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Commento di

su Il proclama fascista di Grillo Giuseppe, detto Beppe


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15 dicembre 2013 01:43

Hai ragione e ovviamente non penso si possa analizzare tutto e rispondere a tutto. La cosa che spero è che, risposte o meno, si riesca a riflettere sulle cose dette dall’altro.
Concordo anche su alcuni punti delle cose che dici sul M5S. Senza entrare troppo nei dettagli, però, cancellerei il punto sulla "laicità dello Stato" perché non vedo cosa ci sarebbe da dire, o è una cosa che ritieni vada messa in discussione? Inoltre vorrei chiederti se "uscire dall’Euro" è di destra o di sinistra. Sinceramente non credo molto si possa semplificare tutto in "destra" e "sinistra", ma se anche fosse, credo che sia più importante una divisione tra "interessi dei politici" e "intresse dei cittadini"; solo una volta ristretto il campo a chi fa l’interesse dei cittadini che lo votano e non i propri ci si può permettere ulteriori suddivisioni ideologiche.
Concluderei chiedendoti se, comunqe, anche se in disaccordo su varie scelte del M5S, siano cose paragonabili ai problemi dati dai partiti che ci hanno governato finora.

Temo semplicemente che da un punto di vista emotivo, Grillo non ti piaccia e che tutte le razionalizzazioni siano solo per giustificare questa antipatia. Mi preoccupa il fatto che tu non voglia mettere in discussione certe cose, sia perché atteggiamento contrario a quello che dici di voler da Grillo, ma soprattutto perché sembra che tu non voglia vedere l’inconsistenza di certe affermazioni. Se Grillo può "intimorire", com’è che dici tranquillamente che non ti importerebbe finire nel suo "mirino"? Ti saresti messo apertamente contro il regime fascista o contro la mafia? "L’intimidire" mafioso o fascista è basato su reali ripercussioni! Al massimo puoi dire che Grillo cerchi di influenzare i giornalisti, ma in realtà ritengo siano più mosse per influenzare gli elettori...

Infine, è vero che non posso sapere con certezza cosa sarebbe successo "alleandosi" con il PD, così come non si poteva sapere cosa sarebbe successo non facendolo, ma in queste cose bisogna cercar di fare delle previsioni. Non a caso, avevo abbastanza previsto che alla fine ci sarebbe stata un’alleanza PD-PdL. Neanche tu e neanche Travaglio potete sapere cosa sarebbe davvero successo, ma si cerca di fare ragionevoli previsioni e le mie mi sembrano tutt’altro che "inconsistenti". O credi davvero che il PD avrebbe governato in armonia col M5S facendo leggi che non ha mai fatto in tutti questi anni? Davvero non ritieni più probabile un fallimento in pochi mesi e un ritorno alle urne con Berlusconi molto più forte? Però, hai ragione, non si può saperlo con certezza, sono solo supposizioni.
Quello che però non accetto è che dici che Rodotà non poteva venir votato perché candidato del M5S. Se quello sarebbe stato un "calarsi le braghe", cosa sarebbe stato accettare un’alleanza con il PD? E perché allora il PD avrebbe potuto mai accettare un qualsiasi nome fatto dal M5S per un governo? So che l’idea che hanno cercato di trasmettere i media è che sia stato Grillo a non accettare compromessi e a far saltare una possibile collaborazione, ma, sinceramente, come poteva essere possibile se il PD "doveva" dire di no a qualsiasi proposta del M5S per non "calarsi le braghe"? Io vorrei che i giudizi su certe cose fossero un minimo obiettivi. Rodotà era un nome vicinissimo al PD, difficile pensare a qualcuno più adatto e difficile pensare ad un compromesso migliore. Scegliere invece Napolitano aveva invece un significato preciso. Solo che sul Presidente non si poteva "bluffare": una volta votato Rodotà, te lo tenevi, non potevi inventarti una crisi per sostituirlo...

Alla prossima,
Marco


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