la lettera di Celli è veramente un esempio di bacchettonismo e di ipocrisia senza fondo.
Ma come si fa ad essere così sussiegosi prendendo le distanze da un mondo nel quale si è sguazzati come un pesce nell’acqua? Verrebbe da dire "da che pulpito viene la predica".
Eppure molte delle cose che dice sono giuste ma, dette da lui, assumono l’aria di una grossa presa in giro. Questa classe dirigente che ci ha regalato un’Italia ridotta in coma e che continua a suggerirci anche la critica ma a quale specie appartiene?
La specie dei tartufi, senz’altro: non potendosi prendere altro ora vogliono anche il monopolio della protesta, anche se radical chic? Che vergogna Celli.... La prossima volta che vuoi parlare a tuo figlio fallo in privato che il più non ti appartiene.