Volendo invece cercare di fare une riflessione generale sul dibattito che è scaturito da questo articolo, posso dire che Marko Nero ha espresso tutto ciò che penso con parole migliori di quelle che avrei utilizzato io stesso. Non potrei aggiungervi niente che non fosse superfluo.
Posso invece ringraziare TUTTI quelli che hanno letto e commentato questo articolo. TUTTI. Anche quelli che mi hanno offeso personalmente e ai quali ho dovuto rispondere con un po’ di sarcasmo o ironia. Perchè credo che anche loro fossero mossi non da sentimenti negativi nei miei confronti ma piuttosto da quella "passione" di cui parla Marko Nero.
Credo possa essere interessante spiegare anche lo spirito con cui ho scritto questo articolo.
Avrei potuto scrivere la stessa quantità di righe coprendo di insulti Napolitano per aver promulgato la legge Alfano e vomitando veleno su tutto il sistema politico, su tutta la classe politica, ecc...
Probabilmente avrei ricevuto applausi a scena aperta e un consenso bulgaro.
Ma probabilmente un articolo del genere non avrebbe "aggiunto" niente.
Ho invece fatto questo articolo-provocazione per stimolare un dibattito su un tema di attualità, un dibattito vero. Un dibattito cioè che andasse "in profondità", che scavalcasse le pulsioni del momento, la repellenza verso questa classe politica e la situazione attuali che tutti condividiamo, per cercare di capire, INSIEME, qualcosa in più.
è stato un dibattito acceso, appassionato, ma che pian piano si è spinto sempre più in profondità, ha sviscerato e vivisezionato questo tema e siamo riusciti, INSIEME, ad allontanarci da una certe superficialità che ci circonda e a comprendere la COMPLESSITà.
Da studente di giurisprudenza poi, sono particolarmente contento di essere riuscito a far discutere di questo tema non attraverso parolacce o insulti o anatemi contro i politici attuali, ma attraverso articoli della Costituzione, sentenze della Corte Costituzionale, citazioni di dottrina giuridica, ecc... che sono rimbalzati da un commento all’altro, attraverso la PARTECIPAZIONE di TUTTI.
Spesso i politici si sciacquano la bocca con elogi finti e di circostanza alla Costituzione. Credo che in questa piccolissima, minuscola, esperienza, tutti coloro che hanno partecipato si sono avvicinati, anche solo un poco, alla Costituzione. Ed io sono il primo ad essermi avvicinato, grazie a voi.
Avvicinarsi alla Costituzione. Può sembrare una frase banalissima. Io penso che sia una rivoluzione. Io penso che se quel testo vecchio di 60 anni "esce" dai manuali e dalle aule universitarie o parlamentari ed inizia ad entrare nella nostra "coscienza critica", a quel punto la situazione non solo "potrà" cambiare, ma "cambierà". Inevitabilmente.
Quel testo è così bello perchè scritto col sangue dei martiri partigiani ed è stata la spinta alla costruzione della nostra democrazia, fino a quando il ricordo degli uomini che l’avevano in varie maniere prodotto era ancora vivo nei cittadini.
Oggi quel testo può apparire una roba complicata scritta ormai 60 anni fa... Ma se dietro a quel testo ci rimettiamo la "memoria" di chi ha lottato per la nostra libertà e la nostra democrazia...e se con umiltà ma determinazione dietro a quel testo ci mettiamo anche noi...allora ogni sillaba, ogni virgola di quel testo diventerà "vita" attraverso la PARTECIPAZIONE di tanti cittadini, come noi, che si "riappropriano" della cosa pubblica, che un sistema politico malato, partitocratico e corrotto gli ha confiscato.
Sono quindi soddisfatto. Anche perchè l’intento del mio articolo, che considero realizzato, rientra in una considerazione più generale.
Personaggi come Grillo (ps ho firmato la proposta di legge "Parlamento Pulito" e sono iscritto al suo blog!), Travaglio, Rizzo e Stella, autori de "La Casta", e altri, hanno avuto il merito di dare una "scossa" al paese. Questo è un merito che io considero molto importante.
è come se qualcuno ci avesse bruscamente buttati giù dal letto.
Quando qualcuno ti butta giù dal letto, sei verosimilmente molto incazzato ma non hai ancora le idee chiare. Ti sei svegliato, ma non sei ancora sveglio. Vedi ancora tutto fumoso. Non riesci ad organizzare ed associare bene le idee.
Io credo che ora noi siamo in questo stato. Che è comunque molto meglio del sonno profondo di prima. Ma che non basta.
E siccome non basta, bisogna andare oltre. Bisogna non accontentarsi di "strillare" contro lo schifo attuale, attaccando una "indistinta" massa di merda che identifichiamo con la politica. Questo non cambierà mai il paese.
Per cambiare il paese, dobbiamo tornare pienamente coscienti, lavarci per bene la faccia, prendere un buon caffé e cominciare a riflettere sul da farsi.
Questo si fa solo con dibattiti scomodi, accesi, non banali, come quello a cui TUTTI avete dato vita.
Il rischio che mi spaventa e che mi ha spinto a scrivere l’articolo, è che chi ci ha buttati giù dal letto (e non mi riferisco specificamente a Grillo), per paura inconsapevole e incolpevole di perdere il proprio protagonismo (perchè nella fase successiva di cui parlo io non ci sono "protagonisti", ma saremo tutti ugualmente "partecipanti") finisca, anche senza volerlo, col tenerci ancora in quello stato di rincoglionimento da caduta da letto, magari strillandoci nelle orecchie.
Questo è un pericolo da evitare assolutamente.
Dormivamo distesi. Ora siamo per terra, svegli ma confusi. Il prossimo passo deve essere di aprire gli occhi e "alzarci", per stare in piedi, con la schiena dritta.
Anche così potremo "formare futuro".
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