Per cambiare le cose bisogna radicalmente cambiare gli attuali standard
di comunicazione e il parlare chiaro e preciso è certamente il primo
passo da fare.
Con l’attuale, voluta, confusione di idee, c’e’ anche da fare un lavoro
ri-educativo: molta gente crede che le tasse le decida Equitalia, che i
problemi di legalità e giustizia non abbiano a che vedere con lo
sviluppo economico, che le energie alternative possano sostituire il
petrolio senza ridurre i consumi di energia, che la gente muoia di
terremoto e non perchè gli cade in testa un edificio malcostruito, che
la mafia e l’evasione fiscale tutto sommato aiutino l’economia, che
Andreotti e dell’Utri siano stati assolti...
Perchè la gente possa contare e decidere è necessario che possa capire i
problemi, le scelte e le conseguenze delle scelte. Oggi queste
possibilità sono privilegio di pochi.
Parlar chiaro è una importante scelta di campo, e questo la gente lo
capisce: non sarà in grado di mettere a fuoco i problemi, ma riesce a
capire chi glieli vuole nascondere e chi invece li vuole affrontare.