Inseguire il teatrino leghista e’ faticoso, perche’ le
sceneggiate sono la loro professione principale. Sanno recitare benissimo la sceneggiata del leghista buono
contro quello cattivo.
Pero’ il copione e’ riconoscibile,
perche’ e’ sempre lo stesso: quando la commissione inquirente doveva decidere
se lasciare che Craxi andasse sotto processo o no, loro agitarono il cappio e
strepitarono contro la corruzzione e contro la commissione inquirente, ma contemporaneamente, nel segreto dell’urna votarono per il no alla
processabilita’ di Craxi, e proprio loro (insieme a Pannella) quella volta furono
decisivi.
In tutta l’era Berlusconiana non si discostarono quasi mai
da quel copione, sostenendo sistematicamente gli inquisiti e i condannati.
E’ giusto dire che il ministro Maroni non ha contrastato
l’espansione delle mafie al nord, e’ giusto dire che non ne ha neanche mai
parlato, ma il problema vero e’ un altro:
che rapporto c’e’ fra
i progetti mafiosi di conquista del nord Italia e la nascita della lega?
Chi ha investito su
un nullafacente come Bossi per farlo diventare leader di un partito?