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Berlusconi come Cesare Borgia e Luigi XV

Di Vindice (---.---.---.219) 4 novembre 2009 12:06

Non c’è una sola parola dell’articolo in commento che non sia da condividere.Ma il moderno"Valentino"è di parere assolutamente contrario,perchè pensa che l’unica anomalia del Paese Italia siano i p.m.comunisti che egli è autorizzato ad abbattere,avendone piena legittimazione che gli promana dal mandato ricevuto dal popolo sovrano.Questa potrebbe sembrare un’anomalia,se non fosse invece un palese e stridente contrasto con i canoni della logica formale.Quando il capo del governo dice di avere dalla sua parte tutto il popolo,usa a sproposito un quantificatore universale,dal momento che egli ha incassato il consenso di tantissimi,ma non di tutti.Si capisce però che è stata scelta l’arma del populismo per fissare importanti paletti,come l’esautorazione del parlamento, ove non siedono eletti,ma politicanti arrivati per chiamata diretta,perchè il popolo ha riposto la sovranità nelle mani di uno solo,oppure la farneticante affermazione che un giudice in quanto vincitore di concorso non può giudicare chi è stato eletto dal popolo.Ecco quindi che in caso di condanna il cavalier Berlusconi è obbligato a non dimettersi,perchè il popolo vuole che sia lui,e soltanto lui,a difendere la democrazia.Vuol dire che l’epitaffio dedicato a Machiavelli può essere trasformato in un epinicio:"Tanto nomini nullum par elogium"!


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