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Commento di GeriSteve

su Possono essere rivoluzioni. Anche quando non ci piacciono


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GeriSteve 14 settembre 2013 23:14

tanta - ammirevole - passione, ma tanta, tantissima confusione.
Confusione a cui si aggiunge una cecità veramente poco comprensibile, quasi sospetta.

Come fa un trotskista a dimenticare che Trotski represse nel sangue la rivoluzione anarchica di Kronstadt e a scrivere: "I bolscevichi nei soviet del 1917 non disdegnarono le alleanze con anarchici" !
"non le disdegnarono ", nel senso che fecero finta di avere obiettivi libertari in comune, ma dopo averli utilizzati, li uccisero.
A parte del grosso problema di cosa sia rivoluzione e cosa no, a Moscato piace il concetto di "rivoluzione tradita", che storicamente esiste, eccome!  Forse tutte le rivoluzioni furono tradite.
Ma a ben guardare, quei "tradimenti" erano perlomeno premeditati.

E su questo, Moscato non ci si impegna neanche un po’.
Ad esempio, non dice che Stalin era un agente della Ochkrana infiltrato fra i bolshevichi con lo scopo di utilizzarli contro i menschevichi e prendere il potere per conto dell’Ochkrana-KGB. Cosa che fecero davvero: fu un tradimento di chi credeva nella rivoluzione "comunista", ma fu un tradimento ben programmato.
Analogamente, nelle "rivoluzioni arabe" è chiarissimo che organizzazioni islamiche appoggiarono rivolte libertarie per instaurare poi regimi ancor meno libertari.
Tradimenti? certamente, ma non tradimenti nel senso di cambio di ideali: tradimenti ben pianificati e ben gestitti.
Per vederli e denunciarli ci vorrebbe molta più lucidità.
GeriSteve


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