SENSO COMUNE >
Vari
“esperti” opinionisti appaiono in difficoltà nell’inquadrare il pensiero
politico del neo presidente Donald Trump. Ad esempio quando parlano di
risorgente “isolazionismo”.
In realtà trovare la spiegazione può essere alquanto
semplice.
Il senso comune dice che una persona è apprezzata quando va in aiuto
di chi ha bisogno, ma non se lo fa per una radicata “tendenza” a occuparsi
delle faccende altrui.
Allo stesso modo uno Stato è benvoluto se offre un valido
sostegno a un paese finito in seria difficoltà (o minacciato). MOLTO MENO se punta
ad “imporsi” come garante di un qualche ordine sovranazionale precostituito.
Nello
specifico.
Gli Stati Uniti ( ricorda Trump) sono un paese dalle grandi risorse
ed opportunità. Gli americani sono pronti a rispondere alle eventuali richieste
dei paesi “amici”.
Ovvero. In casa propria trovano delle ragguardevoli soluzioni.
Ma non per questo (precisa) hanno il dovere/obbligo di fare da “sentinella” in
ogni area del globo.
COSI’ (conclude) il loro occasionale intervento sarà di
sicuro benvisto ed apprezzato.
Sintesi.
Si può convenire o meno su una tesi
politica che suona “riduttiva” a fronte d’una realtà fattuale che travalica di
continuo la soglia dei confini geo-politici.
Sta di fatto che Trump intende ripartire
da certe basi di senso comune per ridefinire il ruolo degli Stati Uniti e ridisegnare
la trama dei rapporti internazionali.
Il tutto secondo la logica del “chiedeteci
e vi sarà dato”.
Di certo non è il primo a manipolare temi propri di un Dossier
Arroganza …