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La bella signorina di Equitalia

Di Geri Steve (---.---.---.171) 14 maggio 2012 17:04

Scrivendo un articolo in cui si saltella dalla bella signorina di Equitalia all’INPS e all’antropologia, passando per la tassazione dei patrimoni, si scrive tanto ma senza dire niente di preciso.

Tanto per fare un esempio: Hollande NON ha detto di voler tassare al 75% i grandi redditi (come scritto nell’articolo), ma ha detto invece di voler tassare al 75% la parte eccedente il milione di euro, e fa una bella differenza.

La storia dei “contributi silenti” non puo’ essere stralciata dal grande problema dell’uso completamente distorto della previdenza: è con il furto di quei contributi e con l’aumento incontrollato del debito previdenziale che in Italia per decenni si è potuto andare in pensione con il solo computo degli anni di contribuzione, senza tener conto della contribuzione reale e dell’aspettativa di vita. Per non parlare della follia contabile delle pensioni di reversibilità! Grandi opinionisti (come Scalfari) hanno ripetuto per anni che l’INPS sarebbe in attivo semplicemente perché loro non computano l’enorme e crescente debito previdenziale dell’INPS. Quando la gente parla dei suoi "diritti acquisiti" non sa che quei diritti sono in gran parte campati in aria e che dovrebbe invece parlare di "diritti promessi ma senza copertura".

Sono tutti argomenti complessi su cui la gente non è informata, e spesso è disinformata: sparare giudizi senza neanche provare a fare un po’ di chiarezza significa soltanto fare rumore. E ce n’è già troppo.


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