Postscriptum…
Nel mio intervento precedente sul caso di Eluana, sono passato volutamente a volo d’uccello.
Scusami, se non sono in grado di dare una risposta diretta.
Certamente oggi prevale la cultura del vivere il momento: ”Life is now!”.
In questa cultura del successo, dell’efficienza e dell’apparire, il dolore e la morte diventano
aspetti scomodi, da esorcizzare.
La domanda sul “SENSO” della vita rimane latente e prorompe prepotentemente in casi come questo… E ci trova impreparati.
Cosi preferisco che altri rispondano per me, nell’esempio concreto di don Mario che nelle sue sofferenze ha vissuto con gioia la vita come dono, oppure, ed ancora, nel vedere l’amore gratificante con cui i famigliari accudiscono il nostro comune amico malato di SLA.
…E non ultime le suore di Lecco che per tanti anni hanno dato “SENSO”alla vita!