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Lingua straniera e matematica: consigli agli insegnanti

Di paolo (---.---.---.101) 8 marzo 2014 21:14

Guarda Daniel ,io dei miei anni universitari ricordo soprattutto la ricerca affannosa nelle biblioteche di quel qualcosa che mi facesse scattare la luce nella mente . La nostra dotazione erano le infami dispense "elargite " più per confondere le idee che per chiarirle . Quando mi è capitato in mano "La Fisica di Feynman " (quello rosso bilingue) mentre mi dannavo sul Gilberto Bernardini (Fisica 1) , ho provato una emozione . Mi chiedo come sia possibile trattare la stessa materia in modi cosi’ differenti . Se all’esame di fisica 2 (con un prof. di nome Stoppini il cui nome è un programma) ho preso 30 (eravamo 150 al 1° anno ci siamo ridotti ad una sessantina o poco più al 2° anno e guarda che c’era il meglio del meglio ,molti erano normalisti -io ero un semplice aggregato ) il merito è tutto in quel libro che mi ha stimolato la curiosità , che mi ha ridato entusiasmo nel momento in cui mi stavo spegnendo .

Oggi tuttavia è cambiato molto ,allora non esisteva un motore di conoscenza potente come internet , io armeggiavo con i circuiti "bistabili " (l’archeologia dei bit ), e il computer che era in via Santa Maria a Pisa era grande come tutto il palazzo , aveva memorie di massa magnetiche grandi come armadi e per fare un programmino del cactus dovevi perforare un cartoncino .
Oggi il mio smartphone è di un altro pianeta.
Il mondo è cambiato Daniel ,oggi imparano più in fretta ma ,purtroppo , anche in maniera più superficiale perchè non "soffrono " , hanno un mondo ai loro piedi ,attingono con facilità e le cose facili diventano controproducenti.
ciao


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