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Commento di paolo

su I dubbi sul processo di Perugia


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paolo 5 ottobre 2011 19:21

La "giustizia" italiana è la spia di una società malata nei suoi fondamenti . Prescindendo dalle vicende di Silvio che è arrivato a legiferare per il suo tornaconto,ogni giorno assistiamo pubblicamente all’oltraggio della legge , soprattutto da parte di quella che dovrebbe essere l’elite legalitaria del paese .Gli esempi si sprecano e quindi mi astengo.

Il popolo italiano però ormai è totalmente narcotizzato e non sarà un processo in più o in meno a provocarne l’indignazione .
I tre gradi di giudizio , congegnati per avere un effetto garantista ,hanno finito per diventare un’arma micidiale nelle mani di chi vuole manovrare ,lecitamente o meno, l’esito processuale . La famigerata Corte di Cassazione di Corrado Carnevale è stata un esempio emblematico .

Ormai i processi che contano ,quasi direi quelli veri , sono quelli mediatici che si fanno sui media televisivi (vedi Porta a Porta) . Sono più credibili questi di quelli celebrati nelle aule di giustizia e questo la dice lunga del punto a cui siamo arrivati .
Per la corte di 1° grado i due "ragazzi"come definiti dai media , già nell’appellativo è implicito un giudizio ,erano due feroci assassini e le prove schiaccianti in aggiunta alla chiamata a correio di Guede .
Per la sentenza d’appello sono due mammole ,le prove insussistenti se non addirittura contraffatte e la parola di Guede vale meno di niente .

In un paese serio si sarebbe proceduto ad un riesame colleggiale della sentenza (a corti riunite) con sovrintendenza della corte suprema ,essendo la contraddizione di giudizio macroscopica , invece li hanno rilasciati come le colombe a Pasqua.Amen.


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