Mi dispiace, cara signora, che lei non riesca a vedere l’evidenza. Personalmente cerco sempre di evitare il processo alle intenzioni. Dire quello che ha detto di Veronica Lario non è solo di cattivo gusto, ma denota, ed è evidente, una certa irritazione e invidia per la ricchezza,  la bellezza e,  mi consenta, per l’intelligenza altrui.  Il mondo è uno specchio che riflette  la nostra immagine. In altre parole, “il gatto della dispensa che ciò che fa pensa”.

Quanto alla polemica innescata da “certa sinistra” poco intelligente e di bassa portineria (mi scuso con i portieri) anche qui non trovo alcuna argomentazione pertinente se non insulti. Quanto all’antifemminismo contro le donne belle mi rendo conto che lei non sa nulla di femminismo. La bellezza è un aspetto gradevole dell’esistenza. Ci sono bei paesaggi, belle case, belle macchine, belle donne, belle musiche e via dicendo…. Oggi poi la bellezza media è cresciuta, ma come dice la signora Berlusconi per una parlamentare la bellezza non è “un merito né un demerito” come non lo è per un medico, per un avvocato, un magistrato, un ingegnere, un operaio, un meccanico, ecc. ecc. Quando si parla di professioni, mansioni e lavori é la competenza che conta. Andrebbe da un chirurgo plastico noto a tutti per la sua impreparazione  a farsi ritoccare il naso?

Il parlamento è una cosa seria. Vi si fanno leggi che dovrebbero essere serie e utili.  Non è un salotto o un set televisivo. L’uomo giusto al posto giusto o se vuole la donna giusta al posto giusto. Se lei ora è qui a  difendere il suo punto di vista e io altrettanto è perché tanti uomini e tante donne prima di noi si sono impegnati, hanno lottato, hanno dato anche la vita per creare un paese democratico e migliore. Ripeto,  non è moralismo. E’ una questione morale.