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Risposta al movimento politico “Per il Bene Comune”

Di Gianluca Bracca (---.---.---.212) 28 marzo 2009 14:11

Non riesco a cogliere, nell’articolo, una risposta ad una domanda da me mai posta nel tuo scritto precedente.

Sono d’accordo invece con l’analisi della situazione disastrosa in cui già versiamo e che vediamo aggravarsi di giorno in giorno sui temi della cultura, della scienza e più in generale dell’ignoranza che attanaglia il paese, ben coltivata da chi muove le redini per poter continuare imperterrito le proprie deleterie azioni nella catalessi generale del paese "delle veline e dei grandi fratelli" (ed aggiungo del "pallone").

Concordo meno sull’inutilità del "nostro" ragionare fuori dalle imposizioni/imposture di ’regime’ elaborando proposte che, con grande sforzo, si cerca di portare alla luce e far conoscere: insomma, voglio solo ribadire che NON TUTTO E’ PERDUTO.
Esistono ampie fasce di popolazione che non sono cascate nel tranello ipnotico del bipartitismo o del ’meno peggio’. Ampie fasce di popolazione che continuano, in misura crescente, a praticare forme democratiche di discussione e di proposta sui temi reali del paese e che quotidianamente lavorano affinchè la partecipazione sia sempre maggiore.
Molto realisticamente, tutti siamo coscenti del fatto che la strada è un’enorme salita, ma nessuno è scoraggiato nel percorrerla. La speranza è che, crescendo, ne possa nascere una forza politica ’efficace’ ed impostata alla massima serietà e buon senso: in fondo basta leggere lo Statuto e l’Etica del movimento per ritrovarvi princìpi e modi che, mi auguro, la maggioranza degli italiani vorrebbero vedere applicati nella gestione della cosa pubblica.
Saluti.



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