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Il disagio giovanile. In campo anche l’esercito

Di Emmekappa (---.---.---.202) 16 marzo 2009 10:22

Come può sorprendere il disagio giovanile?
Nessuno si prende la briga di dare una guida vera e valida ai giovani: la religione parla spesso un linguaggio arcaico, difficile, lontano dalla vita di ogni giorno, la politica ha perso da tempo credibilità, la famiglia si disgrega perché i genitori sono fuori casa a lavorare, non conoscono il mondo dei giovani, non sanno come parlare loro, nessuno li ha preparati a essere coniugi, figuriamoci a essere genitori.

I giovani crescono da soli, tra loro, guidati dai mass-media, senza alcun filtro. E sbattono direttamente la faccia sui loro tentativi che finiscono strade sbagliate.

Per salvarsi la coscienza si corre dietro ai mille sintomi di questa malattia, come le stragi del sabato sera, li stupri etc. e non ci si prende la briga, di curare il male sul nascere, dando radici sane alle nuove generazioni, facendoli crescere dritti e sani, in famiglie degne di questo nome. Pare sia troppo impegnativo, e implica ammettere le proprie colpe.


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