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Commento di paolo

su Perché il TAV è un'occasione imperdibile


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paolo 18 marzo 2012 10:59

Tirarsi fuori da questo groviglio di posizioni è praticamente impossibile .
Giorgio Zintu insiste sulla drammatizzazione dell’opera " manca una analisi dei costi ambientali,sanitari ed umani ". Non ho idea di cosa significhi in concreto ,magari Giorgio può spiegarceli meglio .Stiamo parlando di una " FERROVIA " , non di un impianto chimico come quello della BHOPAL che in India ammazzo’ qualche migliaio di persone ,inquinando l’ambiente per decenni o della centrale di Fukushima ,ripeto stiamo parlando di una "FERROVIA" . Tutte le infrastrutture hanno un costo umano ,i rischi sul lavoro ci sono sempre ,speriamo siano i minori possibile .Sul danno ambientale c’è poco da dire ,qualunque opera dell’uomo è una violenza sull’ambiente , e allora?

Il secondo argomento è quello che fa capo ai famosi esperti " Mercalli ,Poli ecc... " . Non ne metto in discussione la valenza ma ce ne sono almeno altrettanti ,ugualmente validi , che la pensano diversamente e non ci vuole neanche molto a capire che ,sotto sotto ,ci sia anche una buona componente ideologico politica a marcare le differenze.Molti di questi sono noti "ambientalisti" di fede incrollabile che hanno una concezione "purista" dell’ambiente .Non è una critica sia ben chiaro ,è una costatazione di fatto.

Il terzo argomento è l’inutilità dell’opera . Io credo che Federici sostenga una tesi condivisibile .Una infrastruttura se c’è la puoi sfruttare in più o in meno (lo vedremo nei fatti) ,se non c’è rimani al palo e non hai alternativa.Oltre al fatto che si produce lavoro che non mi sembra cosa da poco.

Quarto argomento ,e qui Geri solleva forse il punto forse più dolente del problema ,è cosa ci stia dietro al TAV in termini di malvessazioni ,ruberie più o meno legalizzate ecc.. . Dato che siamo in Italia credo probabile , se non sicuro , che lo "spolpaggio" delle casse pubbliche sia una eventualità da prendere seriamente in considerazione , ma se questo diventa un motivo per non fare un’opera chiaro che in questo paese non si farà mai niente .Piuttosto che ci si attivi per un controllo politico ,mediatico e sociale .

Infine su tutto questo si sovrappongono le tesi ideologico rivoluzionarie degli oppositori al " Liberismo democratico capitalista " di chi vede nella infrastruttura un’opera del dio danaro e i locali valsusini che non si sentono italiani ma ,appunto ,solo valsusini .

Un bel ginepraio non c’è che dire . Ma la domanda è sempre quella ,come mai queste cose succedono sempre e solo in Italia?
ciao a tutti


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