Il mio nome è Gottardo, e sono un grillino di mezza età.
Non sempre mi firmo; ci ho ragionato sopra, e ho concluso che in uno spazio come questo, dato il suo nome (agorà), la firma appesantisce e carica il commento di eredità e significati quasi mai necessari. Molte volte la voce che arriva dal fondo buio del teatro, o dalla massa indistinta accalcata in una piazza, è più densa e precisa di un discorso con firma in calce. Detto questo, non ho nulla da nascondere!
Saluti,
Gottardo