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l’ICI sui pannelli solari

Subdola mossa della lobby nuclearista!

Spaventati dal fatto che molti grossi industriali incominciano ad investire nelle rinnovabili (Morati, Brachetti Peretti, Maccaferri, Burani,ecc. ecc.) e non si sognano di investire un euro sul nucleare, per prevenire una situazione di fatto in cui sarebbe chiaro che le rinnovabili sono in grado di soddisfare la maggior richiesta di energia, e quindi rendere inutili il ricorso alla energia atomica, ecco spuntare una tassa di ispirazione governativa, che vuole far pagare l’ICI alle aziende che con i pannelli solari producono elettricità.

A giudizio degli industriali organizzati nell’ “Assosolare” la imposta metterebbe a rischio lo sviluppo del settore, cresciuto del 500% nell’ultimo anno, e con una prospettiva di installare nel 2009 una potenza di 250 Megawatt.

Se si pensa che questa quota di energia è producibile ogni anno, e con opportuni incentivi può essere aumentata senza limiti, si può capire che fra dieci e più anni, quando sarebbero pronte le centrali nucleari tanto care a Berlusconi e a Scajola, queste resterebbero ferme perché la produzione di energia da fonti innovabili sarebbe sufficiente al fabbisogno italiano.

Può essere utile ricordare che mister Buffet, uno dei più ricchi capitalisti americani, spese recentemente milioni di dollari per fare una inchiesta industriale sul nucleare e verificare se tale iniziativa poteva essere conveniente. La riposta, data da uno studio indipendente, fu negativa, e, malgrado la spesa fatta, Buffet non investì un dollaro in quella avventura.

Appare sconcertante la decisione del governo, mascherato dietro l’Agenzia per il territorio (ente pubblico collegato al ministero dell’economia e delle finanze, che si è inventato l’ipotetica tassa sui pannelli), contro un settore che è aumentato del 500% in un solo anno.

Il secondo governo Berlusconi ebbe la splendida idea di far fuori Rubbia dall’Enea, invece di dargli tutti i poteri per trasformare quell’istituto e cominciare a costruire le centrali solari termodinamiche, di sua invenzione, che altri paesi oggi stanno già ultimando.

La destra ostacola ottusamente lo sviluppo del settore rinnovabile, cerca di impedirne la crescita, intralciando quello che dovrebbe essere un libero mercato, colpendo anche industriali del settore, per avvantaggiare una tecnologia superata, pericolosa, non rinnovabile in quanto l’uranio è in esaurimento, e i cui costi non sono nemmeno quantificabili poiché il costo maggiore del nucleare è quello che viene dopo i 40 anni di esercizio, ossia lo smantellamento e la messa in sicurezza delle scorie. Operazione che in Italia non è stata ancora compiuta per le centrali, a 20 anni dalla chiusura.

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.105) 14 giugno 2009 23:40

    Il Sole è gratis? Allora dico anche la Terra!
    Scoprirete al seguente collegamento, dove potete scaricare
    VERDI FUORI, ROSSI DENTRO - L’inganno ambientalista
    questo sì "gratis,
    che le cosiddette "energie alternative" non hanno neanche il pregio di essere integrative

    http://www.freefoundation.it/libri/Verdi_fuori_Rossi_dentro.pdf

    Ecco il testo di un mio scritto pubblicato sul Messagero Veneto nel fascicolo "Messaggero di Udine", sabato 13 Giugno 2009 nella rubrica "In Primo Piano" alla pagina della posta dei lettori.
     

    Mercoledì 10 Giugno 2009, ho assistito alla conferenza, indetta al Castello di Udine, di Mr. Mark Hopkins presentato come esperto in efficienza energetica, accompagnato dal console Usa in Italia per gli affari politici e economici Mr. Benjamin Wohlaurer.

    Devo riportare quanto scritto dal prof. Franco Battaglia per dire quando una fonte energetica è utile agli usi che l’uomo ne fa per la produzione di beni e servizi che generano la cosiddetta società del benessere.

    Una qualsiasi fonte che possiede anche solo uno dei seguenti requisiti:

    1) Diluita nel tempo

    2) Diluita nella spazio

    3) Intermittente

    4) Inaffidabile


    è inutilizzabile per le esigenze umane.

    Caso forse unico la fonte fotovoltaica le possiede contemporaneamente tutte e pertanto è squalificato il suo utilizzo per gli usi comuni; ciò non vuol dire che possa trovare applicazioni marginali nei mercati di nicchia cioè dove non arriva la cablatura elettrica.

    Caso strano invece la legna da ardere che fra le fonti è quella che dà una potenza specifica di solo 0,1 W/mq che insieme all’idroelettrico sono le uniche fonti che corrispondono alle necessità umane.

    Elenco la potenza specifica di ciascuna altra fonte rinnovabile in W/mq: solare termico 80, solare fotovoltaico 20, solare termoelettrico 10, eolico 2, idroelettrico 1, biocarburanti 0,05.

    Purtroppo per le anime belle Verdastre l’energia del sole è l’energia del passato quando sulla terra esistevano gli schiavi come fonte di energia meccanica; oggi nel Mondo le fonti rinnovabili danno lo 8% del totale dell’energia consumata dall’intera umanità ed è destinata ridursi sempre più; il consumo di legna da ardere è la seconda parte rilevante della fonte solare utilizzata, la prima è l’idroelettrico.

    Dopo aver installato 13 GW di FV al costo stratosferico di circa 600÷700 miliardi di Euri, sa il lettore quanta potenza di impianti di produzione tradizionali oggi operanti si potranno chiudere?


    Al massimo 2÷3 GW perché gli impianti tradizionali devono essere tenuti in caldo come riserva per quando il Sole non brilla ed il Vento non soffia.

    Per quanto riguarda la regione Friùli-VG, ammesso e non concesso che possa raggiungere il 25% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili sapete dirmi il restante 75% con cosa lo produrremo?

    Va sé: tutti gli asini cascano su queste due domande di cui dò le relative risposte.

    Che poi si approfitti dei rivoli di spesa improduttiva dirottati dal livello centrale alla nostra Regione, per far fare affari alle banche, liberi professionisti, commercianti, installatori e altri (una forma di CIG alle libere professioni) non mi straccerei le vesti, l’importante è essere consapevoli che anche noi stiamo seguendo la scia delle regioni additate al ludibrio nazionale dalla nuova politica leghista federale.

    Anzi, ho invitato gli imprenditori presenti ieri al convegno ad intercettare tutti i finanziamenti improduttivi detti sopra che possono mantenere in vita ancora qualche posto di lavoro senza porsi problemi di sconvenienza sociale che a loro non competono bensì competono solo al personale politico che se ne rende responsabile.

    Penso che dietro a tutto questo ci siano le lobby del petrolio e del fotovoltaico.

    Alla fine, e nonostante tutti gli sforzi per migliorare l’efficienza dei sistemi ed eliminare gli sprechi, non potremo fare altro che i consumi d’energia inesorabilmente aumenteranno pena altrimenti la stessa democrazia per come la conosciamo oggi: homo homini lupus.

    Altrimenti bisogna che 6 miliardi d’individui presenti oggi sulla Terra tolgano il disturbo per permettere agli altri di vivere con la sola energia solare come fu dalla notte dei tempi e fino all’inizio dell’era industriale scordandosi al contempo la società odierna del benessere.

    Mandi,
    Renzo Riva
    Via Avilla, 12/2
    33030 Buja - UD

    349.3464656
    [email protected]

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