Lei si preoccupa molto della china che avrei preso.
Pressoché ogni volta che scrive qualcosa di commento ai miei articoli. Non si
dia tanta pena. Smetta pure di leggermi oppure pensi piuttosto alla totale
astrazione di quello che scrive. Il suo universalismo porta a non distinguere
più le vittime dai carnefici. L’umanità è stata la vittima, quindi tutti siamo le vittime e perciò tutti possiamo
appropriarci dei simboli dello sterminio, facendone l’uso che più ci aggrada. Magari per ricordare le vittime tedesche dei russi e dei bombardamenti americani rovesciando la storia, perché no ?
O per
raccattare il voto di qualche frustrato di provincia come fa quel saltimbanco
da strapazzo che lei implicitamente difende; o ancora per dare lezioni di etica
a quegli stessi ebrei che a stento sono sopravvissuti allo sterminio (quello
vero, non quello metaforico) da cui lei trae tanti saccenti insegnamenti. In
stile Gunther Grass, ex volontario delle SS poi riciclatosi in vesti “umanitarie”
(ma solo e unicamente per dare lezioni morali a quello stato ebraico che lui stesso contribuì, direttamente o indirettamente, con tanta buona volontà a riempire di orfani e vedove). Così, tanto per intendersi.
Vuole che citi polacchi, ucraini, bielorussi, estoni, svizzeri,
arabi, inglesi eccetera eccetera eccetera per il fondamentale “aiuto” che hanno
dato alla popolazione ebraica perseguitata e massacrata da pochi nazisti brutti
e cattivi ? Per l’ampia prova di solidarietà umana di cui, a rischio della
propria vita, hanno dato prova per salvare gli ebrei dalla distruzione ? Viene
fatto: quei pochi - perché sono pochi - sono definiti “giusti fra le nazioni” e sono il primo a
riconoscere loro il massimo rispetto.
Non le basta ? Vuole un più universale riconoscimento verso quelle "categorie" umane ? Va bene, lo farò per farla contento: i polacchi (termine intercambiabile con altri a scelta) hanno salvato milioni di ebrei dallo sterminio. Ecco fatto.
Ma adesso non mi venga a criticare
per la demenziale astoricità di quello che ha appena letto.