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Quanto è tossico l’amianto?

Di (---.---.---.28) 7 marzo 2012 18:24

Gentile Renato Ventura,

Che Ciannella abbia formazione scientifica, essendo medico specializzato e occupandosi, come lei giustamente riporta, di medicina preventiva, lo so perfettamente e niente di quanto da me scritto va in senso contrario a tale informazione. Non ho certo scritto che è un ciarlatano o un ignorante, nel caso abbia dato involontariamente questa idea (ma dubito perché non è quello che ho scritto) colgo l’occasione per chiarire ogni dubbio. 

Ho semplicemente rilevato che non sia un oncologo, cosa che credo sia oggettiva (non mi risultano specializzazioni in tal senso e se mi sbaglio chiedo scusa da ora), e che girando per la struttura ospedaliera di cui parla (immagino si riferisca al Monaldi), si possono leggere affissi manifesti dedicati a discipline più vicine alla pranoterapia che all’oncologia. Non sono pratico di tali settori, non ne conosco le definizioni precise, ma credo di aver letto decaloghi sulla cura dell’anima o similari. Glielo dico perché li ho visti personalmente. Dal momento che la sua (di Ciannella) attività in tale ospedale è pubblica, riconosciuta dalla stessa struttura con tanto di logo sui manifesti, credo che il mio intervento in tal senso non sia assolutamente denigratorio o riportante il falso, in quanto appunto trattasi di attività acclarata ed autorizzata. Assolutamente alla luce del sole e riconosciuta nel suo valore, non da me che non conto niente, ma dalla struttura ospedaliera che la ospita.

Se l’affermazione ha creato qualche problema a Lei o al suo collega mi spiace, ma non credo corrisponda al falso.

In ogni caso, continua a non essermi chiara la natura dell’assorbimento: se per ingestione o inalazione. Che poi, una volta nell’organismo l’amianto sia letale e si leghi a globuli rossi o a qualsiasi altra cosa è dato per me fuor di dubbio e che non ho intenzione di contestare: di certo non credo faccia bene, anzi.

Ma non ho capito come si manifesterebbe questa sua attività letale, se a seguito di inalazione o ingestione. E’ un punto che il suo commento, Renato, non chiarisce, o forse sono io tardo e non riesco a leggere il distinguo.

In ogni caso, vorrei far presente che parte dell’intervento da Lei approvato credo sia tratto dal documento in link e che nella bibliografia allegata non vi sia menzione di Ciannella, eppure per come presentato dall’anonimo, il testo quotato sembrava essere parte integrante del documento intestato al dr. Ciannella. 

www.circmsb.uniba.it/relazio...

Credo che serva anche un po’ di attenzione nel compilare i commenti, specie se si arriva in una discussione a "mettere i puntini sulle i" contro gli interventi di commentatori che hanno anche il sacrosanto diritto di non essere specialisti della materia ed avere una misera opinione a riguardo. In fondo questo è Agoravox, non la succursale di un ospedale universitario: dovrebbe essere informazione generalista e non stare lì a spaccare il capello in 4 sul significato di un termine, se peraltro si continua a non sottolineare se la pericolosità dell’amianto avvenga per ingestione o inalazione. Se ho ben intuito il senso del commento di Geri, era su questo che si discuteva. Di certo nessuno ha mai affermato che l’amianto faccia bene.

Le chiedo, gentile Renato, una risposta secca, visto che a quanto pare Lei è del campo: gli effetti da lei elencati avvengono a seguito di ingestione? C’è qualche studio che colleghi l’intossicazione d’amianto, che nessuno nega, alla sua ingestione alimentare? Grazie per la pazienza e per le spiegazioni, se avrà voglia di darne.
Distinti saluti.

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