Pennacchi nostrani >
Celentano si scaglia contro certi “sciacalli” che sembrano non capire (?) che i “toni eccessivi” di Grillo “non possono e non potranno mai generare violenza”. Perché, spiega, sono parte integrante della sua “sfera comica”.
Vuol forse dire che 8 milioni di italiani hanno votato Grillo perché “ammaliati” dalla sua verve di comico?
Nel merito. E’ vero che con le sole “parole forti” non si organizzano sommosse, né si fondano dei gruppi “eversivi”. E’ tuttavia provato che certe “parole d’ordine”, offerte come slogan, possono far scattare in “singoli soggetti” la convinzione che ricorrere a gesti “eclatanti” o ad azioni “irreversibili” sia l’unica soluzione.
Ancora un caso.
G.A.Stella scrive per avvertire il neo-Presidente Letta di non credere ai facili osanna.
Cita a riprova lo “striminzito” applauso sentito alla Camera quando Letta ha fatto il nome di Monti. Difficile credere che non abbia notato che, mentre Bersani contava su almeno 300 deputati del PD, quelli vicini a Monti sono una quarantina. Qualsiasi applausometro segnalerebbe la differente “sonorità”.
Di più.
Sembra dimenticare che, proprio un anno fa, chiusa la manovra di “salvataggio” del paese, Monti varava la sua riforma del lavoro definendola “di rilievo storico per l’Italia”. Una riforma “per la crescita e per il lavoro”. Era talmente “convinto” del suo valore da sentenziare che aveva “un alto consenso nei sondaggi ed i partiti no”.
Di Letta tutto si può dire, ma non che faccia sfoggio di sicumera.
PS. Di pronunciamenti “illuminati” trabocca anche un qualsiasi Dossier Arroganza …