Il primo, se non unico, obiettivo dei più rampanti leader
politici “innovatori” è quello di apparire e di catturare l’attenzione coinvolgendo
emotivamente.
NON CONTA la portata e la complessità dei temi in esame, né la
natura e la rilevanza dei relativi “contenuti”, per dei confronti (dibattiti) che
puntano di fatto a risultare tanto semplicistici quanto incalzanti.
Tant’è che detti
“alfieri mediatici” più si assomigliano e più si attaccano.
Quesito.
E’ questa
la linea maestra della “nuova” politica?
Di certo al futuro del paese reale non
servono promesse “facili” e slogan “mirabili” da campagna elettorale permanente.
E la risposta
non è nel colore delle “alleanze” di governo.
Resta piuttosto da sperare che certi
prototipi di politici “roboanti” finiscano presto nelle retrovie. Anche perché non
saranno mai loro a pagare il conto di cotanto funambolico ping-pong.
BONG
> Nel bene e nel male i partiti (quelli con tanto di background politico) erano
capaci di coinvolgere le masse, Cambiavano le forme di espressione, più o meno
eclatanti, ma vigeva il concetto di un filone identificativo condiviso.
Da
qualche tempo il primo obiettivo è “apparire”, lanciando slogan di facile presa
e/o impatto emotivo. Il SUCCESSO è misurato sul seguito di like.
Si
moltiplicano così le “libere” ricette di civismo pronte a cavalcare l’onda più
possente.
Fino a quando non verrà presentato il conto da pagare. Quello vero e
davvero salato.
Offrire tale sorta di “bong” è blandire la PESCITUDINE di chi …
SVIARE > L’unica cosa
di cui si parla poco (molto poco) sono i 35 miliardi da trovare presto per
evitare l’aumento dell’IVA e di altre accise e, magari, per dare un po’ di ossigeno
all’asfittico mercato interno.
Visto l’andazzo dell’Europa
questa volta all’Italia non giova neppure agganciarsi al resto della
locomotiva.