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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.202) 28 marzo 09:35

    Siamo arrivati ai commenti pubblicitari. Roba da matti.

  • Di paolo (---.---.---.179) 27 marzo 17:18

    I compromessi si possono fare quando non incidono sui principi di fondo. Il governo Draghi non cadde sull’inceneritore di Roma, che comunque non era cosa banale e il fatto che esistono non è di per se un valore. Mi sono occupato di inceneritori e loro implicazioni ambientali da un punto di vista professionale e senza preclusioni ideologiche di sorta. Il governo cadde perché Draghi ne fece un mantra e si rifiutò di rispondere ai 10 quesiti di fondo (non li sto a citare) posti dal M5S, che allora era la forza primaria che sosteneva il suo governo. Oltretutto, vista la coalizione (esclusa solo Meloni) Draghi aveva ancora una ampia maggioranza anche senza il M5S. Tanto è vero che si dimise senza essere stato formalmente sfiduciato. Il vero obiettivo era quello di far sparire il M5S, con Di Maio al soldo, ma si risolse in un fallimento. Si ricordi comunque che Conte aveva portato a casa oltre 200 miliardi di euro, che adesso spende ( si fa per dire) il governo Meloni. Alla faccia del MES e relative stupidaggini di contorno. Complimenti.

  • Di paolo (---.---.---.12) 26 marzo 10:46

    Più che campo largo direi campo giusto, come più volte ha sottolineato Conte.

    In qualità di elettore della prima ora del M5S, faccio osservare che in qualsiasi tornata elettorale, locale o nazionale, la sola presenza in lista, a qualunque titolo o ragione, di Renzi o Calenda induce la stragrande maggioranza di elettori del M5S ad astenersi dal voto. Già è difficile digerire il PD, che infatti molti pentastellati rifiutano di votare malgrado la situazione di emergenza democratica, figuriamoci quei due. Renzi e Calenda, anche nelle forme più svariate riconducibili a loro, sono un potente dissuasore al voto. Tra le mie conoscenze non ne esiste uno disposto a votarli. Speriamo che sia chiaro una volte per tutte. 

  • Di paolo (---.---.---.73) 23 marzo 11:00

    Condivido, al netto dei video fake sui seggi elettorali, semplicemente ridicoli, che la Russia non sia una democrazia. Ed è pur vero che il votare non vuol dire, sic et simpliciter, che si completa la democrazia. I peggiori regimi (vedi Hitler, Mussolini e Stalin) sono stati tutti corroborati dal voto popolare. Tuttavia più che per la Russia, il cui percorso verso una democrazia compiuta (se e nel caso) sarà ancora lungo e faticoso, io mi preoccuperei per la democrazia in Italia, dove siamo riusciti nel capolavoro di rimettere i fascisti al potere. Ovviamente con il voto popolare.

  • Di paolo (---.---.---.239) 21 marzo 11:06

    La "corte internazionale penale ", ovvero il braccio giudiziario della NATO. Credibilità pari a zero. 

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