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Commento di Vito Enzo Salatino

su Inceneritore Acerra: a Londra l'alternativa


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Vito Enzo Salatino 1 marzo 2011 20:18

@F. DINICOLI

Sono assolutamente d’accordo con lei che la combustione dei rifiuti è negativa e obbligatoriamente inquinante tossica e cancerogena, sia al chiuso in un termovalorizzatore o inceneritore o pirolizzatore o dissociatore, e sia all’aperto.

Nel caso di cui ci stiamo occupando del "Waste to Fuel", però, non si tratta affatto di combustione ma di trasformazione dei rifiuti pelletizati in gas di sintesi in presenza di vapore per il reforming di tar e char durante la gassificazione, ossigeno puro (non aria) in difetto per generare CO, catalizzatore per favorire la produzione di Idrogeno a base di dolomite e Nichel supportato da Allumina e Ossido di Magnesio, utilizzando un letto fluidizzato ad altissima turbolenza e ricircolante ad alta temperatura (ca. 900 °C). 
Eventualmente, in dipendenza del tipo di rifiuto e dei metalli contenuti, da chiarire preliminarmente, il gassificatore può essere dotato di un arco con due torce al plasma a 5.000° C nel fondo del crogiuolo, anzichè del letto turbolento fluidizzato, per fondere e purificare ulteriormente poche scorie metalliche.
Sempre senza alcuna combustione di nessun genere. 

Il problema dei rifiuti si risolve perfettamente con il processo Waste to Fuel a partire da un impianto iniziale modulare da 2.000 ton/giorno di rifiuti condizionati pelletizzati (pari a ca. 2.500 ton/giorno di rifiuti greggi) e produce ca. 504.000 litri di carburante/giorno, pari a 184 milioni di litri/anno, sufficienti per alimentare ca. 100.000 vetture/anno.
A Napoli questi impianti spazzano via i rifiuti giornalieri, le ecoballe accumulate e svuotano tutte le discariche strapiene abusive o meno, con il vantaggio di produrre benzina e diesel, per giunta carbon neutral, e pulitissimi, senza zolfo di sorta perchè la reazione di Fischer- Tropsch catalitica genera combustibili molto più puliti ed efficienti di quelli da petrolio.

Acerra invece brucia con guai enormi solo 450 ton/girono, quando va tutto benissimo, cioè mai, e non risolve alcun problema di rifiuti nel napoletano, anzi inquina e accoppa le persone statisticamente a tutto andare.

E’ chiarissimo ed evidente che prima si fa la raccolta differenziata ed il riciclo, ma poichè c’è sempre un mare di gente che mescola i rifiuti sulla faccia della terra e, diciamo così, non ha tempo per fare la raccolta differenziata e sempre quantità enormi di rifiuti finiscono, nonostante tutto, in discarica e le discariche traboccano dappertutto, siamo sommersi dai rifiuti da non saper più da che parte girarci, vogliamo svuotarle queste discariche anzichè riempirle continuamente fino a farle traboccare, sì o no ? Vogliamo farlo in modo intelligente, utile e pulito, sì o no, o vogliamo sempre bruciare, in impianto chiuso o all’aperto contaminando l’universo mondo e buttando continuamente soldi energetici dalla finestra ?
Vogliamo farlo in modo pulito, conveniente, carbon neutral, rispettoso delle direttive 2009/28 E.U., producendo carburanti puliti necessari per il trasporto e non per divertirci, e riducendo come prescritto la dipendenza e il consumo di petrolio ?
O sembra una cosa così orribile e cretina ?
Guardi che anche i costi al litro del carburante prodotto sono nettamente inferiori rispetto a benzina e gasolio, a parte le accise dello stato, grazie ai rifiuti che costano poco o niente e grazie ai costi di discarica che non ci sono più.
Un giorno glieli dirò i prezzi al litro di questi carburanti, nettamente migliori di quelli da petrolio, da non crederci !

Saluti
Vito Enzo Salatino


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