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Azerbaigian, nell’anno della Cop 29 finisce in carcere attivista per la giustizia climatica

Il 29 aprile Anar Mammadli, noto attivista per i diritti umani e la giustizia climatica dell’Azerbaigian, si stava recando come ogni giorno all’asilo per prendere e portare a casa il figlio, quando è stato bloccato da uomini non identificati e caricato su un’automobile di colore nero.

Più tardi, la polizia ha effettuato una perquisizione nell’abitazione di famiglia, lasciando qua e là delle banconote e preparando così la “versione ufficiale”.

Secondo un comunicato del ministero dell’Interno, Mammadli è stato arrestato per “contrabbando”: un’accusa ovviamente falsa. Un pessimo segnale, nell’anno in cui all’Azerbaigian è stata assegnata l’organizzazione della Conferenza mondiale sul clima (Cpo 29).

Nel 2014 Anar Mammadli era stato condannato a cinque anni e mezzo per accuse fabbricare di evasione fiscale, impresa illegale e abuso d’ufficio. Aveva ottenuto la grazia nel 2016 ma da allora era stato al centro di una campagna ostile e diffamatoria da parte dei mezzi d’informazione filo-governativi.

La foto è di https://www.helpsetthemfree.org/

 

 

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