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Commento di Geri Steve

su Il virus H5N1 e la censura di Science


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Geri Steve 29 dicembre 2011 16:28

E’ un articolo oscuro su un argomento inquietante: chi studia nuovi patogeni mortali a facile diffusione puo’ lavorare sia per costruire armi batteriologiche che per prevenire malattie naturali. E’ chiaro che se lo fa per costruire armi dira’ invece che vuole prevenire le malattie, o magari che sta studiando come contrastare una possibile arma biologica.

E’ preoccupante che si facciano queste ricerche ed e’ consolante che ci sia attenzione nella diffusione dei dati. Resta il sospetto che la censura possa servire a mantenere il monopolio di un’arma batteriologica, cmqe , come cittadini, dobbiamo avere piu’ paura della proliferazione che del monopolio.

C’e’ un altro aspetto inquietante: l’industria farmaceutica dovrebbe aiutarci a combattere le malattie, ma se non ci sono malattie nuove vende poco, e soltanto medicinali di basso costo.

Per l’industria dei vaccini, il fatto che l’influenza aviaria non abbia causato una grande epidemia e’ stato un mancato guadagno, attenuato dal fatto che ci sono stati alcuni stati, fra cui l’Italia, che hanno ugualmente acquistato grandi quantita’ di vaccini inutili.

Un virus modificato, piu’ facilmente diffusibile, provocherebbe altissimi profitti ai produttori di vaccini. E l’industria farmaceutica, finanziando queste ricerche, ha facile accesso ai dati.


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