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Commento di Fabio Barbera

su Bacheca per Roberto Saviano


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Fabio Barbera 19 ottobre 2008 09:29

Se di persone come Saviano ce ne fossero di più (almeno due terzi della popolazione), non eroi ma cittadini veri che come lui vogliono fare il proprio mestiere a testa alta, sensa compromessi di sorta, penso che il problema della delinquenza si ridurrebbe drasticamente.

Ma finché prevalgono quelli dalla mentalità mafiosa: come alcuni giornalisti di quotidiani e periodici che per invidia vanno a dire e scrivere "Saviano se l’è andata a cercare", "Saviano è adulto e sa badare a se stesso", "Saviano morto a Natale ecco come lo faranno fuori"; finché prevalgono persone come Fede che dal pulpito del TG4 riesce a dire frasi come "Sarà minacciato però guadagna un sacco di soldi con i libri e con il film... e poi io sono sotto scorta prima di lui" creando un’opinione pubblica distorta che rischia di isolare l’autore; finché in Italia c’è questa (sotto)cultura avremo poco da fare!

Non riesco a immedesimarmi nella vita di Saviano, non so come si vive sotto scorta e con il rischio di finire ammazzato solo per essere uscito a comprare il giornale. Non riuscirei con sincerità a dirgli "rimani a combattere" qualora dovesse scegliere di andar via magari con qualche programma di protezione che gli cambiasse identità, ma se decidesse di restare posso dirgli che non è da solo! Siamo in tanti a pensare che qualcosa deve assolutamente cambiare e può cambiare magari prendendo esempio proprio da Saviano. 

Per rispolverare un’iniziativa siciliana legata al mitico Pino Maniaci (il direttore di Telejato, anche lui a rischio e sotto scorta) facciamo un "Siamo Tutti Roberto Saviano" e cominciamo a raccontare le piccole realtà delinquenziali che conosciamo in prima persona. Non aspettiamo gli attentati per incazzarci: facciamo rivoluzione prima che altri nomi si possano aggiungere ai tanti Peppino Impastato! Saluti. Fab 


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