Cari Geri, Giuseppe e gli altri commentatori,
il dibattito
sull’argomento mi sembra positivo, quindi introduco qualche altro
ragionamento, vediamo se risulta fertile come i precedenti.
Prima
ribatto rapidamente: spero di non fare tanta paura da zittire tutti gli
antagonisti! Forza, dialogare è bello sorpattutto con chi non è
d’accordo con te
Le opinioni dell’articolista sono fuori di testa
per come la vedo io, e anche alcune di Geri, come ti ha fatto notare
qualcun altro, ma dobbiamo essere tutti pronti a metterci in
discussione, io ci voglio provare.
Inoltre la mia sottocultura vuole
il confronto, e non è né di Di Bella (cavoli, qualcuno ancora se lo
ricorda!), né di altre dottrine cosiddette "pseudoscientifiche" che non
m’interessano, ma è mia, e lo rivendico con orgoglio (cit.). La critica
alla scienza era di qualità non metodologica: il Metodo è una grande
conquista, anteriorissima all’Illuminismo (il cui positivismo sfrenato è
stato spazzato via dalle rivoluzioni novecenteche), ma è uno strumento,
i cui risultati prescindono dalla sua bontà intrinseca.
Vogliamo
parlare dell’oggi? Mi sembra che i popoli musulmani (ho letto che si
preferisce questa grafia con una esse) siano tutt’altro che restii a
contaminazioni con i nostri valori, ma rivisitandoli con le loro
categorie. Io non sono buonista, ma ritengo che i grandi cambiamenti
avvengano a discapito del volere delle minoranze tradizionaliste,
conservatrici, che si oppongono alle invasioni. L’Occidente sta
invadendo il mondo, da secoli. E’ un po’ assurdo che prevalga l’idea qui
da noi che siamo noi ad essere invasi no?
La storia invece. Le
colpe dell’Occidente sono più grandi perché la sua visione del mondo è
dominante, va maggiormente criticato perché è più potente. Gli
errori/orrori dei nostri antenati sono un grande peso collettivo,
difficile da sopportare. Per non parlare di quelli di oggi, che non
distano molto dai più antichi.
Inoltre le religioni sono una cosa, e
permeano le culture molto spesso. Le ideologie politiche totalitarie
come il fascismo o il nazismo, o lo stalinismo non sono religioni. Hanno
degli aspetti fideistici, spostati invece che su divinità, su altre
cose, ma la religione è un impianto più strutturato e stratificato di
una cosa imposta da un regime a un popolo (che anche qui è vittima, di
se stesso magari).
Attenzione poi sulle cause della seconda guerra mondiale. Le dittature
in Europa sono state spinte dalle democrazie dominanti, per esempio in
Italia. E la Germania è precipitata nel Nazismo anche perché è stata
abbandonata e punita dalle altre potenze.
In definitiva,
l’atteggiamento di Arrigoni era rispettabile, e utile. Ci, quanto meno
mi, ha arricchito. Quindi, studiamo, leggiamo, guardiamo, e poi
discutiamo, diciamo stronzate quante ne vogliamo. Ma stiamo pronti a
ricevere feroci critiche, quando ce le meritiamo!
Jacopo