L’unico
RUOLO affatto invidiabile è quello del PRESIDENTE della Repubblica.
In un
quadro così frantumato (e talvolta alquanto velleitario) della proposta
politica, riuscire a “confezionare” una soluzione durevole ed equilibrata per governare
il paese sarà un’impresa titanica.
Ergo.
C’E’ da EVITARE ogni sorta di suggerimento
orientato, nonché di tracciare dei margini alla sua autonomia decisionale.
C’E’ da AUSPICARE che le consultazioni siano improntate a trasparenza “genuina” e marcate
da piena disponibilità e responsabilità.
C’E’ infine da SPERARE che il
Presidente abbia tanta lungimiranza e anche un pizzico di fortuna.
Mettere al
centro annunci, proclami e promesse è travisare valore e portata di Parola e
Merito …
Il PD così
acciaccato, salvo qualche ineludibile “ritocco” non è in condizione di superare
la matrice e la logica oligarchica (ad excludendum) dettate dalla gestione di M
RENZI. Ne sono ostinati testimoni personaggi come Fiano, Orfini, Rosato, … che insistono
con lo stereotipo comunicazionale di sempre.
In questa fase non servono congressi
e/o primarie, bensì una conferenza molto “allargata” che abbia lo scopo
precipuo di recuperare, rielaborata, l’identità, i principi e i valori di un’autentica
forza politica di centro-sinistra attenta ai bisogni presenti e alle
aspettative future delle varie categorie meno agiate. Ovvero.
SERVE una chiara
focalizzazione di un progetto socio-economico in linea con i “fondamentali” della
Costituzione. E saranno i proseliti dell’ala neo-democristiana a decidere se
farne parte.
SERVE poi una struttura organizzativa che favorisca e implementi quel
canale biunivoco (tra base e vertice) essenziale per la comunicazione ed il
ricambio generazionale.
Da evidenziare.
Al di là di qualche prevedibile defezione
e di qualche forzoso “compromesso” l’importante è che le componenti della forza
politica così “rinata” condividano appieno una piattaforma programmatica basata
sul cosa, come e quando fare.
Oltre alla ferma convinzione e tenacia necessarie
per avviare e coordinare il relativoprocesso di radicamento territoriale.
In vista dei susseguenti
appuntamenti plenari (assemblee, congressi, primarie) nulla vieta la temporanea
adozione di organi “collettivi” atti ad indirizzare l’incipiente attività
parlamentare.
A cominciare dal nostro Debito non pochi sono i problemi da
superare di quella Crisi – Atto Secondo pendente …
DELUSIONE, rabbia e ripicca hanno indotto
larga parte degli elettori a castigare, insieme al PD Renziano, una fetta del
Governo e l’intera area di sinistra.
FIN QUI nulla da eccepire sulla differente pagina
aperta.
Altra cosa è constatare che, in alternativa, sono saliti alla ribalta
dei pimpanti leader che fanno ricordare il Matteo RENZI prima maniera.
La PIOGGIA di annunci, proclami, promesse e slogan non è affatto una novità del
2018.
Sperare nel futuro è più che lecito, purché la memoria del vissuto faccia
sempre da filtro.
SPECIE quando per far quadrare un BILANCIO dalle risorse
risicate necessita tanta attenzione quanta oculatezza. Qualità che
presuppongono specifica competenza e solida esperienza.
Di certo non basta quella
“carica” dirompente che trasuda da ogni “nuovo” giovanile condottiero.