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Sulla censura: lettera aperta ad AV

Di maurizio carena (---.---.---.230) 7 ottobre 2009 00:07
maurizio carena

 caro Paolo Praolini,
 purtroppo non ho avuto il privilegio di frequentare dalla nascita AV ne’ di conoscere personalmente i suoi esponenti di spicco.
 Io, dell’autoregolamentazione di questo sito, conosco l’unica cosa che mi e’ possibile conoscere dal mio limitato punto di vista ovvero la paginetta di "politica editoriale", dove si recita, tra l’altro, "la direzione non interverra’ sul contenuto dell’articolo senza l’accordo dell’autore" ma evidentemente e’ una norma ormai desueta o applicabile a discrezione dei responsabili della "politica editoriale" e il cerchio si chiude.
 Comunque.
 Tu stesso ammetti che la direzione di AV pratica "un’eradicazione dai testi delle terminologie che vanno fuori dai crismi della buona scrittura e della decenza intellettuale".
 Tu stesso ammetti quindi che, per elevare la mia cattiva scrittura e la mia indecenza intellettuale, AV ha eradicato (manco fossi un asparago) delle terminologie (e delle intere frasi aggiungo per dovere di cronaca).

 Ecco, caro Praolini, e’ proprio, esattamente quello da te descritto il meccanismo della censura.

 Forse ricorderai che quell’emerito imbecille del ministro Frattini, qualche tempo fa propose di eradicare dai motori di ricerca di internet alcune parole, che lui medesimo giudicava pericolose. Parole come "bomba" oppure "terrorismo". Parole che lui, per il nostro bene naturalmente, voleva evitarci persino di poter trovare su google. Con tale proposta (poi bocciata persino da un governo reazionario come quello dello psiconano) sputtano’ urbi et orbi un’Italia gia’ ai minimi della sua credibilita’ internazionale, ma fece capire molto bene l’idea di internet che ha il regime.
 Ecco, lui non ammise mai di voler praticare la censura (brr, che brutta parola.....) no. Lui voleva solo espungere, ERADICARE dal web alcune PAROLE.
 Il ministro non avrebbe mai ammesso che si trattava di censura. Ma nondimeno lo era.
 
 Ho forse forzato troppo il paragone oppure intravedi qualche debole, lontana ma almeno distinguibile, ANALOGIA?

 saluti.




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