma i numeri (sbagliati) no.
      Rimangono e fanno fare delle figure barbine, involontariamente, come la storia delle potenze elettriche ed energetiche gonfiate e sgonfiate dei terrmovalorizzatori (inceneritori), che diventano numeri del lotto.

      Saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.137) 4 marzo 2011 01:28

    @Vito Enzo Salatino

    Non ho detto che c’è la combustione, ho detto che protebbe determinare gli stessi effetti di una combustione, anche perchè deve spiegarmi come fa a raggiungere le alte temperature o i 900 gradi ? mi dice che il gassificatore può trattare ogni tipo di rifiuto...., mi sembra un pò difficile trasformare i rifiuti urbani che sono una varietà di materiali prevalentemente inorganici se consideriamo che la raccolta differenziata recupera tutto l’umido dai rifiuti urbani per il compost, utile alla nostra agricoltura e rimane ben poco carbonio di sostanza organica. Le biomasse, già carenti in Italia, devono essere utilizzate per contrastare la desertificazione e non per produrre energia, pertanto non vedo l’utilità del progetto se lo vediamo sotto l’aspetto energetico, inoltre nel processo di gassificazione di materiali non omogenei con legno e plastica si ha una maggiore velocità di elutriazione del carbonio e una maggiore produzione di tar, pertanto non è un vantaggio utilizzare rifiuti .

    Le sue considerazioni di voler produrre combustibile e non compost o concime è assolutamente assurdo , si basa sulle conseguenze di una violazione di legge, i rifiuti non si possono miscelare ma vanno differenziati e riutilizzati o riciclati secondo la legge, non possiamo essere complici o parte di un sistema distorto, come quello dell’incenerimento, in tal senso non c’è nessuna differenza.

    Lei propone un sistema sicuramente migliore di un inceneritore, ma sembra un sistema industriale u che ha messo insieme un comune gassificatore che produce syngas e il processo per produrre combustibile sintetico, comunque sia, la produzioni di ceneri, nanoparticelle ed emissioni ci sono, altrimenti non si comprende a cosa servirebbe il camino di scarico dell’impianto.

    La CO2 non è un veleno anzi è essenziale per la vita, pertanto non crediamo alle barzellette che la CO2 fa aumentare la temperatura della terra, la storia del nostro pianeta dimostra esattamente il contrario e non esistevano industrie o auto... comunque sia l’impianto toglie la possibilità di utilizzare le sostanze organiche come compost costringendo ad utilizzare concimi chimici con spreco di energia e produzione di Co2.

    L’impianto è molto costoso e non oso immaginare quanto costa la gestione e la manutenzione ordinaria, soldi pubblici o privati del tutto inutili come gli inceneritori.

    Riduzione, riuso, riciclo, recupero, raccolta differenziata, risparmio energetico, eccc...non costa nulla e la natura ci guadagna.

    Cordiali Saluti
    F.DINICOLI

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 4 marzo 2011 19:43

    @F.DINICOLI

    Rispondo alle sue osservazioni precedenti (4.03.2011, h1.28) sull’impianto "Waste to Fuel"

    1. Il gassificatore catalitico potrebbe determinare gli stessi effetti della combustione.

    Non è affatto vero che un gassificatore catalitico con iniezione di vapore e di Ossigeno puro in difetto determina gli stessi effetti della combustione.
    Le ho spiegato che si tratta di due reazioni diverse e/o successive, la gassificazione genera prevalentemente CO (Monossido di Carbonio, che è anche un potente combustibile gassoso oltre che una materia prima per sintesi organiche) e che viene usato insieme all’Idrogeno H2 per realizzare sintesi importantissime e fondamentali nell’industria chimica per generare prodotti chimici organici conteneti Carbonio.
    La combustione invece genera CO2 (Biossido di Carbonio o Anidride Carbonica), gas inerte e asfissiante per l’ uomo (ma essenziale per la vita delle piante), con un effetto serra potentissimo, quindi generazione di gas e calore.
    La CO2 si può riconvertire a carburanti sintetici, anzichè sparararla in atmosfera e generare Global Warming, con un processo RWGS + Fischer Tropsch simile a questo Waste / Biomass to Fuel, decarbonizzando il sistema dei trasporti italiano, processo prescritto anch’esso dalla Unione Europea e già in parte praticato negli USA, ma questo è un altro processo con varianti, anche se analogo.

    La reazione di conversione del Carbonio contenuto nei rifiuti a CO è esotermica.
    Inoltre nel gassificatore è previsto il riciclo di frazioni gassose C1-C2 (metano, etano, etilene) che sono un sottoprodotto in piccola percentuale (5-7%) della reazione di Fischer-Tropsch, per fornire calore e riconvertirle nuovamente in CO, oppure allo steam reformer, oppure nuovamente in testa al reattore F.-T., secondo necessità di calore e/o reagenti.
    L’impianto è autonomo nell’esercizio a 900°C, senza ricorrere a carburanti fossili esterni (proibiti), nè emettere CO2 in atmosfera (proibita).

    2. I rifiuti possono contenere materiali inorganici.

     Se si presume che la compenente inorganica, metallica e minerale dei rifiuti sia prevalente, la versione del gassificatore sarà quella al plasma a 5.000°C con due torce in fondo al crogiuolo del gassificatore, che distruggono ad elementi chimici semplici ogni componente organico nel fondo del gassificatore, fondono metalli e ossidi metallici purificandoli e scaricano ciotoli metallici in bagno d’acqua, richiesti da industrie metallurgiche del recupero metalli.
    La componente organica dei rifiuti, qualunque essa sia contenete Carbonio, è tutta trasformata in syngas per la conversione a carburanti liquidi.

    3. Questo impianto Waste to Fuel va utilizzato per trattare rifiuti residui dopo la raccolta differenziata ed il riciclo delle frazioni utili, separabili e vendibili.

    Rifiuti da biomasse (residui boschivi, residui cellulosici, di cartiere, rifiuti da altri trattamenti di biomasse e di coltivazioni di ogni genere, dai residui della spremitura delle olive, dei semi vegetali, dei residui cerealicoli, residui di trattamenti aerobici e anaerobici o del compostaggio, o dalla filtarzione del trattamento acque reflue, etc. in pratica tutte le componenti organiche non-biodegradabili contenenti Carbonio vengono trattate in questo processo Waste to Fuel, senza smaltirle in discariche o bruciare in altro modo in inceneritori o all’aperto.


    4. Io pretenderei di voler produrre combustibili anzichè compost e concime.

    Evidentemente lei sta scherzando.
    Se una frazione dei rifiuti è biodegradabile e separabile, e buona per compost e concime ben venga e meglio. E’ più semplice e facile, forse.
    Le ho già detto che enormi quantità di prodotti organici contenenti Carbonio non sono biodegradabili e non sono adatti per compost e concime.
    Le ho detto che masse enormi di pneumatici, gomme, plastiche, cuoio e pelli trattate, legno e cellulosa trattata, tessuti e tessili, etc. non sono bio-degradabili, e talora si trovano intimamente miscelati con tutto il resto e non sono più separabili (per es. come farebbe a separare 7 milioni di ecoballe napoletane per 7 milioni di ton di rifiuti stocckate e destra e a sinistra, non più defferenzioali e separabili correttamente, interagite, decomposte, in forma di materiale incrostato, cosidetto "mummificato" ? 
    Non fa nè compost nè concime, per contaminare tutto e tutti e rischiare di mandarli al creatore statisticamente.

    Per inciso, la prego di moderare i termini nei suoi messaggi, perchè io non sono complice di niente, tanto meno dell’incenerimento, non sono contro la legge come pare che dica lei, non sono partecipe di sistemi distorti contro l’ambiente e la salute delle popolazioni, giacchè è vero esattamente il contrario e mi pare che la verità dei fatti nei rifiuti non sia dalla sua parte, anzi, come le dirò più avanti.

    5. La produzione di ceneri, nanoparticelle ed emissioni ci sono.

    Ho già detto che anche nel gassificatore catalitico per la produzione di CO e H2 si formano alcune impurezze che vanno tassativamente eliminate dal syngas, pena danni gravi ai catalizzatori.
    Esiste una sezione intermedia dell’impianto tra gassificatore e unità di steam reforming per la purificazione a secco e a caldo del syngas, che va pulito a fondo prima del suo uilteriore utilizzo per la sintesi.
    L’impianto di purificazione (cleaning) è composto da:
    - Ciclone per la separazione di ceneri e particolato (a 600°C riciclate al gassificatore).
    - Filtro a candele ceramiche per separazione di PM10-5 (a 600°C riciclate).
    - Abbattimento di HCl e HF con torre a letto fisso di CaO/CaCO3 rigenerabile.
    - Abbattimento dei composti dello Zolfo con torre a letto fisso di ZnO/Fe2O3 rigenerabile.
    - Torre a carbone attivo per abbattimento Mercurio, rigenerabile.
    - Abbattimento NH3 per ossidazione catalitica ad N2.
    - Abbattimento delle nanopolveri PM2,5 con plasma-corona pulsante a freddo (400-600
     °C) e precipitatori elettrostatici

    L’operazione di pulizia del syngas è fondamentale, è condizione sine-qua-non, è la parte più complessa e costosa dell’impianto (costa il doppio rispetto a tutto il resto dell’impianto, esclusa la preparazione), se la pulizia perfetta del gas non riesce l’impianto si blocca per avvelenamento dei catalizzatori.

    Quale camino di scarico all’atmosfera abbia visto lei, non lo so, e non mi risulta.

    6. La CO2 non è un veleno e non crediamo alla barzelletta che la CO2 fa aumentare la temperatura della terra.

    La CO2 infatti non è un veleno, è asfissiante per l’uomo, ma essenziale per le piante e la sintesi clorofilliana. 
    Se poi lei non crede all’effetto serra generato dalla CO2 e altri gas come NOx e Metano, al Global Warming con surriscaldamento ambientale e mutamenti climatici più o meno catastrofici generati dall’incremento della CO2 nell’atmosfera, all’inquinamento atmosferico generalizzato con 2,4 milioni di morti all’anno su scala mondiale, non crede alla necessità di ridurre le emissioni di CO2, alla necessità di ridurre i combustibili fossili e/o le loro emissioni, alla necessità di sostituire i fossili emettitori di CO2 con le energie rinnovabili e con processi industriali carbon free e carbon neutral (come questo in discussione), se quindi lei contrasta le direttive europee 2009/28 E.U, recepite dalla legislazione italiana, sulle energie rinnovabili in sostituzione dei fossili (carbone, gas e petrolio) e sulla necessità assolutamente prioritaria di ridurre le concentrazioni di CO2 in atmosfera, tutto ciò significa semplicemente che il suo atteggiamento contrario, stando così le cose, è abbastanza antisociale, per la verità, rispetto alle direttive europee ed italiane. 
    Se così è, si può concludere che noi stiamo quì a discutere solo per onor di firma e di dialogo, ma che in realtà discutiamo sul nulla e sull’aria fritta, giacchè abbiamo due visioni del mondo e convinzioni completamente diverse, anzi opposte e inconciliabili. 
    Io non sono negazionista climatico e sono convinto degli effetti assolutamente negativi della CO2 sul clima e sul Global Warming e della necessità di contrastare in qualunque modo l’aumento della CO2 nell’atmosfera.
    Lei non crede nella barzelletta della CO2 contro le direttive europee, e qundi alla fine stiamo quì a discutere per niente.

    Grazie comunque per l’attenzione e distinti saluti
    Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.189) 4 marzo 2011 22:19

    Lei dice
    "Perchè produrre carburanti anzichè compost e concime ?
    Perchè questi rifiuti miscelati di natura diversa non sono adatti per compost e concime (si mettono i pneumatici nel compost o nel concime?).
    Ancora...
     Io pretenderei di voler produrre combustibili anzichè compost e concime.
    Evidentemente lei sta scherzando.
    Se una frazione dei rifiuti è biodegradabile e separabile, e buona per compost e concime ben venga e meglio. E’ più semplice e facile, forse.
    Le ho già detto che enormi quantità di prodotti organici contenenti Carbonio non sono biodegradabili e non sono adatti per compost e concime."

    Lei fa degli esempi assurdi e situazioni particolari per elevarli ad esempi di normalità. La quantità non biodegradabile dei rifiuti è una parte residuale non più del 10% dei rifiuti con una corretta gestione, non può prendere esempi come le false ecoballe. Continua a ribadire la differenza tra la CO e la CO2 ....come se volesse insegnare a leggere ma non siamo tra i banchi della scuola dell’infanzia.

    "La CO2 infatti non è un veleno, è asfissiante per l’uomo",

     ma non mi faccia ridere, anche se prende il sole molte ore potrebbe bruciarsi.

    Non voglio dilungarmi ma sembrano ragionamenti alla Pazzaglia di Renzo Arbore...con tutto il rispetto.
    Spero che le sue convinzioni siano reali e non strumentali e che il suo obiettivo sia quello di migliorare l’ambiente.

    Dimenticavo:

    Quale sarebbe il danno alla salute provocato dalla CO2 ? Nessuno.
    Secondo l’EPA, in un documento di supporto, la concentrazione di anidride carbonica inizia ad essere dannosa per la salute umana oltre il 2%. L’attuale concentrazione di 386ppmv è pari a 0,039%, mentre quella prevista dallo scenario peggiore raggiungerà il valore di 0,098%, cioè ben al di sotto dei valori considerati pericolosi.

    LA BUFALA DELLA CO2:

    http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0...

    http://aliceoltrelospecchio.blogspo...

    http://www.ilgiornale.it/interni/il...

    http://scienzamarcia.blogspot.com/2...

    Lei fa finta di non sapere che il particolato fine, la diossina, ipa, pcb etc. sono pericolosi e cancerogeni, la CO2 fa solo ridere chi sta incassando milioni d’euro per la bufala del secolo.
     "Il mio attegiamento sarebbe antisociale rispetto alle normative Europee"
     ma si rende conto cosa scrive? aria fritta?

    Saluti
    F.DINICOLI

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 5 marzo 2011 20:07

      @F.DINICOLI

      Divergenze sulla CO2 e sui mutamenti climatici (Global Warming).

      Le ribadisco che purtroppo abbiamo due visioni completamente opposte e divergenti sull’effetto serra dei gas CO2 ed equivalenti, sul Global Warming, sull’inquinamento atmosferico con 2,4 milioni di morti all’anno che è connesso con l’incremento della CO2 nell’atmosfera.
      Basta pensare ai gas tossici e inquinanti che accompagnano sempre come una coorte di contaminatori le emissioni di CO2.
      Pensi alla combustione del carbone, dei gasoli pesanti e nafte da petrolio, e delle enormi e spaventose emissioni dei trasporti, i quali vanno assolutamente decarbonizzati se vogliamo sopravvivere, senza crepare malamente prima del tempo, insieme alla CO2.
      Abbattere la CO2 è imperativo non solo per ridurre il Global Warming e i relativi mutamenti climatici catastrofici, ma anche perchè abbattere la CO2 vuol dire abbattere gas tossici, cancerogeni e mutageni che l’accompagnano sempre nella combustione dei composti carboniosi.
      E vuol dire salvare vite umane.
      Quindi penso che ridurre la CO2 sia un fatto socialmente costruttivo.
      Non farlo da parte dei negazionisti dell’effetto serra e del Global Warming penso sia un atteggiamento non costruttivo e in questo senso poco-sociale, e poco-sociale anche perchè si oppone al sentire della maggior parte della popolazione.
      Ciò non significa che io pensi che lei abbia sempre torto.
      In tante cose lei può avere ragione, ma su questa della negazione della CO2 e del Global Worming assolutamente no, perchè ciò comporta come conseguenza pensare e operare in contrasto con il sentire e l’interesse della maggior parte della popolazione e, anzichè risolvere i problemi dell’inquinamento, dei morti relativi e dei mutamenti climatici catastrofici riducendo la CO2, li complica perchè non aiuta a risolverli e danneggia involontariamente tutti.
      Lei pensa, nonostante la sua stima per la CO2, che i trasporti vadano decarbonizzati o no ?
      Andiamo avanti all’infinito con gli scarichi attuali delle automobili e relativa CO2 o no ?
      Questa decarbonizzazione si deve e può fare, con una spesa di energia enorme, ca. 3-4 volte superiore a tutto il consumo elettrico italiano attuale, con o senza il nucleare che in questa battaglia per la decarbonizzazione non gioca e non serve assolutamente a nulla.

      E questa nuova energia deve venire dalle rinnovabili e in particolarte dal vento off-shore che ha una potenzialità enorme, e deve essere spesa contro la CO2 con processi carbon free o carbon neutral, come questo nuovo discusso sulla conversione dei rifiuti a carburanti liquidi, ma non solo questo chiaramente, bensì tutti i processi carbon neutral per trasformare i combustibili fossili in carburanti sintetici e nel contempo introdurre automobili elettriche e a celle a combustibile di Idrogeno.

      Faccia pure a meno di rispondermi sulla questione della CO2, perchè proseguire serve solo a perdere del tempo da entrambe le parti.
      Le ho risposto solo per onor di firma.

      Grazie per l’attenzione e distinti saluti.
      Vito Enzo Salatino


  • Di paolo (---.---.---.67) 5 marzo 2011 14:54

    Suggerisco a Vito Enzo Salatino di soprassedere .

    Lei sta confrontandosi con talebani ecologisti a cui i suoi argomenti tecnici interessano meno di nulla .
    Nella loro testa esiste l’utopia che l’unico modo per eliminare qualsiasi rifiuto è quello di non produrlo .
    Sognano un mondo in cui tutto sia riciclabile e,naturalmente ,senza combustione per non produrre CO,CO2 ,NOX ecc....
    Poi magari salgono in macchina ,hanno in tasca il cellulare , ovviamente alimentato con una batteria, accendono il climatizzatore per non sentire caldo d’estate e buttano il sacco dell’immondizia nei bidoni , esattamente come fanno tutti gli altri .


    • Di (---.---.---.8) 5 marzo 2011 15:58

      Ecco..quando non si hanno risposte, quando il re è nudo, si passa all’offesa, complimenti esperti in materia.....esperti di qualunquismo.
      F.DINICOLI

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 5 marzo 2011 20:33

      @Paolo

      Grazie per il suggerimento.
      Rispetto le opinioni degli altri, anche se non le condivido e le contrasto, perchè penso che forse c’è sempre qualche cosa da imparare.
      Cerco poi di difendermi in modo affabile, finchè è possibile, quando mi fanno dire cose che non ho mai scritto e pensato, solo per polemizzare.

      Distinti saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.154) 6 marzo 2011 18:01

    @Vito Enzo Salatino

    Lei non risponde ai dati che dimostranoi la truffa dei cambiamenti climatici e della CO2, condivido le preoccupazioni dei veri inquinanti emessi giornalmente dagli inceneritori, cementifici e centrali termoelettriche, certamente le fonti rinnovabili sono una soluzione ma non di tipo industriale.... Risparmio energetico, solare termico e fotovoltaico sui tetti delle case possono risolvere molti problemi.
    Ritornando al riscaldamento climatico, effetto serra e Co2, posso dire che è una bufala perchè quando non esistevano le industrie o il traffico veicolare la temperatura della terra era più alta di adesso, inoltre i bufaliani quando citano le cause antropiche omettono il dato più importante dell’effetto serra e cioè il vapore acqueo( incide per il 95% è di origine naturale per il 99,99% ), pertanto
    il contributo all’effetto serra di origine antropica è pari allo 0,28% e l’anidride carbonica contribuirebbe per un valore pari allo 0,117%. Tutto il resto sono solo chiacchiere.

    Cordiali Saluti
    F.DINICOLI

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 6 marzo 2011 23:33

    @F.DINICOLI

    Mi dispiace ma ho capito poco o niente del suo ultimo messaggio, e quindi non sono in grado di risponderle.

    L’unica cosa certa per me, checchè lei possa pensare e tentare di spiegare, ma non riesco a seguire la logica dei suoi ragionamenti, è che si deve decarbonizzare, perchè CO2, con gli inquinati micidiali accoppa-persone accompagnatori fissi (2,4 milioni di morti/anno per inquinamento), va ridotta ai valori originari prima del boom industriale, e colà mantenuti in equilibrio, riciclandola e trasformandola in carburanti liquidi, per non dover andare a piedi a lavorare, con o senza il Global Warming, che comunque credo sia connesso con i mutamenti climatici catastrofici.

    Bisogna decarbonizzare tutto il possibile e ritornare alla CO2 originaria.
    Per decarbonizzare bisogna catturare le emissioni di CO2 e ricovertirla in carburanti liquidi, bisogna anche catturare la CO2 direttamente dall’atmosfera e riciclarla a carburanti liquidi utilizzando le energie rinnovabili pulite, cioè senza emissioni di inquinanti e di CO2, in particolare il vento off-shore, di cui esiste una disponibilità enorme e inesauribile.
    Bisogna utilizzare carburanti liquidi sintetici per il trasporto prodotti dalla CO2 riciclata, oltre che vetture elettriche e a celle a combustibile.
    La CO2, che le piaccia o meno, deve essere ridotta, riciclata e riutilizzata, cioè lavorare in ciclo chiuso a concentrazione costante nell’atmosfera, esattamente come se anche gli uomini e la loro attività industriale fossero dei vegetali.

    Perfettamente uguale.
    Uomini = Piante, per quanto concerne la CO2 (CO2 riciclata + H2O + Vento, come le piante, e le sue polemiche non esistono più).
    La cosa è fattibilissima, usando una quantità di vento.
    Niente nucleare perchè per questo problema della decarbonizzazione il nucleare non serve e non gioca nulla. 
    Conta il vento, ma molto, molto di più di qualunque altra forma di energia, perchè in quantità enormi, inesauribile, pulito, immediatamente e facilmente accessibile con le turbine a vento per produrre energia elettrica e chimico-fisica (elettrolizzatori dell’ acqua).

    Sono stato chiaro ? 
    Tutto quello diverso da quanto ho detto sopra, e che lei mi racconta, non serve e non conta assolutamente nulla.
    Se vuole sapere in dettaglio come si fa a decarbonizzare l’Italia, gielo posso spiegare o citarle le referenze necessarie, non italiane naturalmente, perchè in Italia, come lei e come chi ci governa per la parte energetica, siamo completamente fuori strada e alla deriva.
    Ma ci sono gli studi della Unione Europea e degli USA, per fortuna.

    Saluti
    Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.109) 7 marzo 2011 10:50

    Sig. Vito Salatino Lei fa molta confusione citando un intreccio di cose che non portano a nulla.

    Penso di essere stato abbastanza chiaro dicendo che l’effetto serra è dovuto per il 95% ad un fenomeno naturale che è il vapore acqueo, non c’entra nulla la CO2, le emissioni industriali incidono ben poco.Il contributo all’effetto serra di origine antropica( dell’uomo, industrie,etc..) è pari allo 0,28% e l’anidride carbonica contribuirebbe per un valore pari allo 0,117%.

    QUINDI PERCHE’ LEI FA RIFERIMENTO ALLA C02 CHE NON C’ENTRA NULLA CON GLI INQUINANTI? LA CO2 E’ UN GAS NATURALE CHE E’ ESSENZIALE PER LA VITA, PERCHE’ DOBBIAMO RIDURLO? PER FAR CRESCERE LE PIANTE NELLE SERRE SI AUMENTA LA CO2 NON SI DIMINUISCE.

    La soluzione dell’energia prodotta con le fonti rinnovabili come il solare o l’eolico è condivisibile come è condivisibile produrre idrogeno senza l’utilizzo di combustibili fossili.
    Produrre idrogeno dai combustibili fossili è una presa per i fondelli, perchè l’idrogeno non è una fonte energetica ma un vettore, cioè un mezzo per trasportare l’energia di altri materiali.
    Saluti
    F.DINICOLI

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 7 marzo 2011 13:21

    @F.DINICOLI

    Mi dispiace ribadirle che capisco poco o niente di quello che lei dice.
    Saranno i miei limiti mentali, ma la conclusione, mi sembra, sia che si è instaurato un dialogo inutile tra sordo-muti, che si divertono a battere il dito sulla tastiera.
    Da parte mia posso solo dirle con chiarezza, e poi non le risponderò più:

    1. La CO2 va riciclata, presa dalle emissioni industriali e/o direttamente dall’atmosfera,
    e la sua concentrazione in atmosfera va mantenuta costante e sotto controllo.
    2. La CO2 catturata va convertita in carburanti liquidi (sintetici) utilizzando ACQUA, elettrolizzandola per ottenere IDROGENO e facendo reagire l’IDROGENO con la CO2 fino a CARBURANTI LIQUIDI CARBON NEUTRAL (processi RWGS e FISCHER-TRPSCH, lo stesso da me descritto per i rifiuti).
    In questo modo il ciclo della CO2 si chiude e torna a ripetersi all’infinito a CO2 costante in atmosfera, e noi possiamo continuare ad andare attorno in macchina senza danni di qualsiasi tipo, piccolo grande o presunto, per nessuno.
    3. Per quei pochi che si potranno permettere di spendere un sacco di soldi ci saranno disponibili anche le vetture elettriche e quelle a celle a combustibile di Idrogeno, purchè carbon neutral.
    4. L’energia elettrica necessaria è ottenuta da fonti rinnovabili, il vento in prima linea off-shore e on-shore, di cui esiste ovunque una disponibilità enorme, enormemente superiorte a qualunque necessità umana, presente e futura.
    5. Il nucleare in questa questione energetica concernente la decarbonizzazione, la stabilizzazione dell’atmosfera e del clima, i possibili disastri meteorici e le necessità energetiche per realizzare questo programma, non gioca nulla, non è assolutamente sufficiente, comporta solo un sacco di guai e problemi e sopratutto comporta buttare soldi dalla finestra per niente. 
    6. Il petrolio è abolito. Il carbone senza riciclo della CO2 è abolito. Il gas naturale, con cattura e riciclo della CO2, nella fase di transizione verso la decarbonizzazione e il vento, è accettabile.

    E’ chiaro che questa estrema sintesi, quasi ridicola, non è farina del mio sacco, ma di persone sicuramente più intelligenti, istruite ed informate, non in Italia naturalmente dove le persone istruite non parlano per paura di perdere il posto, molto di più di me e di lei messi insieme.
    Il resto sono chiacchiere per passare il tempo.
    Grazie per l’attenzione.

    Vito Enzo Salatino


  • Di (---.---.---.109) 7 marzo 2011 16:12

    Perchè la CO2 va riciclata se è un gas naturale?
    Perchè la CO2 va mantenuta costante artificialmente se è la natuara a mantenerla costante?
    Perchè la CO2 delle emissioni industriali va riciclata se non incide sull’effetto serra e sul riscaldamento climatico come ho precedentemente dimostrato?

    Quindi tutta la sua teoria si basa sul nulla e pertanto il discorso è chiuso
    Saluti
    F.DINICOLI

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 8 marzo 2011 13:36

      @F.DINICOLI

      Solo per aggiungere che le sue ultime domande sono state inviate all’indirizzo sbagliato.
      Competente in merito per una risposta esauriente è l’ Unione Europea, cui lei può rivolgersi per chiarimenti e proteste, citando la direttiva 2009/28 E.U. sulle energie rinnovabili.

      Distinti saluti
      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.183) 9 marzo 2011 00:59

    @Vito Enzo Salatino

    Non credo di aver sbagliato indirizzo, è lei che ha fatto delle considerazioni in merito alla CO2 non certo l’Unione Europea, lei ha pubblicato il post non certo l’Unione Europea, pertanto se è arrivato al punto di non saper rispondere è inutile rifugiarsi nella Direttiva Europea.

    Saluti
    F.DINICOLI

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 9 marzo 2011 11:08

      @F.DINICLOLI

      Presumo che lei sia stato a scuola e che quindi l’italiano, con un piccolo sforzo, possa capirlo.

      Le ho detto che le mie affermazioni e proposte seguono e consguono alla direttiva 2009/28 E.U. della Unione Europea, recepita dalla egislazione dello stato italiano.
      Se non le stanno bene le direttive europee sulla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e di gas serra equivalenti in atmosfera e le vuole contestare, non deve rivolgersi a me ma alla Unione Europea, che sicuramente avrà ragioni molto più consistenti delle mie per affermare questa necessità. 

      Quindi cosa vuole da me e cosa vuole che le dica ?
      Posso al limite suggerirle di prendere un bel cartello e di andare a Bruxelles a protestare a favore della CO2.
      Non protesti con me, che non posso farci niente, neanche volendo !

      Vito Enzo Salatino

  • Di (---.---.---.226) 11 marzo 2011 16:35

    @Vito Enzo Salatino
     Quando lei alle elementari doveva risolvere un problema, ripeteva le cose degli altri o imparava a memoria? pensare con la testa degli altri non è molto produttivo. Direttive, Unione Europea....ma può ragionare con la sua testa senza rifugiarsi nelle direttive europee?

    F.DINICOLI

    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.245) 11 marzo 2011 19:52

      Se lei deve progettare e discutere un impianto energetico, come in questo caso "Waste to Fuel", in cui si producono carburanti e in cui ci sono di mezzo tecnologie chimico-fisiche complesse per trasformare un prodotto di scarto in un prodotto utile, pulito, senza emissioni di alcun genere nell’aria, al suolo e nell’acqua, carbon neutral perchè la maggior parte delle persone sulla faccia della terra è convinta che il continuo aumento di CO2 e gas serra in atmosfera generi Global Warming e mutamenti climatici catastrofici, lei, oltre a protestare a favore della CO2, cosa farebbe ?

      A me hanno insegnato a scuola, non so a lei, che si devono rispettare le normative tecniche e tecnologiche codificate dalle direttive internazionali e recepite dalla legislazione locale, scritte espressamente, allo stato attuale delle conoscenze, della scienza e della tecnica, per produrre una cosa utile con profitto di tutti, rispettando le persone, l’ambiente, la salute, la vita umana, animale e vegetale, preservando la convivenza civile, il benessere presente e futuro e la soddisfazione delle popolazioni.

      Se invece un tecnico o chiunque non si attiene alle norme e conoscenze tecniche e scientifiche adottate e codificate dalla società civile nazionale e internazionale, e presume e fa senza prove una cosa diversa e contraria alle leggi (in questo caso sparando CO2 in atmosfera, che è interdetto e multato) perchè supposta più intelligente e/o più giusta, commette un reato contro la società e va davanti alla Magistratura, in un paese civile.

      Secondo me, lei, se è stato a scuola, e, nonostante ciò, pretende di sollecitare e giustificare la commissione di un reato, seppure a livello industriale e impiantistico, non si comporta correttamente e potrebbe commettere per sovrappiù un reato di istigazione.

      Come le ho già detto, l’unica cosa che lei può fare in questo frangente della CO2 è solo a livello personale e individuale, senza istigazione ad altri a violare le norme codificate, e elevare la sua personale protesta contro chi ha emesso le norme legislative che a lei non stanno bene, ma che ad altri e alla maggior parte stanno benissimo, per esempio prendendo il solito bel cartello ed andando a fare il solito sit-in di protesta a Bruxelles, ammesso che i passanti, leggendo il cartello sulla CO2; non chiamino la neurodeliri. 

      Cosa vuole che le dica, io non ci vengo neanche se mi paga viaggio e soggiorno gratis.

      Distinti saluti e a non più risentirla.

      Salatino 
       

  • Di (---.---.---.184) 12 marzo 2011 00:16


    @Vito Enzo Salatino
    Non entro nel merito del suo impianto magico ma non posso credere che un tecnico o un progettista possa far riferimento a deduzioni ed opinioni popolari per il suo lavoro, credo che le convinzioni contano poco se non sono dimostrate. Per dimostrare un effetto come quello del riscaldamento climatico ci vogliono studi scientifici e non le convinzioni della gente, il continuo aumento di CO2 e gas serra in atmosfera che genera Global Warming e mutamenti climatici catastrofici non è assolutamente dimostrabile dagli studi scientifici, ma sono solo supposizioni e programmi sperimentali per succhiare miliardi di soldi pubblici. Infatti se si prendono i dati storici del pianeta e la vera causa della CO2, si può facilmente rilevare che la barzelletta della CO2 fa ridere solo a chi riceve i miliardi d’euro di finanziamenti pubblici.
    Lei invece se sa leggere e scrivere dovrebbe sapere che per ricevere finanziamenti pubblici si cerca di ridurre la CO2 ( che non è un veleno ma un gas naturale) mentre si aumentano i veri inquinanti chimici (particolato, ipa, diossina, etc.. ) emessi dai varì impianti industriali, in questo caso non è istigazione ma una truffa a norma di legge contro la salute pubblica dei residenti vicino gli impianti industriali. Non accetto consigli così insignificanti, c’è il rischio che qualcuno chiami veramente la neuro.

    F.DINICOLI

    • Di (---.---.---.245) 12 marzo 2011 17:56

      Vada avanti così, e insista, senza deflettere, a favore dell’aumento di CO2 e gas serra nell’atmosfera e vedrà che guadagnerà la riconoscenza del mondo, alla faccia nostra e dei mutamenti climatici catastrofici.
      MI spezzo, ma non mi piego ! o viceversa ?
      Scriva anche questo sul suo cartello a Bruxelles, a favore della CO2 !
      Non mi viene in mente altro !

      Saluti

  • Di (---.---.---.23) 13 marzo 2011 00:24

    Probabilmente non riesce a capire quello che scrivo....o fa finta di non capire ... non ho mai detto che sono a favore dell’aumento dei gas serra o della Co2, o dei mutamenti climatici, ma ho detto che non ci sono studi scientifici per dimostrare quello che lei afferma in merito alla Co2 e aumento della temperatura. Non riesco a fare il contorsionista, forse chi ha determinati interessi è disposto a piegarsi con facilità.

    • Di (---.---.---.245) 13 marzo 2011 13:22

      La CO2 e il negazionista climatico.

      Finalmente, dopo tanto penare, ho capito che lei è un negazionista climatico, come mi hanno spiegato gli amici, cioè uno che nega l’effetto serra, l’azione della O2 sull’effetto serra ed i conseguenti mutamenti climatici catastrofici connessi con il Global Warming, in pratica uno che non li vede, nemmeno quando gli arrivano in testa.
      Mi scusi se, nei miei limiti mentali, ci sono arrivato solo adesso a questa constatazione sulla sua natura complessa, così difficile ed ardua da decifrare.

      Ho capito pure che, benchè lei dichiari di essere stato a scuola, a cagione della sua natura complessa, non riesce ad intendersi bene con il linguaggio ed il sentire del resto della popolazione e della società che la circonda.

      Però, mi sembra di avere capito, nonostante tutto, che lei è uno che si piega, ma non si spezza ..., anzi, scusi ho sbagliato, che si spezza, ma non si piega..., sto facendo un pò di confusione, che si piega e si spezza in due con difficoltà...o facilità ?...
      Scusi, ho perso il filo !

      Forse però ho capito che, tutto sommato, lei è uno che ha molti interessi culturali, in contrasto ai miei che sono così limitati, sopratutto scientifici, che le consentono di essersi portato all’altezza di scienziati internzionali, con il vantaggio determinante rispetto a loro che sempre un autodidatta riesce ad essere molto più divertente.

      Saluti

  • Di (---.---.---.19) 13 marzo 2011 15:32

    Di quello che capisce o non capisce non interessa più a nessuno, tanto lei continua a fare il copia e incolla del pensiero di altri senza rendersi conto di ciò che dice, oppure ha degli interessi particolari, se questa è la sua funzione in questo sito è inutile continuare, tanto lo hanno capito tutti, lei non è credibile dice cose non hanno un riscontro scientifico.
    Saluti

    • Di (---.---.---.245) 13 marzo 2011 16:21

      Bene, vedo che siamo vicini ad una conclusione, dopo tanto penare.

      Presumo che lei abbia accettato la definizione suggeritami dagli amici, cioè di "negazionista climatico", che, tutto sommato, anch’io condivido, dopo tante parole, come la più appropriata per lei.
      Non è un’offesa, intendiamoci.
      E’ un programma del tutto originale, e specifico di pochi eletti, con grandi obbiettivi e prospettive future.

      Tanti auguri !

      Saluti

  • Di (---.---.---.19) 13 marzo 2011 18:02

    Quello che lei continua a dire è una conferma di ciò che ho scritto nel precedente commento, cioè non riesce a valutare un problema e si diverte a riportare definizioni... suggerite dai suoi amici..., pertanto non abbia timore dell’offesa tanto non riesce neanche a capire cosa significa negazionista, lo chieda ai suoi amici..., se non ci sono studi scientifici che possono dimostrare con certezza la tesi aumento della temperatura terrestre a causa dell’aumento della CO2, cosa dovrei negare l’acqua fresca?

    Ma su non mi faccia ridere, negazionista bla ..bla ...ha ha ha!!
    L’ACCHIAPPA CO2!!!!! che ridere.

    Saluti

  • Di (---.---.---.127) 8 marzo 2014 13:41

    Il fatto che Lei consideri il PM 10 (addirittura), il PM 5 ( che per quanto ne so’ non viene monitorato, poichè la distanza dimensionale col 10 è praticamente irrisoria e non ne giustifica l’analisi) e il PM 2,5 dei particolati Nanometrici, mi illumina circa la sua conoscenza dell’argomento e dunque mi fa abbandonare, senza ulteriori ansie, questa pagina web...E’ bene conoscere, non dico tanto, ma almeno per grandi linee quello di cui si parla. Cordialità

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