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Commento di Persio Flacco

su Gaza e lo scandalo monocolore


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Persio Flacco 23 luglio 2014 14:49

Insomma, ci sono tante stragi nel mondo per le quali indignarsi, se quelle che commette Israele sono in assoluto le più seguite il motivo non può essere che uno: l’odio per Israele nascosto sotto l’ipocrita questione umanitaria. Ed essendo Israele lo Stato degli ebrei chi odia Israele odia gli ebrei: è antisemita.

Et voilà, il gioco è fatto: le critiche contro le stragi di civili palestinesi possono tranquillamente essere ignorate. Anzi, ci si deve indignare contro chi le fa.

 Questo è un gran classico della propaganda sionista: ottimo per ottenere una efficace copertura politica e mediatica a protezione degli stragisti, che in questo modo schivano le conseguenze politiche delle loro azioni.

In realtà esistono almeno un paio di ragioni che motivano il maggiore livello di attenzione dell’opinione pubblica occidentale verso le stragi sioniste.

La prima è che Israele è uno stretto alleato, da noi fortemente supportato in ogni senso. E di conseguenza siamo moralmente e concretamente corresponsabili delle sue azioni.

La seconda, probabilmente meno frequente, è che alcuni avvertono nei confronti di Israele un senso di fratellanza. E ci si incazza molto di più quando a compiere certe brutte azioni è tuo fratello piuttosto che un estraneo. Ci si sente responsabili, ci si dispiace per lui se prende una cattiva strada.

Mi spiace averle un po’ complicato le cose. Mi rendo conto che con gli occhiali della paranoia è tutto più semplice e meno impegnativo.


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