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Commento di

su L'elezione di Napolitano e le inutili grida di Grillo


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25 aprile 2013 17:24

Monocrazia >

Il duo Grillo-Casaleggio magnifica il valore del suo sistema di democrazia diretta (liquida).
Di fatto è un mix, traslato sul web, di tecniche già note, come sondaggio e televoto. Senza neppure i consueti “accorgimenti” di metodo. Da ricordare che, per quanto sia corretto il campionamento ed adeguata la soglia dei votanti, non c’è esperto che scommetta sulla “specularità” dei sondaggi o sulla significatività del televoto.

Nel merito.
Da un lato ci sono più di 8 milioni di elettori e dall’altro i 48.000 “iscritti” a M5S.
Una élite, decisa e “garantita” da Grillo, che veicola le opinioni, su temi “preconfezionati”, di quanti vogliano attivare il “contatto”.
I responsi di detti “iscritti” (quando esistono) fanno da “riscontro” alle decisioni elaborate e gestite dal vertice M5S.
Così è stato per i 20mila voti serviti a selezionare i candidati al Parlamento o per i 28mila voti da cui è emersa la classifica dei prescelti per il Colle.
E’ constatato infatti che l’ultimo veritiero “responso” è sempre e solo quello che si legge sul blog M5S, detenuto da Grillo.
Lo stesso vale per il percorso inverso.

Quesito. E’ questa la formula per una democrazia “rappresentativa”?
Decidere del bene collettivo non è come scegliere un prodotto o una canzone.
Non è certo tema da Audience e “replicanti”


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