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Commento di paolo

su La crisi sanitaria tra regionalismo e mercatizzazione della salute.


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paolo 1 marzo 2020 11:08

Con gente che prende per oro colato quello che dicono i vari Meluzzi, Toni Capuozzo e i Burioni di turno c’è poco da sperare. Peggio dei terrapiattisti e dei dibellisti. Oltre tutto sembra che gliene vada ancora a loro. Per tacere sul corredo di cazzate allucinanti uscite dalla bocca delle loro "perle" di amministratori del Nord.

Mi chiedo se i focolai fossero stati a Roma piuttosto che in Toscana, cosa sarebbe uscito dalla bocca di questi legaioli del cactus. Hanno come faro guida gente degna di loro. Spero che gli italiani, di destra, di sinistra e di centro abbiano la testa sul collo e capiscano con chi abbiamo a che fare. Presto forse avremo un antidoto al coranavirus, ma per la salvinite non esiste nessun vaccino. Se si diffonde è la fine per tutti.

Oltretutto , se li senti parlare, si vantano di essere loro gli artefici della efficienza e produttività di Lombardia e Veneto, come se prima che nascesse la Lega queste non erano già regioni ben amministrate ed efficienti, e come se altre regioni dove la Lega non esisteva non lo fossero altrettanto. Quei disgraziati, in regioni notoriamente disastrate, che hanno creduo alle loro sparate e li hanno votati, adesso se li beccano li appendono ad un chiodo (vedi i pastori sardi).


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