ARMI DI ASSASSINIO A DISTANZA
Va certamente ringraziato Mazzeo che
sistematicamente ci informa su ciò che "bolle in pentola" in campo
militare, sia dal punto di vista tecnologico che da quello delle spese
militari.
Va ringraziato soprattutto perchè invece i media
sono reticenti in materia, difficile dire se perchè poco informati o perchè
collusi. Certo di giornalisti e magistrati investigativi in questo campo se ne
vedono pochi e quei pochi rischiano forte, basti ricordare Ilaria Alpi e Carlo
Palermo.
Quindi Mazzeo va ringraziato anche per il suo
coraggio.
Detto questo, il suo articolo mi pone due problemi:
cito:
"...compatibili con i sistemi missilistici a guida laser in dotazione alle
forze armate d’Israele e della NATO come ad esempio i famigerati Hellfire
utilizzati nel recente raid USA contro il convoglio di scorta del leader
militare iraniano Qasem Soleimani"
1°)
E’ mai possibile che non ci sia alcuna rivolta mondiale contro questo nuovo
modo di assassinare?
Di
fatto chi dispone di tecnologia e di basi può assassinare chiunque in un’altra
parte del mondo senza neanche metterci la faccia. E’ il far west? no ! è
incredibilmente peggio: non è il caso di uno che (di fronte o no) spara a
un’altro da poca distanza. E, anche se ci sono somiglianze, non è neanche il
caso di un cecchino che, non visto, punta un’arma di precisione su un altro
ignaro.
Qui
il cecchino può essere in un altro continente e la sua identificazione
impossibile. Alla ferocia si assomma la vile slealtà e l’impunità!
2°) Capisco bene il ribrezzo che fa la tecnologia
che consente questo nuovo modo di assassinare a distanza, ma non posso ignorare
che questa tecnologia esiste, che viene usata e che non è in atto alcun divieto
internazionale a possederla.
Aggiungo anche che a questo punto io non sarei
neanche favorevole ad un tal divieto, perchè il risultato sarebbe che soltanto
i "fuorilegge" disporrebbero di quella tecnologia.
E allora come devo valutare il fatto che guardia
di finanza e guardia costiera italiana acquisiscano quelle tecnologie per le
loro imbarcazioni?
Con tutta la preoccupazione che ho per
l’espansione di quelle tecnologie, devo riconoscere che la considero, se non
proprio una buona notizia, una notizia relativamente buona: una acquisizione
trasparente e da parte di agenti che è molto difficile pensare che ne facciano un
uso perverso.
Se poi ci aggiungo il fatto che, pur non avendone
alcuna prova, ritengo che tutti i servizi segreti del mondo stiano facendo a
gara par impossessarsene, arrivo a concludere che mi fa piacere che forze armate
trasparenti e affidabili non siano impreparate in quei campi.
Sono per questo un perverso guerrafondaio?