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La crisi? Forse una grande menzogna

Di Robert ’Suppo’ Ricciardi (---.---.---.74) 25 marzo 2012 00:41
Robert 'Suppo' Ricciardi

Sparare a zero, senza distinguere chi ha agito in mala fede e chi invece adesso sta cercando di limitare i danni, è pura demagogia: dire che il debito viene usato dai creditori per imporre la loro austerity, è come dire che i politici usano le leggi per imporre la propria volontà.

Permettetemi di approfondire l’analogia: se crediamo che i politici eletti (sto parlando in generale, non la nostra amata classe politica italiana) agiscono per la maggior parte nell’interesse del popolo, e assicurano la pace sociale e la stabilità, si può al contempo dire che la maggior parte degli imprenditori agisce nell’interesse dello sviluppo della società.

Il capitalismo manifesta delle palesi imperfezioni, ma - come la democrazia - è il sistema meno imperfetto che conosciamo. Senza di esso il ’900 non avrebbe visto lo sviluppo tecnologico o l’avvicinamento delle nazioni in termini culturali e fisici che conosciamo adesso. E se non ci fossero stati dei capitalisti a mettere una pezza a quelle che sono state le scorretteze di pochi (benché purtroppo con la connivenza di tanti), adesso non useremmo parole come "ripresa" bensì "sopravvivenza".


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