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Commento di Alberto Fortuzzi

su Strumentalizzazione politica del terremoto?


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Alberto Fortuzzi 16 aprile 2009 21:29

Il ponte rappresenterebbe l’imperituro emblema della connessione fra appalti pubblici e mafia.I milioni di metri cubi di cemento , le migliaia di maestranze necessarie alla sua costruzione ,solo per fare qualche esempio ,rappresentano un giro d’affari colossale.Non si eliminerebbero i traghetti , certo ne rimarrebbero meno, anche solo per garantire il collegamento in quei periodi in cui il ponte rimarrebbe chiuso per le cattive condizioni metereologiche .E non sarebbero 2 giorni all’anno.Come si sbandierano pareri entusiasti di ingegneri dell’impregilo per i quali sembra strano che il ponte non si faccia da solo, facile è trovare pareri competenti che ci dicono che mancano i necessari parametri di sicurezza ; lo stretto di Messina è a forte rischio sismico , questo rischio è generato anche da una faglia che taglia lo stretto, infatti Sicilia e Calabria si allontanano percettibilmente anno dopo anno.Il ponte non risolverebbe ,anzi probabilmente peggiorerebbe la viabilità di quel collo di bottiglia che sono le autostrade e le ferrovie calabresi,per non parlare della Sicilia.I soldi per farlo NON ci sono,abbiamo infranto ogni record di debito pubblico e di evasione fiscale.Tutto questo avviene all’inizio di una crisi economica mondiale senza precedenti...


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