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Commento di Claudia Del Vento

su Il segreto del debito pubblico


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Claudia Del Vento Claudia Del Vento 19 novembre 2011 18:03

Finalmente si sta sviluppando il dibattito ed il confronto sulla sovranità monetaria! A tal proposito da venerdì 11 novembre 2011 è possibile firmare on line al link http://www.petizionepubblica.it/?pi=MM1951 la Petizione sulla “Sovranità monetaria allo Stato italiano!” (indirizzata al Presidente della Repubblica, ai Senatori ed ai Deputati), il cui testo è: "Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011) richiedo che lo Stato italiano acquisisca la sovranità monetaria e che vi adoperiate in tal senso!". Se centinaia, migliaia di cittadini vorranno inviare tale richiesta si contribuirà a smuovere (in maniera civica e nonviolenta) la classe politico-istituzionale italiana al fine di realizzare la dovuta sovranità monetaria dello Stato italiano, eliminando così la principale causa della formazione del debito pubblico, determinata dall’emissione delle banconote da parte del sistema bancario (pur costituendo una potestà dello Stato!). La mancanza di sovranità monetaria è uno dei fattori portanti della formazione del debito pubblico (lo Stato che ha delegato al sistema bancario privato l’emissione delle banconote e così si indebita innescando la spirale perversa degli interessi!). Una possibile soluzione “radicale” (nel senso che vada alla radice del problema) alla crisi mondiale è la sovranità monetaria di ogni Stato. Gli USA potrebbero cominciare a farlo (ed Obama passerebbe alla storia), laddove Abraham Lincoln, John F. Kennedy (che aveva già iniziato a stampare Buoni Poliennali dello Stato direttamente, cioè senza passare attraverso la Federal Reserve) e Robert Kennedy non ci sono riusciti e perciò sono stati definiti "caduti per la moneta", in quanto tutti e tre assassinati. Nell’Unione Europea siccome c’è l’euro, si acquisisca allora la sovranità monetaria come “Stati Uniti d’Europa” (realizzando finalmente un progetto politico e non solo un artificio monetario), sottraendo alla Banca Centrale Europea (BCE) il ruolo politico che ha, in quanto emettitrice delle banconote (laddove le monete metalliche vengono già emesse da ogni singolo Stato). Del resto lo stesso ex ministro Giulio Tremonti, intervistato al TG1 il 6 marzo 2009, disse tra l’altro: “(…) la causa principale della formazione del debito pubblico è che gli Stati hanno ceduto la sovranità monetaria (…)”. Anche l’articolo redazionale “Sovranità monetaria, debito pubblico e crisi economica”, pubblicato su Il Giornale del 11 dicembre 2009 così tra l’altro affermava: “Tuttavia queste informazioni non circolano e sembra quasi che si sia formata, senza uno specifico divieto, una specie di congiura del silenzio. È vero che le decisioni dei banchieri hanno per statuto diritto alla segretezza, ma sappiamo bene quale forza pubblicitaria di diffusione la segretezza aggiunga alle notizie. Probabilmente si tratta del timore per le terribili rappresaglie cui sono andati incontro in America quegli eroici politici che hanno tentato di far saltare l’accordo con le banche e di cui si parla come dei caduti per la moneta. Abraham Lincoln, John F. Kennedy, Robert Kennedy sono stati uccisi, infatti (questo collegamento causale naturalmente è senza prove) subito dopo aver firmato la legge che autorizzava lo Stato a produrre il dollaro in proprio”. Infine il Giappone, nonostante un debito pubblico superiore al 200 per cento, sta meglio di altri paesi, perché gode della sovranità monetaria e può stampare moneta e svalutarla! Basta, dunque, con la banconota-debito, come ha ben illustrato l’autore dell’articolo!

 


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